ANNO 1999

CRONOLOGIA DELL'ANNO ( 1a PARTE )

MONETA UNICA - Un grande evento o una Divina Commedia?
Un Paradiso per pochi ricchi? Un Purgatorio per alcunii? O un Inferno per molti poveri?

1 - L'Euro diventa moneta legale in Italia, assieme a 11 paesi dell'Ue.
2  Soddisfazione italiana per la nascita dell’Euro. Il messaggio presidenziale viene interpretato come la ricandidatura di Scalfaro ad un secondo mandato.
3   Cossiga candida Amato contro Prodi alla presidenza della Commissione europea.
4  L’Euro vola; la Borsa di Milano s’impenna. Il fabbisogno dello Stato nel 1998 è aumentato di 6.000 miliardi.
 5 - Proposta Amato-Villone: sistema elettorale uninominale maggioritario con quota riservata al diritto di tribuna.
5  D’Alema afferma che il governo candiderà Prodi alla presidenza della Commissione europea.
6   Si discute di una proposta di legge elettorale a doppio turno di collegio presentata dal ministro Amato. Prodi si dichiara indisponibile a scambiare l’Ulivo per la presidenza dell’Ue.
8   Il centro-sinistra raggiunge un «orientamento condiviso» sulla proposta elettorale che Amato sottoporrà al Polo. Soddisfazione di verdi e popolari; perplessità dei democratici di sinistra.
9   Cossiga afferma che sosterrà Prodi come «indipendente» per la presidenza della Commissione europea se abbandonerà la «carogna» dell’Ulivo e candida Marini alla presidenza della Repubblica se
 11 - Muore il cantautore Fabrizio De Andre', 59 anni.
 12 - Sentenza d'appello ai leghisti autori dell' assalto secessionista al campanile di San Marco.
13   Prodi annuncia che presenterà una lista alle elezioni europee insieme al movimento di Di Pietro «Italia dei valori» e ai sindaci di «Centocittà». Forte irritazione dei popolari; critiche dai diessini.
 13 - Prodi annuncia una sua lista alle elezioni europee.
15   La direzione dei popolari non risolve il rebus dei rapporti con Prodi e respinge ogni alleanza con Di Pietro.
16   I sindaci chiedono alla Corte costituzionale di dichiarare ammissibile il referendum elettorale. 
19   La Corte costituzionale dichiara ammissibile il referendum elettorale. L’incontro dei componenti della coalizione dell’Ulivo si conclude con una riaffermazione della validità dell’esperienza. Cossiga minaccia di ritirare i ministri dell’Udr dal governo.
20   Dopo una giornata convulsa, i ministri dell’Udr rimangono nel governo D’Alema, ma Cossiga annuncia le sue dimissioni dalla presidenza del partito.
21   Scontro televisivo fra Prodi e Marini sul futuro del centro dell’Ulivo, cioè del centro e dell’Ulivo.
22   Veltroni chiede esplicitamente a Prodi di rinunciare a presentare una lista con Di Pietro e i sindaci alle elezioni europee.
24   Prodi annuncia che non può «rimanere fermo un giro» e che il progetto dell’Ulivo per una democrazia maggioritaria e bipolare richiede continuità di azione politica.
26   D’Alema, alla Bocconi, auspica maggiore flessibilità per i lavoratori. Forti critiche sindacali e politiche.
27   D’Alema chiarisce che la flessibilità consiste nel dare occupazione e non nel licenziare e invita gli imprenditori a investire i loro profitti. Riprende il dibattito sulla proposta elettorale di Amato.
28   La Camera vota la procedura d’urgenza per l’ennesima legge sul finanziamento dei partiti. Contrari: Alleanza nazionale, Forza Italia e il movimento Italia dei valori di Antonio Di Pietro.
29   Durissimo diverbio fra un innervosito D’Alema e Prodi sulla paternità dell’Ulivo. Ulteriore divaricazione fra Prodi e Marini.
30   Fazio si esprime a favore della flessibilità del lavoro e della stabilità politica. Cofferati ribadisce che «i diritti dei lavoratori non si vendono».
31   Veltroni tende un ramoscello d’Ulivo a Prodi e ai sindaci delle Centocittà: non sono nemici. Casini candida un tecnico per il Polo a palazzo Chigi, non Berlusconi.

NASCONO (SONO GIA' 130) I PARTITI PER LA PROSSIMA "PRIMAVERA ELETTIVA"

