ANNO 1973

CRONOLOGIA DELL'ANNO ( 2a PARTE )

mese per mese

1 GENNAIO - Entrano a far parte della CEE Gran Bretagna, Irlanda e Danimarca, che portano quindi a 9 i Paesi aderenti alla Comunità Europea.

12 GENNAIO - E' indetto uno sciopero generale dai tre sindacati CGIL, CISL, UIL contro il governo ANDREOTTI, E' Contestato per l'immobilità legislativa sull'occupazione e le riforme del mezzogiorno. Ma il governo Andreotti ha una caratteristica: l'ingovernabilità.

a1969b.jpg (3495 byte)18 GENNAIO - GIORGIO ALMIRANTE al X congresso del MSI-DN è riconfermato segretario del partito. La novità sorpresa é l'elezione a Presidente dell'Ammiraglio GINO BIRINDELLI ex comandante della flotta Mediterranea della Nato che nel marzo dello scorso anno aveva rilasciato una clamorosa intervista, esprimendo dubbi sulla sua ubbidienza alle istituzioni in caso di vittoria della sinistra e ad eseguire ordini provenienti da un eventuale ministro comunista di un governo con i comunisti.

23 GENNAIO - Scontri tra studenti e polizia in una manifestazione davanti alla Bocconi di Milano. Un giovane, ROBERTO FRANCESCHI, è ferito mortalmente da un colpo di pistola.

25 GENNAIO - IL MONDO RESPIRA dopo l'annuncio dell'accordo che pone finalmente fine alla lunga e terribile guerra del Vietnam, una bandiera servita a tante contestazioni studentesche dal '68 in poi. Sono trascorsi tredici anni dal momento in cui gli americani cominciarono la "escalation" nel Vietnam: tutti gli strumenti di sterminio sono stati impiegati, salvo l'atomica, anche se una settimana prima dell'accordo, è stato minacciato l'uso di quest'arma. Due milioni di vittime. I bombardamenti americani tre volte superiori alla Seconda Guerra Mondiale. 14 milioni di tonnellate di bombe su un territorio grande come l'Italia.

Nessuno degli obiettivi che gli USA si ripromettevano è stato raggiunto. L'impiego di mezzi colossali si è rivelato inutile contro la determinazione di un "popolo di formiche" al centro della scena mondiale che a molti ha fatto sentire l'autentica essenza dell'essere uomini, ha scosso nel profondo la coscienza, e mobilitata quella universale. Non si era mai assistito a una simile epopea: il Vietnam come Termopili dell'umanità. L'avventura ha segnato nel corpo americano una ulcerazione senza precedenti: la sconfitta una Waterloo, che beffa del destino, si chiama ora Watergate,  lo scandalo che sta travolgendo Nixon, malgrado abbia fatto dello scorso anno, l'"Anno della Ragione", del disgelo e del dialogo con Cina e Russia operando per la pace nel mondo.
In tutto il 1973, Nixon avrà la sua guerra personale al Congresso, messo in stato d'accusa e con davanti il fantasma dell'impeachment, la destituzione dalla carica. Peggio di così non poteva finire questa guerra, che nella coscienza collettiva di ogni americano d'ora in avanti si aggirerà come un fantasma ad ogni piccolo intervento sullo scacchiere mondiale. "Mai più un Vietnam!" è lo slogan di ogni americano. Soprattutto quando iniziarono a uscire, memorie, documentari, film dell'orrore.

24 GENNAIO - "Washington - Il presidente Nixon ha annunciato questa sera che è stato raggiunto un accordo per mettere fine alla guerra nel Vietnam" (Com. Ansa 24 gennaio 1973, ore 04.08).

27 GENNAIO - "Parigi - L'accordo di pace per il Vietnam è stato firmato oggi dai ministri degli esteri di Stati uniti, del Vietnam del nord, del Vietnam del sud e del governo provvisorio rivoluzionario del Vietnam del sud" ((Com. Ansa 27 gennaio 1973, ore 11.13).

IL "NEW YORK TIMES" DEL 29 GENNAIO 1973 CON IL COMUNICATO 
E LE FOTO DELLE STORICHE FIRME



Questi accordi prevedevano il ritiro delle forze americane e un cessate il fuoco generale. 
Ritiro che però non avvenne; e i sud vietnamiti sempre riforniti di armi continuarono la lotta fino al crollo, quando si arresero a Saigon  il 30 aprile del 1975 al Fronte nazionale di liberazione.
Dopo gli annunci dei giorni precedenti, il 29, la Casa Bianca aveva annunciato l' evacuazione di tutti i soldati e funzionari americani in Vietnam.
Di fatto la guerra in Vietnam, terminò così il 30 aprile 1975.

 

5 FEBBRAIO - Alla Statale di Milano, al centro della cronaca è MARIO CAPANNA, il leader incontrastato del movimento studentesco, che con altri due colleghi sono arrestati per aver aggredito e percosso il rettore dell'Università durante una manifestazione.

12 FEBBRAIO - Il 9 si era svolta una manifestazione a carattere nazionale dei metalmeccanici che indubbiamente a qualcuno dava fastidio. Ricompaiono immediatamente le Brigate Rosse a Torino dove lo sciopero è stato massiccio. Sequestrano un sindacalista della Cisnal, BRUNO LABATE, lo riempiono di botte, e prima di lasciarlo libero viene rapato a zero e dileggiato tramite i volantini con la stella a cinque punte. "Regolare processo nelle carceri del Popolo" è l'annuncio.

12 FEBBRAIO - Gli Stati Uniti svalutano il dollaro dell'11 per cento. Sono chiusi i cambi sia in Italia sia nel resto d'Europa. Il giorno dopo, il 13, il ministero del tesoro italiano assieme ad altri Paesi decidono la fluttuazione delle monete. Inizia il deprezzamento della moneta, definito il "serpentone monetario europeo". Gran Bretagna e Italia intendono uscire dal "serpente" per lasciarla libera nella fluttuazione. Alla riapertura dei cambi la lira perde circa un 10%. In pratica é una manovra occulta quella italiana che ha come obiettivo di favorire la svalutazione e premiare le esportazioni di pochissime grandi industrie, soprattutto dell'auto/gomma, mentre le importazioni dei beni primari e di prima necessità (che l'Italia non produce, e molti sono gli alimentari) di conseguenza vengono penalizzati. Inizia una carenza che farà salire alcuni prezzi alle stelle (soprattutto le carni).

21 FEBBRAIO - Mentre alla Camera si sta discutendo un progetto di legge per reintrodurre il fermo di polizia, manifestazioni si svolgono a Roma e a Napoli dove vari incidenti provocano la morte di un extraparlamentare di sinistra.

12 MARZO - Dopo un mese di rodaggio, a Parigi i dieci Paesi più industrializzati si ritrovano e si impegnano nella fluttuazione congiunta per evitare speculazioni. La scelta è: o difendere il dollaro tutti insieme, o respingere il suo salvataggio anche quando tocca la quota minima. Viene scelta la seconda strada che li penalizzerà con solo un 2 %. L'Italia e Gran Bretagna con l'Irlanda, scelta la prima soluzione pagheranno con un'inflazione che a fine anno in Italia sfiorerà il 20 %. Il tutto per favorire alcune esportazioni. Si afferma per bilanciare la bilancia dei pagamenti delle importazioni. L'anomalia è che a guadagnarci con le prime sono solo una decina di grande aziende capitalistiche che minacciano di mettere sulla strada gli operai. Mentre per le seconde sono penalizzati (prezzi alti e risparmi bruciati) cinquanta milioni d'italiani.

28 MARZO - Già esploso l'8 febbraio lo scandalo delle intercettazioni telefoniche, l'ex presidente delle Corte Costituzionale BRANCA rivela inquietanti riscontri: "La Corte è sotto sorveglianza telefonica" dei servizi segreti; altrettanto affermano alcuni rappresentanti del governo e segretari di partito dell'opposizione. Lo stesso presidente del consiglio GIULIO ANDREOTTI e il segretario del PCI BERLINGUER sono tra quelli "controllati". Clamoroso l'arresto di due famosi detective Tom Ponzi e Beneforti. Quest'ultimo era agli affari riservati quando nel '60 era ministro degli interni e capo del governo era TAMBRONI, l'uomo che Fanfani nello stesso novembre di quell'anno, accusò senza mezzi termini di essersi schierato, lui e il suo governo con gli estremisti di destra. Infuocata fu la risposta di Tambroni alla Camera il 24, che accusava Fanfani di aprire le porte al comunismo proprio mentre si preparavano i "rossi" a destabilizzare il Paese con l'asse Mosca-Togliatti.

Ma a Mosca non agivano con la sinistra! Se informatori dovevano mettere, questi dovevano essere inseriti non nella sinistra, ma dentro la stessa maggioranza; appoggiarsi a qualche potenziale "traditore" politico, e a qualche penna dell'informazione legata al carro democristiano..
Forse un giorno la lista di questi nomi verrà fuori! 

 

2 APRILE - E' firmato un accordo tra Federmeccanica e la Federazione unitaria dei lavoratori che fissa per i siderurgici la settimana lavorativa di 39 ore. E' una conquista sindacale ottenuta con forti rivendicazioni. Ma di siderurgica non è fatto il Paese, anzi si sta disgregando.

7 APRILE - Nel tentativo di mettere una bomba sul treno Torino-Roma un aderente dell'estrema destra compie uno dei tanti errori di improvvisati "bombaroli". Quello di non essere stato capace di inserire il detonatore. Nel farlo salta per aria. E' la continua dimostrazione che a operare sono dei dilettanti e non apparati dei servizi. Nessun professionista commette un errore così madornale. Parola di esperto!

12 APRILE - La prefettura vieta un comizio del MSI. Scontri tra missini e polizia. Muore un agente colpito da una bomba. La manifestazione dov'è in programma un comizio di CICCIO FRANCO, indicato come l'ispiratore della rivolta a Reggio Calabria lo scorso anno, è vietata dalla polizia. I seguaci del leader missino tentano di opporsi allo sbarramento di poliziotti per raggiungere piazza Tricolore. Si verificano tafferugli, scontri, cariche, lancio di sassi e lacrimogeni. Alla fine il dramma: una bomba lanciata contro i poliziotti provoca l'uccisione dell'agente ANTONIO MARINO e ferisce altre dodici persone. NENNI si unisce al cordoglio del governo: "Il Paese non può attendere. Non c'è più tempo da perdere, Da Milano ci viene un monito. Si sta scatenando lo squadrismo fascista. Emerge da mille indizi". Chiede autorità, quella che alcuni appunto desiderano. Se stanno cavalcando o organizzando la strategia, non hanno sbagliato il bersaglio. L'attentato se è stato fatto con l'intenzione di scatenare la repressione, lo sdegno va a vantaggio di chi l'ha messo in atto.

16 APRILE - Per rappresaglia per i fatti accaduti a Milano, viene incendiata la casa del segretario MARIO MATTEI della sezione dell'MSI di Primavalle, a Roma. L'infame delitto ha pochi precedenti nella storia politica. Nel corso della notte mentre Mattei con la sua famiglia al completo dormiva, i terroristi saliti al pianerottolo versano una tanica di benzina attraverso le fessure della porta d'entrata. Muoiono arsi vivi due figli del Mattei, il più grande in una scena agghiacciante si affaccia alla finestra per cercare scampo ma lì rimane a bruciare come una torcia e si accascia sul davanzale con gli occhi sbarrati dal terrore.
Le indagini porteranno all'arresto di tre giovani aderenti a Potere Operaio. Il Messaggero parla di strumentalizzazione: quelli di Milano sono per loro fascisti, quelli di Roma sono invece teppisti. Puntuali polemiche sulle responsabilità e "provocazioni". Rimane il fatto che sono gesti più vicini al gangsterismo che alla guerriglia, più nella sfera della patologia criminale che dell'attentato politico.
La sinistra nega che sia opera di comunisti, e ipotizza invece una faida all'interno del Mis. I presunti esecutori riparano all'estero. La verità non si saprà mai, perchè sembra che non si voglia sapere.