FEBBRAIO

1   Amato critica duramente le divisioni nell’Ulivo e dell’Ulivo, parlando di «centopadelle». Continua a circolare il suo nome per la presidenza della Commissione europea e per la presidenza della Repubblica.
2   Veltroni propone una lista unica che vada dall’Udr ai comunisti italiani per le elezioni amministrative. Accoglienza molto tiepida.
La Commissione europea sostiene che i conti pubblici italiani non sono in ordine. D’Alema afferma che non ci sarà alcuna manovra aggiuntiva.
5   Prodi lancia la lista «Democratici per l’Ulivo» con Di Pietro e i sindaci delle Centocittà per le elezioni europee. Costernazione e critiche dai popolari e da Veltroni. Cossiga ricandida Amato alla presidenza della Commissione europea.
6   Prodi ribatte ai suoi critici che «competition is competition». Veltroni rilancia: primarie nella coalizione dell’Ulivo per scegliere il candidato-premier.
8   L’Europa promuove l’Italia, ma chiede di accelerare le privatizzazioni e di riformare le pensioni.
9   Il governo decreta un’ennesima maxisanatoria per 250.000 immigrati.
12   La maggioranza parlamentare trova l’accordo su una proposta di riforma elettorale, doppio turno di collegio con ballottaggio e limitato recupero proporzionale, che ottiene un inusitato sostegno dal presidente del Consiglio in persona. La proposta si tradurrà in un disegno di legge del governo.
13   Prodiani, dipietristi e sindaci delle Centocittà accelerano il processo di fusione dei rispettivi movimenti. A Milano, manifestazione organizzata dai sindacati per la tolleranza nei confronti degli immigrati.
15   Il presidente della giunta regionale dell’Emilia-Romagna Antonio La Forgia si dimette dalla carica e lascia i Democratici di sinistra aderendo a i Democratici di Prodi.
Scontro aperto sulla proposta elettorale Amato-D’Alema. Fini vuole il referendum. Si teme un ingorgo istituzionale: referendum elettorale, elezione presidenziale, elezioni europee e amministrative. Si parla di fine anticipata del mandato di Scalfaro e di candidatura di D’Alema al Quirinale.
17   Berlusconi annuncia l’ostruzionismo contro la proposta elettorale di Amato.
D’Alema afferma che il movimento di Prodi è «roba da prima Repubblica».
18   Cossiga lascia l’Udr e si iscrive al gruppo misto del Senato. Marini ripete che non vuole morire socialdemocratico.
19   Il Consiglio dei ministri fissa la data del referendum elettorale al 18 aprile. D’Alema accusa Prodi di creare un «partito-taxi».
20   L’Italia dei valori confluisce nel movimento di Prodi che Di Pietro riconosce come leader.
22   Pressioni su Prodi affinché rinunci alla presidenza della Commissione europea. D’Alema lo ricandida, ma Aznar reagisce con freddezza.
24   L’Udr si sfarina: scontro fra il presidente Buttiglione e il segretario Mastella. La Camera vota a favore della fecondazione eterologa delle coppie di fatto; violento editoriale de «l’Osservatore romano».
24 - Rottura nell'Udr tra Mastella e Cossiga.
25   Secondo un sondaggio, il referendum elettorale rischia di non raggiungere il quorum.
26   I popolari decidono di presentarsi da soli alle elezioni europee.
27   È un asinello rampante il simbolo dei Democratici per l’Ulivo. La Consob dà il via libera all’o.p.a. di Olivetti su Telecom.
28   D’Alema ricandida Scalfaro al Quirinale per due anni, a completamento delle riforme.

MARZO

1   Reazioni negative alla proposta di D’Alema; persino dai popolari che vogliono un mandato pieno. Fallimento completo del tentativo di Boselli di riabilitare Craxi al Congresso dei partiti socialisti europei. Risale la candidatura di Prodi alla presidenza della Commissione europea sostenuta anche da Blair.
3   Amato rilancia il federalismo. Prodi si esprime contro la legge sul finanziamento pubblico ai partiti in aula alla Camera e fa causa ai popolari per ottenere quanto di sua spettanza dopo la divisione.
4   Durissimo scontro alla Camera fra il centro-destra e il centro-sinistra sul finanziamento ai partiti. Achille Occhetto con gli ulivisti e alcuni esponenti popolari lancia «Associazione 14 giugno» per la ricomposizione, in forme diverse, del centro-sinistra. Veltroni dichiara di non sentire il bisogno di altri guastatori.
5   Allarme di Fazio per i conti pubblici. Ciampi lo smentisce. Si apre l’assemblea dei radicali «per la rivoluzione liberale e gli Stati Uniti d’Europa». Un comitato candida Emma Bonino al Quirinale.
6   Emma Bonino accetta di essere candidata alla presidenza della Repubblica. Sorpresa dei partiti che offrono immotivate candidature alternative.
8   Contrasti fra governo, imprenditori e sindacati sullo stato di (non) attuazione del «patto sociale».
9   Il governo rilancia il federalismo e annuncia una modifica costituzionale per il riequilibrio della rappresentanza di genere.
La procura di Palermo chiede alla Camera dei deputati l’autorizzazione all’arresto del deputato di Forza Italia Marcello Dell’Utri, già sotto processo, per inquinamento delle prove.
11   La Camera approva in prima lettura la legge sui cospicui rimborsi elettorali.
Durissimo attacco di D’Alema al partito di Prodi, accusato di essere privo di radici europee.
12   Veltroni delinea in sette punti l’identikit del candidato presidente della Repubblica: è Carlo Azeglio Ciampi.
13   Congresso de i Verdi: al governo fin che si può, con una verifica dopo le elezioni europee.
Scalfaro annuncia la sua disponibilità a dimettersi prima della fine del mandato. Il sottosegretario Giarda esclude una manovra finanziaria correttiva.
14   Plausi alle preannunciate dimissioni di Scalfaro. I popolari criticano Veltroni per la candidatura di Ciampi senza previe consultazioni. Manconi rieletto portavoce dei verdi.
16   Parere favorevole dei partiti, tranne Rifondazione comunista e i Verdi, alle dimissioni anticipate di Scalfaro. Salgono le quotazioni di Prodi alla presidenza della Commissione europea.
Berlusconi attacca la sinistra e i magistrati.
17   Francesco Saverio Borrelli, nominato procuratore generale di Milano, lascia il pool di «mani pulite».
18   Bertinotti apre il congresso di Rifondazione comunista.
19   D’Alema chiede agli industriali di avere fiducia. Prodi disponibile per la presidenza della Commissione europea se l’incarico sarà «non temporaneo, non provvisorio, non condizionato».
21   Bertinotti, rieletto segretario di Rifondazione, minaccia la crisi se il governo non si opporrà all’intervento della Nato in Kosovo.
24   Il Consiglio dei ministri europei designa Prodi alla presidenza della Commissione di Bruxelles. Iniziano gli attacchi Nato alla Serbia di Milosevic.
25   Tra lo sconcerto degli alleati, D’Alema chiede la cessazione dell’intervento Nato in Serbia e il «ritorno alla politica».
26   Con qualche dissenso tra i parlamentari della maggioranza, Camera e Senato approvano la mozione del governo che chiede «trattative subito» con Milosevic.
Scalfaro annuncia che, forse, non si dimetterà in anticipo.
27   Manifestazioni contro la Nato e contro il governo; tentato assalto a Botteghe oscure. Convention per lanciare l’Asinello di Prodi in Europa.
28   Marini afferma che i popolari hanno l’uomo e la donna giusti per il Quirinale.
29   Il comitato del «no» al referendum elettorale suggerisce che l’astensione è una forma di voto.
30   Caselli annuncia che lascerà la procura generale di Palermo alla fine del processo ad Andreotti.
In un discorso televisivo, D’Alema ribadisce il sostegno italiano all’intervento della Nato contro la Serbia.