3 MAGGIO - Guerra alla TV privata. La prima, TELEBIELLA. Viene realizzata via cavo, quindi senza etere interferenze, ma viene considerata "pirata". Il NUOVO CODICE POSTALE - norme che vengono subito applicate in questo giorno - dichiarano fuorilegge l'emittente. Il ministro in persona, GIOIA, ne impone l'oscuramento, e la denuncia,   la fa mettere sotto sequestro. L'acquisterà poi un palazzinaro per il suo complesso residenziale alle porte di Milano.......

Sta iniziando un impero.......
una grande oscura avventura al primo atto:

VEDI QUI > >

17 MAGGIO - Una bomba esplode in mezzo alla folla davanti al portone della questura di Milano, durante la cerimonia della scopritura del busto alla memoria di LUIGI CALABRESI nella ricorrenza della sua morte. E' presente alla manifestazione il ministro degli Interni MARIANO RUMOR che evita per un contrattempo di pochi secondi di essere al centro dell'attentato e vittima. Il bilancio é di quattro morti e 53 feriti. E' individuato subito l'autore della strage: GIANFRANCO BERTOLI, un anarchico veneziano che però il circolo di Marghera smentisce, "Non è dei nostri, mai visto". Al suo processo nel 1975 farà emergere fantomatici collegamenti con i servizi del SIFAR e lo stesso Bertoli affermerà di essere solo un esecutore di ordini di una delle tante (Venti) organizzazioni che facevano parte della "Rosa dei Venti" dei servizi (deviati !?) del SID. La verità su quest'attentato non è mai emersa, nonostante la condanna del Bertoli, dove in una sua dichiarazione più tarda afferma: "Fui usato, non conoscevo né il mandante e nemmeno lontanamente immaginavo chi poteva essere il referente". E la favola del Sifar chi l'ha tirata fuori? Non si sa.

Un fatto però emerge da alcune considerazioni, che la bomba non era solo una dimostrazione terroristica, ma aveva il preciso scopo: quella di eliminare RUMOR. Era del resto lui che stava alterando l'equilibrio politico nazionale, all'interno e all'esterno dei partiti, compreso e soprattutto il suo. Ricordiamoci che giustificò il Piano Solo del '64, e scrisse perfino nelle sue memorie che "era un'ipotesi valida per qualsiasi evenienza eversiva". ( vedi anche  1970 )

In quella famosa circostanza i protagonisti erano MORO, ZACCAGNINI, GAVA, il Presidente d. R. SEGNI, (Una presenza del capo della Polizia e del governatore della Banca d'Italia CARLI) e.... il GENERALE DE LORENZO, comandante generale dei carabinieri, già responsabile del servizio di sicurezza SIFAR dal 1955 al 1962, e che continuò ugualmente a guidare all'ombra di VIGGIANI fino al '65 e anche dopo.
Non dimentichiamo che quasi l'intero organico dei servizi era composto da carabinieri, e non erano certo quelli che si vedono comunemente in servizio. Elementi preparatissimi, di non comune intelligenza, con un alto senso dello Stato, all'apparenza comuni individui in mezzo alla folla. Non di meno il generale, uno degli uomini chiave della sicurezza nazionale in Italia. Poi montarono il caso SIFAR (la favola Sifar con annessi e connessi) e lo silurarono, o meglio lo destituirono. Sapeva troppe cose! E fra poco compare sulla scena un altro personaggio, allo stesso livello, con straordinarie capacità investigative, e con uomini fidatissimi, il generale DALLA CHIESA, ma anticipiamo troppo i fatti positivi anche se drammatici che devono accadere.

Al SIFAR (delle Forze Armate) era affiancato il SID (della Difesa) - composta anche quest'ultimo da militari - i cui vertici erano collegati a strutture sovranazionali sorte in ambito NATO con lo scopo di lottare contro il comunismo (Gladio Bianca contro la Gladio rossa). Non bisogna dimenticare che Rumor non era alla difesa ma agli Interni. Un apparato che era sempre in competizione con gli uomini delle stellette.

Vale anche qui la pena di anticipare che tutti i servizi saranno in seguito sciolti e riformati. Il 24 ottobre del 1977, infatti, COSSIGA istituirà con decreto l'UCIGOS (l'Ufficio Centrale Investigazioni Generali Operazioni Speciali). Questa volta alla diretta dipendenza del ministero degli interni (una parte di agenti si mandano brutalmente a casa- ma a cosa fare?)  
E non dimentichiamo che proprio un mese prima al processo di Catanzaro, Rumor fu incriminato (con i suoi tanti "non ricordo") per reticenza sulla strage di Piazza Fontana. E De Lorenzo fu bloccato e censurato con i tanti omissis dall'uomo politico per "ragioni di sicurezza dello Stato".(Relazioni Beolchini e Lombardi). Passeranno poco più di cento giorni, da quella seduta a Catanzaro, poi la strage il rapimento e l'uccisione di Moro.

Nemmeno possiamo dimenticare altre circostanze. Quarantott'ore prima dell'attentato alla questura sopra accennato, il 15, era stato incriminato GIANNETTINI per la strage di Piazza Fontana, che in seguito si scopre trattarsi di un agente del SID, e  sarà incriminato lo stesso Rumor per favoreggiamento; ma il Parlamento il 18 marzo del 1982 in una seduta comune lo prosciolse (!!) dall'accusa. (Nel frattempo molti altri fatti erano già accaduti, l'uccisione di Moro e lo Scandalo Lockheed - Che molti  indicavano essere lui il fantomatico personaggio in codice  Antelope K. - ma fu il suo partito a mettere in giro questa voce?- se ci fidiamo di alcune confidenze fatte a un suo caro amico di Vicenza (Adriano Toniolo sembrerebbe di sì)

24 MAGGIO - La Camera concede l'autorizzazione a procedere contro GIORGIO ALMIRANTE segretario del MSI, per "ricostituzione del partito fascista". 484 i voti favorevoli e 60 no. A chiedere l'autorizzazione Bianchi D'Espinosa della Procura di Milano.