ALTRI TITOLI DI GIORNALI IN MARZO

24 - A Berlino, il vertice straordinario del Consiglio europeo designa Prodi alla carica di presidente della Commissione Ue.
24 marzo - KOSOVO: operazione 'Determined force'; 
la Nato da' il via agli attacchi missilistici e aerei contro le forze serbe.
29 - Il governo approva l'iniziativa umanitaria ''Arcobaleno'' a favore dei profughi kosovari.

APRILE

21 aprile - KOSOVO: missili Nato colpiscono a Belgrado la residenza di Milosevic.
Il 23 bombardata la 'Rts', la televisione di Stato.
6 aprile - KOSOVO: la Nato autorizza la missione 'Allied Harbour' in Albania con 8.000 
militari in aiuto dei profughi kosovari.

ITALIA.
13 - La Camera vota contro l'arresto del deputato di Forza Italia Marcello Dell'Utri.
13 - La Camera approva la risoluzione della maggioranza sul Kosovo. Lo stesso giorno e' approvata anche il Senato

20 - La Cassazione conferma la condanna di Craxi a quattro anni  e sei mesi per le tangenti della Metropolitana milanese.  

ALTRO
1   Comunisti italiani e verdi premono sul governo per una tregua pasquale ai bombardamenti Nato. Cossutta minaccia le dimissioni dei suoi ministri. Divisioni all’interno dei democratici di sinistra. Il comitato del «sì» al referendum annuncia un rilancio della sua propaganda.
3   Comunisti italiani e Verdi restano nel governo per «vigilare».
6   Bossi invita ad astenersi dal votare il referendum elettorale.
7   Continua il nervosismo e continuano le prese di distanza dal governo di verdi e comunisti italiani. Cossutta, finalmente, a Mosca.
8   I pubblici ministeri di Palermo chiedono la condanna di Andreotti a quindici anni di carcere. La giunta per le Autorizzazioni a procedere della Camera salva Dell’Utri con il voto decisivo dei popolari. Berlusconi non prende posizione in merito al referendum elettorale.
9   Due ore di visita di Cossutta a Milosevic che non gli concede nulla.
Berlusconi latitante al vertice del comitato del «sì» al referendum. Dini delinea una sua politica estera a latere di quella del governo.
13   Di fronte al Parlamento europeo, Prodi annuncia che non sarà candidato alle elezioni europee.
15   Prodi dichiara che chi vota no al referendum elettorale si mette fuori dall’Ulivo.
18   Il referendum elettorale non raggiunge il quorum per meno di 200 mila voti. Hanno partecipato soltanto il 49,6% degli aventi diritto.
19   Durissima critica di D’Alema al senatore Di Pietro. Riprendono fiato i proporzionalisti. Marini ricandida Scalfaro.
20   Bagarre per il Quirinale. Veltroni disposto a rieleggere Scalfaro; Marini afferma che il suo candidato è Mancino. Fini prende le distanze da Berlusconi.
21   Veltroni si oppone a qualsiasi allargamento del governo a Berlusconi, come prospettato da Marini.
22   Prodi nega a popolari e Ds l’uso del simbolo dell’Ulivo per le elezioni europee.
An decide per liste comuni con il movimento di Segni alle elezioni europee. 170 parlamentari della maggioranza si oppongono a qualsiasi intervento di terra in Serbia.
24   Prodi chiede all’Ulivo un impegno comune in Italia e in Europa: reazioni negative soprattutto dei popolari.
26   Presentati i simboli delle liste per le elezioni europee: nessuno utilizzerà quello dell’Ulivo.
28   Veltroni rigetta la richiesta del Polo di una rosa di nomi per il Quirinale e chiede al centro-sinistra di convergere su una sola candidatura.

3   Cossiga afferma che i popolari non hanno abbastanza filo da tessere, ma abbastanza da ingarbugliare il filo degli altri.
4   Serio contrasto fra il ministro Piazza e il sottosegretario Bassanini sulla riorganizzazione dei ministeri e dell’amministrazione pubblica.
5 - Fiducia del Parlamento europeo a Prodi.
5   Prodi riceve il voto di approvazione dal Parlamento europeo con minor sostegno del previsto.
7   Il Polo chiede un presidente bipolarista, non ostile al presidenzialismo e a termine.
10   È scontro fra Marini, che candida Rosa Russo Iervolino, e Veltroni, che sostiene Ciampi e dichiara inoltre che Amato non rappresenta la sinistra.
12   Dopo la mediazione condotta da D’Alema, il Polo annuncia che voterà Ciampi come presidente della Repubblica fin dalla prima votazione.
13   Il ministro del Tesoro Carlo Azeglio Ciampi è eletto presidente della Repubblica al primo scrutinio. Soddisfazione della stampa e della classe politica, tranne i popolari. Giuliano Amato lo sostituisce al Tesoro.
14   Verdi, popolari e parte dei Ds tornano a chiedere una tregua dei bombardamenti Nato.
15   Scalfaro si dimette in anticipo per consentire un rapido insediamento di Ciampi.
Durissima polemica fra D’Alema e Prodi.
16 - Alle elezioni comunali di Trento grande successo della lista Civica Margherita.
18   La Cassazione sospende la ratifica della bocciatura del referendum elettorale.
Ciampi: «sarò il garante di tutti».
19   Approvato al Senato il controverso provvedimento per il finanziamento dei partiti.
21 - Il Consiglio dei ministri nomina Giancarlo Caselli direttore del dipartimento dell'amministrazione penitenziaria.
21   Bertinotti sostiene che alcune parti del documento delle Br sono «condivisibili».
22   D’Alema afferma che le Br sono solo assassini.
23   Fondato l’Udeur: Mastella segretario; Irene Pivetti presidente.
24   Durissimo attacco di Andreatta a Marini.
25  Ciampi incontra i vertici istituzionali e politici per fare il punto sulle riforme.  
30   Marini chiede la verifica di governo per il dopo elezioni europee e Boselli lo sostiene.
31   Il governatore della Banca d’Italia chiede risparmi su sanità e pensioni, rilancio degli investimenti, più riforme e meno tasse.
D’Alema prevede un lunghissimo periodo di stabilità e di proficuo lavoro per il suo governo.
Nuovi contrasti fra Berlusconi e Fini sulla strategia e la leadership del Polo.