25 MAGGIO - Grandi movimenti dentro le proprietà di importanti quotidiani. Inizia Rusconi entrando nel Messaggero di Roma, allontanando Perrone direttore e proprietario al 50%. Segue il 28 la perdita della maggioranza dei Crespi sul Corriere della Sera dove entrano due soci: Agnelli e Moratti. Il quotidiano ha già cambiato da alcuni mesi la linea editoriale con l'arrivo di PIERO OTTONE, che INDRO MONTANELLI accusa di filocomunismo. Un'insofferenza che è alimentata dalla presenza molto saltuaria di interventi in prima pagina di PIER PAOLO PASOLINI. Montanelli abbandona la famosa testata e con i soldi di CEFIS, uscirà nel giugno del prossimo anno con Il Giornale Nuovo, tutto "suo", cioè di Cefis. Montanelli farà perdere subito molti lettori al Corriere, ma 17 giorni dopo (secondo alcuni osservatori) lo stesso Cefis fa acquistare a Rizzoli le quote di Agnelli, Crespi e Moratti e diventa lui il proprietario ombra. Montanelli lo ha dunque usato per questo, nel puro stile di Cefis.

Montanelli mira (lui?) con il suo giornale all'opinione pubblica moderata, che aspetta i suoi consigli, come il famoso: "Turatevi in naso ma votate DC". Lo gambizzano, poi le Brigate Rosse, e perso Cefis per strada (cioè i soldi) approderà al palazzinaro Berlusconi. In lite poi anche con lui, con un altro "suo" (ma non suo) giornale, e ormai quasi alla fine della carriera, ritornerà alla fine degli Anni Novanta al Corriere, a rispondere alla lettere dei lettori.

28 MAGGIO - L'effetto antidemocratico della chiusura di TELEBIELLA imposta dal ministro GIOIA, scatena le reazioni dei repubblicani. LA MALFA chiede le dimissioni del ministro, e considera il suo intervento un atto di "pirateria" sull'informazione e un attentato alla libertà di espressione sancita dalla Costituzione. Gioia, lo ignora, rimane al suo posto e La Malfa annuncia il ritiro della fiducia al governo.

5 GIUGNO - A Roma, si svolge il XII congresso della DC FANFANI, RUMOR e MORO si accordano con un documento unitario per aprire nuovamente al centrosinistra. A prevalere all'interno del partito con una maggioranza relativa è sempre la corrente di Rumor con PICCOLI e BISAGLIA. I tre danno vita al trio PI-RU-BI, che dominerà d'ora in avanti spartendosi l'intera politica e l'economia (e i fondi) del Veneto e del Trentino. Salvo in seguito schierarsi BISAGLIA contro il suo protettore-maestro, invadendo il suo "feudo": la provincia di Vicenza. Bisaglia morirà in circostanze strane, caduto dalla barca e annegato nel mare di Portofino il 24 giugno 1984. Più ancora misteriosa la morte del fratello prete, che stava indagando in un modo accanito sulla sua fine, e forse aveva scoperto qualcosa.

12 GIUGNO - Termina il Congresso DC con il documento che passa alla storia come l'"Accordo di Palazzo Giustiniani". FANFANI ha auspicato il ritorno del "centrosinistra". Viene dunque decretata la fine del governo ANDREOTTI (che si dimette da un tripartito di centro con il PLI). Subito dopo, il 17, FANFANI ritorna a fare il segretario del partito. Fanfani era stato cacciato in malo modo (dai franchi tiratori) da tutte le cariche fin dal lontano 1959. Rientrato poi nel '62 con un programma ambizioso, lo portò quasi a termine raccogliendo molti consensi e ottenendo ottimi risultati con delle buone riforme. Ad esempio quella economica in cui l'alto tasso di sviluppo avrebbe consentito la realizzazione di importanti servizi sociali essenziali per equilibrare il mondo del lavoro pubblico e privato. Troppa concretezza! Avversato dalla stessa Chiesa, con i moderati spaventati, i suoi "amici" remarono ancora una volta contro, affossando le sue riforme (urbanistica, regioni, riforma fiscale, lotta all'evasione ecc.) e bloccandogli ogni attività fino alle sue dimissioni. Ma quest'anno, "rieccolo", come scrisse qualcuno.

16 GIUGNO - Ricambiando la visita fatta da Nixon in Russia, BREZNEV si reca in visita negli Stati Uniti. Il disgelo tra le due potenze continua fra accordi commerciali e patti di non proliferazioni delle armi. Il 25 giugno il premier sovietico visita Parigi.

28 GIUGNO - Le Brigate Rosse sequestrano per tre ore un dirigente dell'Alfa Romeo. MICHELE MINGUZZI. E' condotto nelle "carceri del popolo", processato, malmenato, fotografato, messa la sua immagine sui volantini, fatti poi recapitare alla stampa per il dileggio, e infine rilasciato.

 

4 LUGLIO - Il Comitato centrale del PSI approva, con la mozione DE MARTINO, il governo di centrosinistra che RUMOR sta varando. Favorevoli dentro il comitato sono 96, i contrari (quelli di sinistra) 19 .

6 LUGLIO - Il Congresso della CGIL a Bari decide di sganciarsi dalla Federazione sindacale mondiale con sede a Mosca per favorire il processo d'integrazione con CISL e UIL. LUCIANO LAMA è riconfermato segretario. Prosegue nella sua intransigenza, nelle battaglie delle rivendicazioni operaie. Fuori dal tempo anche lui. In seguito, nel '77, verrà duramente contestato, e si rimangerà la tesi del salario come variabile indipendente. Una Caporetto poi a Torino nell''80, alla famosa "marcia dei 40.000 colletti bianchi". Una "bomba politica" che ridimensiona tutto l'operato e la rappresentatività del sindacato negli ultimi dieci anni di lotte operaie.