GIUGNO

ITALIA

13 aprile - Si vota per Parlamento europeo e in molte città anche le amministrative.
RISULTATO:
Forza Italia torna il primo partito.

49.227.870 diritto al voto
14.375.000 non hanno votato (tutti al mare)

Forza Italia 7.829.422
AN-Segni 3.202.821
CCD 806.422
CDU 670.063
D. Sinistra 5.395.287
Democr . 2.407.918
Lega Nord 1.385.535
Rif. Comun. 1.328.491
Comunisti 622.252
PPI 1.319.484
Dini 548.899
Mov Soc Tric 495.342
Soc. Dem 671.820
PR-Bonino 2.631.118
(*)

 

Co Co Co...ma chi sono?
E' la maggioranza in vacanza,
è il 1°  partito
che  restando al mare
ha fatto mancare
più della metà dei voti.
E gli altri? 
Certe facce....verdi,  nere, rosse, blu,

 


1   D’Alema indica il percorso delle riforme: federalismo, nuovo processo, nuova forma di governo e legge elettorale attraverso l’art. 138 della Costituzione.
3   Secondo Berlusconi il centro-sinistra è sfasciato; mentre secondo Veltroni il Polo è molto diviso al suo interno.
5   Berlusconi e Fini affermano che D’Alema ha il dovere politico e morale di dimettersi se le elezioni europee segnano un arretramento del centro-sinistra.
6   Verifica, rimpasto e/o crisi di governo ancora all’ordine del giorno per le elezioni europee.
8   Berlusconi sostiene ancora che D’Alema avrebbe il dovere politico e morale di dimettersi se il centro-sinistra non raggiunge il 40% alle elezioni europee.
9   D’Alema non crede che il paese voglia «mandarlo a casa».
10  Duello Prodi/D’Alema sul partito unico dei riformisti: nei socialisti europei o in una diversa e nuova casa comune?
10 - Messaggio tv a reti unificate del presidente Ciampi sulla pace in Kosovo.
11   Veltroni vuole rifondare l’Ulivo e rilanciare il riformismo.
Tensioni fra Berlusconi, che accusa Segni di dire fandonie, e Fini che non vuole accordi neoconsociativi con la sinistra.
13   - come visto sopra, Forza Italia primo partito alle elezioni europee; male Fini con Segni; malino i democratici di sinistra; vola la Lista Bonino che fa meglio dei Democratici di Prodi.
14 - Si dimette il portavoce dei Verdi, Luigi Manconi. Anche il segretario del Ppi Franco Marini annuncia le dimissioni.
14   Dall’alto dei suoi tre milioni di preferenze, Berlusconi chiede le dimissioni del governo; D’Alema replica che il centro-sinistra ha superato il 40%. Marini, Manconi e Bossi annunciano le loro dimissioni. Emma Bonino offre i suoi voti a chi si impegni alla «rivoluzione liberale».
15   Nei comuni e nelle province, il centro-sinistra sopravanza il Polo. Ballottaggio a Bologna.
16   Tesa riunione della direzione di Alleanza nazionale, alla quale Fini si presenta dimissionario.
17  Fini lancia una campagna referendaria: 650 mila firme contro la quota proporzionale e il finanziamento dei partiti e congela le sue dimissioni.
18   Emma Bonino dà sette giorni di tempo a Prodi per decidere della sua riconferma alla Commissione europea.
19   Pannella chiede le dimissioni di Prodi da presidente designato della Commissione poiché è cambiata la maggioranza nel Parlamento europeo.


20   «Plebiscitato» alla guida della Lega, Bossi abbandona la secessione e si dichiara disponibile ad accordi con il Polo.
21   D’Alema condanna il neocentrismo e la deriva proporzionalistica e annuncia che chiederà un dibattito parlamentare sul suo governo. Una dichiarazione di Prodi sull’inflazione italiana affonda l’Euro.
22   La riforma della legge elettorale è, secondo Veltroni, la vera emergenza.
23   Duro scontro fra D’Alema (e Amato) che vogliono riformare il sistema pensionistico e i sindacati che rispondono no.
24   Veltroni difende i sindacati. Emma Bonino si chiama fuori da un incarico Onu nel Kosovo e dà sette giorni a Prodi per riconfermarla alla Commissione europea.
25   D’Alema afferma di «fare delle cose di sinistra».
28   Il Polo vince la maggioranza dei ballottaggi nelle amministrazioni locali: il sindaco a Padova e Arezzo, il presidente della provincia di Milano. Per la prima volta dal dopoguerra, la sinistra perde il comune di Bologna; 
Nei ballottaggi delle amministrative, sorpresa a Bologna: eletto sindaco il candidato del Polo Giorgio Guazzaloca, appoggiato dal Polo. Berlusconi afferma che il governo D’Alema è «abusivo, perdente e minoritario».
29   I democratici di sinistra reclamano autonomia dal governo D’Alema. Il governo ridimensiona la manovra nel Dpef. Amato boccia la candidatura di Emma Bonino alla Commissione europea.
30   Il Dpef non contiene riforme.