7 LUGLIO - Quarto governo RUMOR (DC, PSI, PSDI, PRI), un quadripartito di centrosinistra. Troviamo fra i ministri TAVIANI agli interni, ALDO MORO agli esteri, ANTONIO GIOLITTI al bilancio, DONAT CATTIN al Mezzogiorno, ZAGARI alla giustizia, EMILIO COLOMBO alle finanze, UGO LA MALFA al tesoro, MARIO TANASSI alla difesa, GIUSEPPE TOGNI alle poste, CIRIACO DE MITA all'industria, LUIGI GUI alla sanità, MARIO GAVA alle riforme ecc. Il Senato concede la fiducia con 190 sì e 18 no, mentre alla Camera i sì sono 371, e 242 i voti contrari, e fra questi i comunisti che però… Annunciano, è scena madre… che d'ora in avanti faranno un'opposizione più morbida per il bene del Paese.

18 LUGLIO - Iniziano i primi provvedimenti dell'austerità. A Napoli incidenti nella popolazione soprattutto dei bassi, a causa della serrata dei panificatori che ritengono inadeguato il prezzo di vendita del pane fissato a lire 160 lire il chilo dal Cipe. I fornai si rifiutano di confezionare il pane affermando che non riescono a star dentro nelle spese di produzione. Per giorni l'alimento è introvabile, ma non alla borsa nera, dove invece schizza a oltre milleduecento lire.
E non solo a Napoli; con meno tensioni anche nelle altre città italiane il pane comune scarseggia, abbondano invece altri tipo di pane fuori calmiere, naturalmente a prezzi due/tre volte superiori. La legge prescrive che se il fornaio è senza il primo é obbligato a consegnare il secondo allo stesso prezzo su richiesta del cliente. Ma sono pochi a pretendere questo diritto, ci si vergogna di essere presi per pezzenti, e si paga! Il calmiere si rivelerà un'occasione speculativa senza scrupoli. E i governanti si dimostrano degli ingenui. Incapaci neppure di gestire la distribuzione del pane, siamo ritornati ai tempi dell'impero romano, persino peggiori. E vogliono gestire la chimica, l'acciaio, il nucleare!

24 LUGLIO - Il governo decreta il Blocco dei Prezzi per 21 generi di prima necessità per combattere l'inflazione. Le aziende produttrici sono obbligate a depositare un listino dei prodotti già in commercio, indicando la confezione, la dicitura, le caratteristiche, il prezzo dell'articolo. Questa "bella idea" si rivela una grande truffa e un provvedimento molto ingenuo. Infatti, il decreto prescrive per i prodotti già sul mercato il blocco dei prezzi, ma liberi dai vincoli quelli nuovi. Significherebbe - si affrettano a dire i produttori - altrimenti fermare la tecnologia, la ricerca sulla qualità e il progresso.

Sembrerebbero valide ragioni, ma non si capisce come possa sparire dalla circolazione il semplice zucchero da un giorno all'altro e dove la qualità e la tecnologia è una e piuttosto consolidata. Scattano provvedimenti della magistratura (vedremo il giornale il prossimo febbraio), controlli per qualche giorno, poi lo zucchero imboscato esce dai magazzini, poi tutto ritorna come prima, introvabile e a fare lunghe code quando arrivano i rifornimenti dalla Francia che fa un po' di carità all'Italia. Disponibile sul mercato quello a zollette che non essendo vincolato, costa cinque volte di più. E questo naturalmente c'è sempre sul mercato a iosa!

Le aziende nello stesso giorno dell'entrata in vigore diminuiscono la produzione dei prodotti vincolati, che così restano sulla carta ma non su gli scaffali, e s'impegnano a rifornire in alternativa i nuovi prodotti. La carenza dei primi e il libero prezzo dei secondi fa salire alle stelle i prezzi. La corsa all'accaparramento fa vivere all'Italia un momento inquietante. Nell'arco di dodici mesi l'inflazione sale al 25% dall'agosto di quest'anno all'agosto del prossimo. (intero 1973, 10,4%, intero 1974, 19,5%).

28 LUGLIO - Rivolta nelle carceri. Incendi e devastazioni a Regina Coeli a Roma. Barricate sul tetto a San Vittore a Milano. In quest'ultima città è tenuto sotto controllo il gruppo che si muove attorno a DARIO FO con la moglie FRANCA RAME nella sua organizzazione Soccorso Rosso. E' il giudice SOSSI (ricordiamoci di questo nome) che indaga su di loro, ritenendo che nel gruppo si celi un piano eversivo per fomentare la rivolta nelle carceri. (ne abbiamo già parlato lo scorso anno. Sossi verrà poi sequestrato il prossimo anno dalle Brigate Rosse)

29 LUGLIO - In Italia le organizzazioni femminili sempre meglio organizzate, raccolgono firme per la legge sull'aborto, ma nasce a Milano in questo giorno, il Centro Italiano di Sterilizzazione e Aborto, che considera l'interruzione di gravidanza un diritto civile in determinati casi dove è offesa la donna con una gravidanza indesiderata, come nello stupro. A schierarsi a favore troviamo ancora Dario Fo e la sua compagna Franca Rame; quest'ultima entra nell'occhio del mirino degli estremisti neofascisti. In seguito la donna verrà sequestrata e violentata.

 

28 AGOSTO - Nel caldo estivo, e nelle cattive condizioni igieniche, a Napoli, città che sta vivendo in questi anni il suo massimo degrado, scoppia un'epidemia di colera. Si estende poi fino a Bari con alcuni focolai in Sardegna. Tutto il settore della pesca in ginocchio con migliaia di pescherecci bloccati; nel settore delle verdure i grossisti del nord abbandonano i mercati.
Dieci miliardi i danni sull'economia in pochi giorni. Una parte dell'Italia s'inquieta, mette le barricate psicologiche nei confronti dei meridionali, aumentano le incomprensioni, ritornano i pregiudizi sparsi ad arte fin dall'Ottocento.