Berlusconi si dichiara candidato-primo ministro e attacca gli «omuncoli della politica».

"Gli elettori vogliono me....Il popolo italiano é con me!
Io, leader e candidato premier...

Le riforme le può fare solo il centrodestra, anzi permettetemi di dire: solo io. Non i funzionari di partito, esperti di comizi, che non sanno neppure da dove cominciare...Vivono a spese dello Stato.... basta con questi ominuncoli che ci sono in giro.....
Si é vero, ho  un forte  complesso di superiorità , ce l'ho nei confronti di tutti questi....

Ho milioni di preferenze; rappresento un italiano su tre (?). Il Popolo (?) vuole me!
Corriere d. S. - 1 luglio 1999

". . . co co co ...questi ominuncoli che ci sono in giro" -  ha detto proprio così..

Nei ballottaggi delle amministrative, sorpresa a Bologna: eletto sindaco il candidato del Polo Giorgio Guazzaloca. 

BOLOGNA - Da cinquant'anni capitale "rossa" - 27 giugno, votazione per il sindaco. Hanno votato solo il 41 per cento.  Il vincitore Guazzaloca (appoggiato dal centrodestra (*) ) ha ottenuto il 50,3 per cento dei voti, cioè il 20,5 % dei cittadini aventi diritto al voto. 
(*) Il Cavaliere, lui che era avverso, ora ha cambiato cavallo; ha ammesso che con il doppio turno si vince. E si sale sulla torre degli asinelli, a guardare gli altri "asinelli" [simbolo dei Democratici.

L'altro 20,5 % ha detto no e il 59 % si e rifiutato di andare a votare.
Totale  circa l' 80 % dei cittadini non sono schierati con il vincitore. Una vittoria di Pirro dicono a sinistra. Ma intanto.......la sconfitta brucia!

Partiti storici. - La sinistra al mare, il centro  non c'era, e dov'era la destra nessuno lo sa.
(Oggi. E domani? - E i moderati dov'erano? al centro, a destra, a sinistra, o indipendenti?)

"Perchè la sinistra  ha deluso? Perchè la sinistra fa cose di destra e le fa perchè non può fare altro" (*)..."Le cose da fare non sono indicate da una ideologia ma da un sistema economico-politico che è il sistema occidentale diventato sistema mondiale".....
A Bologna, l'ex sindaco Vitali dice "Siamo senza un progetto politico" Non ci sono i piccoli progetti delle città, perchè non c'é il grande progetto della nazione. I sindaci di sinistra, perdenti, non danneggiano la sinistra. Sono vittime"......Non é detto però che l'elettorato perduto abbia votato contro. Probabilmente non ha votato". Una sintesi dell'articolo di Ferdinando Camon sul  Giornale di Vicenza - 29-6-99

(*) D'Alema lo sa, ma agli elettori di sinistra e di destra chi glielo spiega? Chi avrà il coraggio (prima di unirsi - cosa non impossibile oggi) di parlare chiaro?
Parlerà Fini (prima che perda voti anche a Roma fagocitati dal suo alleato) oppure D'Alema ? (prima che perda anche la Puglia "rossa")
L'elettorato é vacante; e quello che ha votato oggi (anche questo fluttuante) come sarà domani? Mistero-sorpresa tutto italiano.  Forse già il prossimo anno.

 

2 - Il Consiglio dei ministri approva la riforma dei servizi segreti.
2 - Mario Monti designato come membro italiano della Commissione UE.
7 - Il prezzo della benzina supera per la prima volta la soglia di 2.000 lire al litro.
28 - Il ministero delle Comunicazioni rilascia le concessioni alle reti televisive nazionali private.
27 luglio 1999. A Borgoricco di Padova, si costituisce "l'autogoverno del Popolo Veneto", ente locale previsto dalla legge italiana n.340 del 1971
"L'autogoverno del popolo veneto si attua in forme rispondenti alle caratteristiche e tradizioni della sua storia." afferma > > http://autogovernoveneto.8m.com