La distanza fra le due Italia irrazionalmente aumenta senza che i politici intervengano sui problemi di fondo di un territorio, con una popolazione lasciata allo sbando, pur riservando il Paese a queste zone una buona fetta delle sue risorse con la Cassa del Mezzogiorno, che nata per favorire la crescita della media e piccola imprenditoria ha poi solo favorito le grandi imprese ad alta concentrazione di capitale per realizzare faraoniche imprese pubbliche, alimentando il clientelismo, e ha dimenticato di risolvere i drammatici problemi sanitari e sociali delle popolazioni meridionali.

Aziende che non hanno creato nuovi posti di lavoro, ma solo con la speculazione, aumentato il degrado di un territorio, e favorito la grande criminalità per accaparrarsi appalti e forniture,  fatto nascere la piccola criminalità - in una forma più amorale che immorale - per sopravvivere dentro i bassi, dove non esistono in molti casi le semplici e indispensabili strutture idrauliche. Gioia Tauro assorbe migliaia di miliardi, mentre nelle case dai rubinetti non esce acqua ma liquame.

11 SETTEMBRE - GOLPE IN CILE - Dopo massicce manifestazioni antigovernative in giugno, organizzate dalla Democrazia cristiana e dai partiti di destra, i sostenitori delle forze governative cilene organizzano una contromanifestazione popolare. I militari invece di sostenere il governo democratico, voltano la schiena e si schierano con la destra e organizzano in questo 11 settembre un Colpo di Stato guidato dall'ex Capo di Stato Maggiore Pinochet. Assaltano il palazzo presidenziale. Il presidente ALLENDE prima dell'assalto all'interno si "suicida"(* VEDI NOTA)
Inizia una dura repressione; migliaia di simpatizzanti dei partiti di sinistra sono rinchiusi in campi di concentramento, torturati e giustiziati sommariamente. Sono sciolti tutti i partiti, ed entra in vigore una rigidissima censura sull'intera informazione.

Gli USA (che hanno favorito il golpe) riconoscono il governo di giunta militare di destra e garantiscono aiuti al nuovo capo dello Stato generale PINOCHET che abroga tutte le misure sociali del governo Allende. Tutte le aziende nazionalizzate e le terre distribuite ai contadini sono restituite ai proprietari. Tutto il personale assunto nello stesso periodo è licenziato, quello nell'amministrazione pubblica mandato nei campi di concentramento. Non se ne saprà più nulla.

Grande impressione in tutto il mondo, ma soprattutto in Italia dove si teme che la situazione possa degenerare come in Cile.

Si svolgono per lo sdegno manifestazioni di piazza della sinistra. Per fortuna saggiamente contenute. La sinistra di Berlinguer non ha cavalcato eccessivamente la protesta per le ragioni che vedremo più avanti. Ma se lo avesse fatto non sarebbe andata molto lontano, era scattato un piano di emergenza eccezionale, con tutti i reparti allertati. Anche se gli americani escludevano categoricamente manifestazioni eversive nel Paese, il polso della nazione era minuziosamente sotto controllo, e la realtà non era affatto così tranquilla come appariva sui giornali.

14 SETTEMBRE - La Banca d'Italia alza il tasso di sconto del 4% al 6,5%. Per far fronte alla spesa pubblica. Non essendoci entrate, si emettono buoni del Tesoro a scadenze semestrali con tassi quasi pari all'inflazione; poi diventeranno trimestrali. Infine un prestito obbligazionario di circa mille miliardi. Inizia così un buco nelle finanze dello Stato senza fine. La lotta all'inflazione sembra solo una messinscena. Infatti, se dovesse calare improvvisamente l'inflazione, provocherebbe con il pagamento degli alti interessi pattuiti (fino al 12%) una voragine enorme, una bancarotta dello Stato. Non trovando soluzioni alternative, con una recessione in atto e una crisi internazionale, si proseguirà sulla strada dell'indebitamento pubblico. Fra l'altro per finanziare imprese o defiscalizzando oneri sociali, ma che non daranno nessun beneficio al Paese, ma solo regali ai boiardi di Stato e a quelle imprese che godono alta protezione politica e ne riescono a condizionare anche le scelte come vedremo in seguito.

L'autore che scrive (lo abbiamo già ricordato in apertura) partecipa all'inaugurazione di un grande complesso industriale nel sud (è ANDREOTTI a tagliare il nastro). L'azienda ha ricevuto i terreni, i miliardi dei contributi dello Stato, e ottiene la defiscalizzazione degli oneri sociali per i 2000 dipendenti da occupare, proporzionati ai contributi ricevuti. Ma il nuovo complesso industriale (puramente produttivo, meccanizzato) si trasforma nella sede sociale di una grande industria che opera al nord, e tutti i dipendenti sono trasferiti sul libro paga della nuova struttura pur continuando a lavorare nel nord. Sono messi a libro paga  anche se quella fabbrica non l'hanno mai vista nè la vedranno mai nella loro vita. Sul posto vengono assunti una decina di facchini, una decina di donne per le pulizie e qualche tecnico giunto dal Nord. Nella fabbrica tutta robotizzata il totale della manodopera locale non supera le 30 unità. Fatti i conti quella fabbrica a distanza di anni dovrebbe essere di proprietà degli italiani e non privata. Come tante.

21 SETTEMBRE - A Bologna un convegno del dissenso cattolico costituisce il Movimento Cristiani per il Socialismo. I cristiani vanno a sinistra e le sinistre abbracciano i cattolici. Il "compromesso" è già nell'aria. Bisogna ora formalizzarlo, uscire alla luce del sole.

28 SETTEMBRE - BERLINGUER scrive il primo di tre articoli su "Rinascita". L'ultimo apparirà il 12 ottobre, poche righe ma con due parole che entrano nella politica italiana condizionandola nel bene e nel male per almeno quindici anni. E' il "Compromesso storico". Uno slogan che sempre, quando si parla di accordi tra cattolici e comunisti, ricompare in una forma meno elegante col nome "inciucio". Ultimamente (anno 2000) dentro i due blocchi del bipolarismo che hanno però in mezzo un terzo incomodo non insignificante, la Lega, questo termine è abusato ma senza uno sbocco. Seguita a persistere e oscillare l'ago della bilancia con l'illusione  che si possa governare con poco più del 51% dei voti.

Situazione identica era quella del periodo di cui parliamo, il '73, dove c'erano al posto dei Leghisti di oggi, i socialisti che oscillavano fin dal 1945, tra comunisti e democristiani, fra destra e sinistra, secondo il vento, uscendo, entrando, facendo inciuci, alleandosi o spaccandosi in tanti gruppi e gruppuscoli quante erano le ideologie (vaghe) e i capi corrente. Insomma dal dopoguerra il cammino dei socialisti non è stato mai facile, una continua odissea.

Vediamo ora cosa riserva BERLINGUER sia ai comunisti sia ai socialisti. Mentre dentro nella Democrazia Cristiana, l'articolo del segretario del PCI, non è una sorpresa, il "compromesso" l'hanno architettato i suoi abili strateghi. MORO in testa.
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COMPROMESSO STORICO

 

8 OTTOBRE - Dopo un attacco di truppe egiziane e siriane, la immediata controffensiva israeliana respinge l'attacco e conserva i territori palestinesi occupati nel 1967. Il 17 ottobre i paesi arabi dell'OPEC decidono di ridurre del 5% la produzione del greggio ai Paesi che appoggiano Israele fino a quando non abbandonerà i territori occupati. L'Onu fin dal '67 con una risoluzione aveva invitato Israele a lasciare liberi i territori, ma un veto degli USA, con stretti rapporti con Israele, aveva sempre bloccato la decisione, scatenando le rivendicazioni dei palestinesi, dando inizio alla faida.

L'embargo dell'Opec, provoca non la mancanza di petrolio, ma fa scattare una grande speculazione. A guadagnarci saranno le compagnie che sostituiscono il greggio arabo, e hanno buon gioco per rincararlo, pur non essendoci nessun motivo di approvvigionamento. In Italia scattano il 23 novembre (vedi ) le misure di austerità. Tutti a piedi! I governanti troveranno una giustificazione nella recessione e nella svalutazione della lira, che invece c'entrava poco e nulla. In Italia si studiano centrali alternative, fra cui le centrali nucleari, ma l'influenza delle società petrolifere ostacolerà le prime e influenzerà con ogni mezzo le seconde, con campagne antinucleari parossistiche, a cui tutti gli italiani abboccheranno.

Poi scoppierà il prossimo anno lo "scandalo dei petroli" (leggeremo il giornale il prossimo febbraio) dove saranno coinvolti i segretari amministrativi dei partiti di governo e dirigenti dell'ENEL per aver preso 30 miliardi di "bustarelle" dall'Unione petrolifera per indurre (con dati falsi) ad aumentare la benzina del 30% e a sviluppare centrali termoelettriche. (se non c'era petrolio perchè dunque proporre centrali termoelettriche?)

 Nel '74 si apriranno delle indagini ci sarà pure un mandato di cattura per il presidente dell'Unione, ma il caso sarà archiviato. Si saprà solo dopo molti anni che l'emergenza petrolio fu solo una grande truffa fatta agli italiani. Le centrali nucleari non si costruiranno, perchè vinceranno gli "ambientalisti", non indifferenti davanti ai soldi dei "capitalisti" petrolieri. Poi paradossalmente l'Italia in seguito acquisterà (e tutt'ora) per il suo fabbisogno, energia elettrica dalla Francia prodotta con centrali nucleari. (gli ambientalisti per essere coerenti dovrebbero spegnere la luce)

 17 OTTOBRE - Abbandona per protesta il Corriere della Sera INDRO MONTANELLI , accusando il direttore Piero Ottone di aver portato il quotidiano su una linea filocomunista. Ma soprattutto è insofferente allo spazio dato a PIER PAOLO PASOLINI che pubblica saltuariamente i suoi interventi. Ma in prima pagina. (saranno poi noti col nome di "Scritti Corsari")

19 OTTOBRE - Sullo scandalo dei fondi neri della Montedison destinati ai partiti (unico a non averli ricevuti solo il PCI) scoppia il caso delle intercettazioni telefoniche. Sotto controllo il magistrato RENATO SQUILLANTE che stava indagando i destinatari delle ingenti somme.(Un nome che ritornerà alle cronache a metà anni '90)

 

 

21 NOVEMBRE - Il tribunale di Roma condanna l'ex generale GRAZIANI e altri 29 di Ordine Nuovo, il gruppo di PINO RAUTI accusato di "ricostituzione di partito fascista" e di essere a capo di una organizzazione eversiva per destabilizzare lo Stato..

 22 NOVEMBRE - Il governa decreta provvedimenti di austerità. Divieto di circolazione delle auto nei giorni festivi. Ulteriore aumento della benzina. Chiusura alle 23 per TV e Cinema, bar e ristoranti. Gli esercizi commerciali devono chiudere alle ore 19 e spegnere insegne e vetrine. E' l'inizio di un incubo. Gli italiani tutti, ricchi e poveri, politici e industriali s'interrogano. Sembra la fine di una civiltà. Intorno tante cornacchie gracchiano, "io lo dicevo", "io lo sapevo". I titoli dei giornali erano chiari, e profetizzavano su 8 colonne. "Più nulla sarà uguale come prima".- "Prepariamoci durerà a lungo" afferma Agnelli. - Foto e titolo: "Una bicicletta già a 45.000 lire". - E tanti appelli patriottici, allo spirito di sacrificio degli italiani. -

Poi i soliti "servi" che scrivono titoli su otto colonne: "L'Italia a piedi: bilancio positivo", "Il senza automobili è stato accolto con serenità". Più ipocriti di così!!!