ALTRI TITOLI DI GIORNALI
1   Cofferati boccia il Dpef e D’Alema sostiene che non farà marcia indietro.
2   Prodi e D’Alema confermano Mario Monti alla Commissione europea. Vibranti proteste «anti-partitocratiche» di Emma Bonino e Marco Pannella che invitano la Confindustria ad appoggiare i loro referendum «liberali».
3   Mauro Zani viene eletto segretario pro tempore dei democratici di sinistra di Bologna al fine di ristrutturare il partito prima del congresso di novembre. In un clima infuocato, Manconi conferma le sue dimissioni da portavoce dei verdi.
4   Martinazzoli propone di sciogliere i popolari al nord e di ricominciare da capo. Monti suggerisce a D’Alema un patto per le pensioni.
6   Alla Camera, D’Alema rilancia le riforme sociali e istituzionali, la coalizione, il governo. Scettico il Polo sull’operosità di una maggioranza divisa.
8   Fazio chiede interventi sulle pensioni per ridurre la pressione fiscale. Visco sostiene che è possibile, attraverso il recupero dell’evasione, soltanto una ridistribuzione del carico fiscale. In Veneto, Ciampi propaganda il federalismo.
9   Il direttore generale di Confindustria, Innocenzo Cipolletta, afferma che il governo può riformare le pensioni anche senza il consenso dei sindacati. In dissenso con il ministro del Tesoro Amato, si dimette il sottosegretario Laura Pennacchi.
Con una polemica relazione e senza autocritica, si dimette il segretario dei popolari Franco Marini.
11   Il consiglio nazionale del Partito popolare congela le dimissioni di Marini e convoca l’assemblea congressuale per metà settembre.
12   Il commissario europeo Mario Monti e il Fondo monetario internazionale insistono affinché venga fatta la riforma delle pensioni in Italia.
14   Ciampi insiste sulle riforme istituzionali e D’Alema insiste sulla riforma delle pensioni.
Forti dissensi fra Cisl e Cgil sulla regolamentazione degli scioperi nei trasporti. L’Istat individua 2 milioni e mezzo di famiglie sotto la soglia della povertà.
15   Disgelo fra D’Alema e Prodi e quattro ore di colloquio fra Veltroni e Parisi per raggiungere un accordo affinché il governo duri fino a fine legislatura.
18   Il ministro del Tesoro Amato critica i sindacati per il loro conservatorismo sociale.
20  Cofferati chiude ancora una volta il discorso su qualsiasi riforma delle pensioni, rimandata alla verifica prevista nel 2001.
21   Il presidente della Repubblica Ciampi incontra i segretari di Cgil, Cisl e Uil per rilanciare la concertazione. Al Maurizio Costanzo show, il presidente del Consiglio D'Alema ripete che è necessario riformare le pensioni.
24   Il Cdu di Buttiglione, meno il ministro Folloni, lascia la maggioranza e afferma di voler «rifare la Dc». I verdi non riescono ad eleggere il nuovo portavoce.
25   Rissa al congresso della Lega. Bossi rilancia flebilmente la secessione della Padania e espelle Comino, «traditore» per avere fatto accordi con il Polo. (poi sarà lui ad allearsi)
27   D’Alema incontra i senatori dei gruppi dell’ex Ulivo.
28   Cominciano i tre «referendum days» dei radicali. D’Alema dichiara che «il referendum è uno strumento logoro». Amato minaccia di dimettersi se non si farà la riforma del welfare.
29   Incontro di quasi rappacificazione fra D’Alema e i rappresentanti dell’Asinello.
30   Bossi cambia nome alla Lega: si chiamerà Forza Nord. (in antitesi al Forza Italia del Polo).
Grazia Francescato accetta di guidare i verdi fino all’assemblea di autunno. Il centro-sinistra tenta di varare un provvedimento per vietare gli spot televisivi negli ultimi trenta giorni della campagna elettorale.
31   Forti dissensi sulla riforma del welfare fra il ministro del Tesoro Amato e quello del Lavoro Salvi. Durissimo scontro al congresso radicale fra il presidente del partito Bruno Zevi, che si oppone all’adesione dei radicali al gruppo parlamentare europeo con i lepenisti, ed Emma Bonino e Marco Pannella favorevoli.

AGOSTO

 Crisi nella Lega: Gnutti, Bampo e Ceccato sono espulsi da BOSSI ("traditori")
Si dimette il capogruppo alla Camera della Lega Domenico Comino.

ALTRI TITOLI DI GIORNALI
1   Pannella chiude il congresso radicale dicendo «mai con la destra». Comino e Gnutti organizzano i dissidenti della Lega.
2   Durissimo scontro fra Berlusconi, che cita sondaggi sul consenso di FI, e Pannella che critica la sua linea politica.
3   Dini, Mastella, Cossiga e i popolari annunciano che a settembre daranno vita ad un unico raggruppamento di centro. I democratici non ci stanno.
5   Tre ex presidenti della Corte costituzionale vedono elementi di incostituzionalità nella nuova par condicio varata dal governo del premier D’Alema.
14   Gherardo Colombo sostiene che «mani pulite» è finita.
15   D’Ambrosio e Borrelli rivendicano i risultati conseguiti da «mani pulite» e dicono che, nonostante i politici, la lotta alla corruzione prosegue.
16   La Corte dei conti getta l’allarme sul costo delle pensioni; il governo rassicura; i sindacati dicono che tutto è sotto controllo. «l’Unità» propone di lasciar tornare in Italia Craxi.
21   Veltroni annuncia scontro duro con il Polo e dichiara la disponibilità dei democratici di sinistra alla riforma delle pensioni.
23   Anche la Cgil e Larizza (Uil) favorevoli ad una miniriforma delle pensioni. Contrario D’Antoni (Cisl). Andreotti accolto da un’ovazione e dal canto «sei bellissimo» al meeting di Comunione e liberazione.
26   D’Alema difende Diliberto, sostiene che il governo sta lavorando con profitto e promette un milione di posti di lavoro entro la scadenza della legislatura.
27   Al meeting di Comunione e liberazione, Cesare Romiti attacca il governo D’Alema a tutto campo, definendolo inadempiente sulla par condicio, sul «milione di posti di lavoro», sulla concertazione, sulla flessibilità e sulle riforme.
29   Di Pietro firma i due referendum di Alleanza nazionale e critica D’Alema per l’azzardata promessa di un milione di posti di lavoro.

SETTEMBRE

.

E LA CHIAMANO MICRO

Allarme "micro" criminalità.
di notte, di giorno, al mare, ai monti e in ogni luogo. In casa, al bar, dal giornalaio.
D'Alema: "No, non siamo nel  Far West". - I cittadini: "E' peggio, perchè qui sono solo i delinquenti ad avere le armi in mano. D'Alema, dimostri coraggio, come anonimo cittadino, provi andare un paio di volte a un qualsiasi bancomat, da solo in autostrada, abitare in un villino, camminare con un orologio d'oro al polso, ecc. senza scorta.
La Jervolino "Provi attraversare Parco Sempione a Milano da solo!"

A Milano - Ciampi:  "Niente allarmismi,  non  siamo  allo sbando".
Far wEst - La Micro é al massimo, ormai é una Macro-f-est - 15.500   furti e rapine in sette mesi, solo nel vicentino; uno ogni mezz'ora.

E' l'epoca del supergarantismo. Alcuni hanno il record "50 denunce" ma sono liberi. E pronti a vendicarsi dei denuncianti. Nel Vicentino 15.500 reati di criminalità in sette mesi. Furti, rapine, scippi. Uno ogni mezz'ora. Un "visitato": "li ho affrontati con la pistola in mano, mi hanno riso in faccia, "lei vuol forse mettersi nei guai?", e non trovando soldi mi hanno costretto a dargli le chiavi della macchina in garage".
- Un tale vedendo vuotare la casa del suo vicino  con il fucile da caccia si è affacciato e ha sparato in aria. Lui è sotto inchiesta il ladro fuori.
- Uno l'hanno preso. Per la terza volta colto in flagrante in soli due mesi; per  tre volte condannato, ieri era in libertà. Un incentivo per i ladri e un severo monito per le vittime. Se anche tu hai  "visite"  offri il caffè e fai quattro chiacchiere, o seguita a dormire.
- O farò come il sindaco di Vicenza: gli   hanno chiesto "o la borsa o la vita", ha mollato la borsa!
- Operano ormai a viso scoperto, dicono  "Guardami pure la  faccia, ma dimentichela, se mi denunci hai finito di vivere in pace, tu e la tua famiglia."

Catastrofismo, egoismo, intolleranza, avversione, ostilità, xenofobia, razzismo? 15.500 azioni delittuose (furti, rapine anche in piccoli negozi)  in una piccola provincia in 7 mesi dovrebbero far riflettere anche un elitario superprotetto.  Prima o dopo toccherà anche a lui. In mezzo alla "microcriminalità"  iniziano a girare i bazooka, e i Kalashnikov nella versione più moderna, gli Strela dotati di cannocchiale di grande precisione, in grado di puntare e disintegrare un auto alla distanza di 200 metri, o mirare un edificio e distruggere una sede a rischio da 500 metri. Nelle ultime gesta dei contrabbandieri (microcriminalità anche questa) sono entrati in funzione autoblindo come quelli dell'esercito.
Fare gli struzzi si può anche campare, ma ora anche gli struzzi sono in pericolo! Un amen può essere dietro la porta, anzi davanti al cancello, come l'avventura del sindaco citato sopra.

Ultimissime: A Brescia, una stessa edicola in due mesi ha subito 5 rapine "una ogni 12 giorni; forse quando vanno a fare la spesa, passano prima da me;  mi hanno preso per il bancomat".
Ma il record italiano fino ad oggi é una farmacia, 28 rapine ! Neppure in tempo di guerra !! E nemmeno ai tempi di Attila
Negozi di fiori, di frutta e verdura, tabaccherie, ristoranti, stanno adottando le porte corazzate con lo spioncino, come le gioiellerie di via Montenapoleone. 
A Vicenza i 1200 orafi non si sentono protetti, minacciano di fare la serrata. Lanciano Sos, non vogliono militarizzare un comparto produttivo. Quando i rappresentanti partono per il giro dei clienti, ricordano i soldati in partenza per il Vietnam.  Fra poco per muoversi sul territorio chiederanno protezione alle forze della Nato o ai  reparti della Folgore.

"Non esistono ricette miracolistiche e la via da seguire tutti insieme, é quella di innalzare i livelli di cultura della legalità" (Ministro degli Interni, Rosa Russo Jervolino, Corriere d. S.- 12.9.1999) (campa cavallo che l'erba cresce! )

Ultimissime: 27.09.99 - Summit a Roma di questori e prefetti con il presidente del consiglio D'Alema e il ministro degli Interni. Il primo ha affermato "....non siamo nel Far West", il secondo ".....Il timore é sproporzionato alla minaccia". - Ma un summit così (superprotetto e a porte chiuse)   in Italia non si era mai visto. Tenuto da un presidente del Consiglio nemmeno! (che "di fatto ha assunto l'Interim del  ministero dell' Interno" ha commentato Mantovano di AN). Ma allora è grave!

Ultimissime: 29.09.99  "E tornata a colpire   sulla "Serenissima" la banda specializzata . In autostrada vi tamponano leggermente, voi scendete e vi "soffiano" la Mercedes. La polizia stradale consiglia a chi viaggia in autostrada a bordo di auto di grossa cilindrata di stare attenti. E, in caso di incidente, se la faccia dei tamponatori é poco raccomandabile (ma attenzione sono vestiti  tutti elegantemente!) é meglio non scendere dall'auto e cercare di fuggire. Eviterete brutte e rischiose avventure". (Giornale di Vicenza, del 29 settembre, 1999, pag 27). (proviamo a pensare se invece il  tamponatore è vero, e voi fuggite, che razza di gimcana inizia allora. Voi fuggite e lui imbestialito vi insegue, voi accelerate a 150 a 200 kmh e lui pure....).

"Quando un male diviene così sparso dappertutto e così ordinario...
(che lo si chiama perfino micro) ...é cancrena e non ha rimedio"
(De Sanctis)

"Chi non applica nuovi rimedi dev'essere pronto a nuovi mali,
perchè il tempo é il più grande degli innovatori"
(Bacone)

 