 

 

 

 

La stampa extraparlamentare ci va invece a nozze. E' in estasi, come se loro appartenessero ad un altro pianeta. "Lotta all'imperialismo e al capitalismo" "proletari di tutto il mondo uniamoci", "è il crollo del sistema" ecc.

 

 

10 DICEMBRE - Le Brigate Rosse annunciano "Rapito il capo del personale FIAT. E' nelle carceri del popolo. Dovrà rispondere dei licenziamenti". E' il Dott ETTORE AMERIO, fermato sull'uscio di casa, sequestrato e fatto salire su un furgone. La tecnica è identica a quella dei Tupamaros che hanno rapito in Argentina il direttore generale della Fiat. Identica a quella del dirigente della Renault Auto in Francia e altre minori. Un copione nei minimi particolari, come esecuzione, tecnica, obiettivo, sequenza. Ma in Francia il sequestro fu fatale, fu il suicidio dei maosti. La notizia atterrì i francesi. In poche ore l'opinione pubblica si fece sentire. In Italia Amerio resta 8 giorni sequestrato: trattandosi della Fiat ai politici sembra un problema che non li riguarda. Fanno commenti, e alcuni non fanno nemmeno questi.

17 DICEMBRE - Una inchiesta su presunte intercettazioni telefoniche rivela che sono oltre 2000 le linee telefoniche illegalmente controllate dai servizi segreti. Tra cui quelle del presidente del Consiglio, del segretario del PCI, della Corte Costituzionale.

 17 DICEMBRE - TERRORE A FIUMICINO. Un gruppo di palestinesi attaccano con un blitz terroristico un aereo del Pan-am all'aeroporto di Roma provocando 30 vittime. Catturano quattordici ostaggi poi fuggono a bordo di un altro aereo delle Lufthansa con destinazione il Kuwait.

 24 DICEMBRE - Gli Arabi dell'OPEC a Teheran confezionano il "regalo" di Natale per gli europei. Avevano minacciato il 17 ottobre di ridurre del 5% ogni mese la produzione di greggio, ora hanno deciso anche di aumentarlo in modo consistente per strozzare l'economia di quei Paesi che hanno fornito aiuti ad Israele e fino a quando non abbandoneranno i territori occupati.

31 DICEMBRE - Segnali allarmanti nella produzione automobilistica, il crollo è del 25%. Chi ebbe modo di trovarsi a Torino in questo dicembre, respirò un'aria grigia, una cappa di inquietudine e di scoramento che si poteva tagliare a fette. La domenica era sepolcrale. I grandi e lunghi viali deserti, le vetrine spente, i negozi di alimentari crollati nelle vendite del 50%, in quelli con articoli voluttuari dell 80%.

Un Natale triste, e una fine dell'anno ancora più tetra; pochi alzarono i calici per l'augurio al proprio vicino di un Buon 1974, c'era la pudicizia di tacere per non sembrare degli sciocchi  visionari.
I locali erano chiusi (bisognava andare in prefettura per rimanere aperti almeno fino all'una) e il riscaldamento nelle case problematico per chi andava a gasolio e non aveva già fatto il pieno in estate.

Così nella freddezza umana e nel freddo delle case, in silenzio, si faceva scivolare via questo 1973, e con altrettanto silenzio si entrava nel 1974. Mai in Italia, nemmeno in tempo di guerra ci fu così tanta tristezza. Allora il benessere non l'avevano toccato, non c'era; mentre ora la frustrazione era palese.

Dove si era sbagliato, nessuno lo sapeva, chi aveva sbagliato, neppure, sembrò un evento fatalistico. Si dava la colpa agli sceicchi ma intanto i silos di petrolio in Italia erano colmi all'inverosimile. La truffa dei petrolieri era già scattata (lo vedremo sui giornali il prossimo anno). Loro potevano allegramente brindare, l'anno si apriva con uno insperato fiume di denaro alle spalle degli italiani, e siamo sicuri che ringraziarono anche Allah che glielo aveva permesso.

Quel che è certo, è che tutti si risvegliarono da un sogno durato poco più di un decennio; era stato modesto, ma comunque il migliore di due millenni. Ma a che serve la descrizione a priori, bisognava vivere questi giorni per capire l'inquietudine non di un singolo ma di una intera nazione. A molti sembrò il tramonto di una civiltà, il crepuscolo dell'età del petrolio.


Agnelli sta peggio di tutti, e fa il pessimista: "Durerà a lungo!". Intanto il 35% della popolazione attiva che vive sulle attività terziarie, soprattutto turismo e svaghi, si prepara a vivere l'incubo di una stagione che forse non verrà. Le ferrovie fra l'altro hanno già fatto sapere "Non siamo in grado di fronteggiare l'aumento della domanda".

La frase più cinica e ironica che gira è proprio questa "abbiamo perso anche il "treno", "siamo proprio tutti appiedati".

 

ESTERO 

ESTERO - Il 22 FEBBRAIO - KISSINGER il segretario di Stato americano, con una sua visita in Cina riapre i canali diplomatici degli Stati Uniti d'America con la Repubblica Popolare Cinese.

 ESTERO - Il 20 Luglio in Grecia PAPADOPULOS indice un referendum Monarchia-Repubblica. Il 29 Luglio il responso è favorevole alla Repubblica. Viene eletto Presidente della nuova repubblica presidenziale lo stesso Papadopulos. Annuncia ufficialmente la destituzione di Re COSTANTINO.

ESTERO . Il 26 OTTOBRE in Argentina JIUAN DOMINGO PERON e la seconda moglie MARTINEZ sono eletti rispettivamente Presidente e Vicepresidente. Seguendo la stessa linea di quanto è accaduto in Cile pochi giorni prima, i primi provvedimenti sono quelli di mettere fuori legge tutta l'organizzazione di estrema sinistra, o meglio conosciuto come l'Esercito rivoluzionario del popolo.

 

FINE

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