1 SETTEMBRE M - POLITICA ITALIANA . Dopo la lettera inviata al Corriere della Sera in cui DI PIETRO accusava i DS di voler chiudere Tangentopoli "timorosi per il possibile effetto che potrebbero avere sulla politica le sentenze su BERLUSCONI", si apre un nuovo scontro fra centro sinistra e l'ex PM, dopo che gia' la maggioranza non aveva apprezzato le firme da Di Pietro poste sui referendum di AN contro il proporzionale e il finanziamento ai partiti.
VELTRONI "quelle di Di Pietro sono ipotesi offensive e frutto di teoremi" MASTELLA "vedrete che Di Pietro ci fara' perdere le regionali" e Tiziana PARENTI dice" Di Pietro vorrebbe essere il leader del centro-destra al posto di Berlusconi". Ma anche dal Polo arrivano dure reazioni, LA LOGGIA di FI afferma"Di Pietro ci conferma che quelli contro Berlusconi sono processi politici". Ed intanto si riparla di un possibile patteggiamento straordinario per evitare quello che ad oggi pare il piu' grande pericolo per i processi di Tangentopoli: la prescrizione.
* POLITICA ESTERA - RUSSIA.- "So tutto sui conti esteri di ELTSIN" . A parlare e' Korzhakov, un ex stretto collaboratore del premier russo "lui e sua figlia spostavano di continuo i loro conti, anche se non so di preciso i punti di arrivo". L'inchiesta era stata avviata dopo che la magistratura svizzera aveva scoperto tre carte di credito intestate ad Eltsin ed alla figlia i cui fondi sarebbero stati forniti dall'uomo d'affari kossovaro Pacolli, colui che si era aggiudicato negli anni scorsi l'appalto per i lavori di ristrutturazione del Cremlino. Ma il Cremlino e' sotto tiro anche per un' altra inchiesta che ipotizza lo "storno" dei fondi che il FMI aveva concesso alla Russia dopo il crack finanziario dell'agosto 1998. Gli interessati pero' negano con forza e parlano di complotto per indebolire Eltsin in vista delle elezioni di dicembre.
* USTICA: FINALMENTE LA VERITA'? Il giudice PRIORE deposita l'ordinanza di rinvio a giudizio per 10 generali, 4 dei quali accusati di alto tradimento. Per 19 anni avrebbero sviato ed insabbiato le indagini sulla tragedia del DC-9 Itavia, decollato da Bologna e precipitato, il 27 giugno 1980, sui cieli di Ustica. Quella sera, nella ricostruzione fatta da Priore, si sarebbe svolta una vera e propria battaglia aerea con velivoli NATO (americani e francesi) alla caccia di uno o piu' mig libici. Uno di essi si sarebbe posto sotto il DC-9 ; un missile diretto contro i libici potrebbe aver provocato uno spostamento d'aria tale da distruggere un'ala del DC-9 e bloccarne il motore destro, causandone la caduta. Ma se la dinamica dell'incidente pare certa, non e' sicuro che l'aereo andatosi a porre sotto il DC-9 fosse libico; potrebbe essere avvenuto pure l'inverso, cioe' che fosse stato un velivolo NATO a celarsi sotto l'aereo passeggeri, e che in tal caso il missile sia stato lanciato da un mig libico. Pare tuttavia assodata la presenza, quella sera, sui cieli di Ustica di almeno una dozzina di aerei e pure di una portaerei. Un codice di emergenza venne trasmesso da due aerei italiani (f-104) con a bordo NALDINI e NUTARELLI rientrati alla base di Grosseto poco prima della tragedia e che si erano ritrovati nelle vicinanze del DC-9 nella prima parte del suo viaggio. Ma Naldini e Nutarelli non potranno mai dare la loro versione dei fatti, entrambi sono deceduti nella tragedia che a Ramstein (nel 1989) vide coinvolte le Frecce Tricolori.

2 SETTEMBRE G - POLITICA ITALIANA. Malumore fra i Democratici per le iniziative di Di Pietro. Francesco RUTELLI ed Enzo BIANCO, sindaci di Roma e Catania ed esponenti del movimento non condividono che l'ex pm abbia firmato i referendum di AN, Arturo PARISI, coordinatore dei Democratici, fa da mediatore e parafrasando Deng dice "noi siamo contro il topo proporzionale, l'importante e' che il gatto lo prenda". Il gatto sarebbe appunto il referendum di AN.
* ESTERI. Gli Stati Uniti ad Eltsin "non daremo piu' soldi se il Cremlino non ci dara' adeguate garanzie".
* VATICANO. Il PAPA in vista del Giubileo annuncia "la Chiesa chiedera' perdono per gli errori del passato, per le divisioni dottrinali, per l'inquisizione o per tutte le volte che e' mancata nella difesa dei diritti umani o si e' mostrata compiacente verso qualunque forma di totalitarismo".

* USTICA. Si apre una nuova inchiesta sul "livello superiore nazionale ed internazionale delle coperture" Priore chiama in causa decisamente francesi ed americani. VELTRONI "ora gli alleati dicano la verita'" . Intanto si ipotizza pure che quella tragica sera, nel mirino degli aerei NATO potesse esserci il colonnello GHEDDAFI in persona, ritenuto a bordo di uno dei MIG. Intanto amare le parole dell'ex proprietario dell'Itavia, la compagnia del DC-9, DAVANZALI "io dissi subito che era un atto di guerra, ma venni incriminato, si disse che la colpa era delle deficienze strutturali del mio aereo". Ma i generali accusati di aver voluto depistare ribattono a tutte le accuse "nessun atto di guerra! Fu un attentato, il resto sono invenzioni. 

3 SETTEMBRE V - ITALIA -  BERTINOTTI apre al centro-sinistra "si puo' discutere in vista di un accordo per le regionali di primavera", ma le reazioni della maggioranza, specie nelle sue componenti di centro, sono fredde. Nel Polo non si esclude intanto una possibile aperture verso la Fiamma di RAUTI, ma anche qui i centristi appaiono dubbiosi.
ESTERO - Ormai si parla di Russiagate. Dopo le voci ecco i primi nomi delle persone sospettate.. In un documento compilato dal giudice svizzero Devau ed inviato a tutte le banche di Ginevra sopra un elenco di 24 nomi cosi' sta scritto "siete invitati a far sapere se le persone sotto elencate hanno avuto rapporti bancari con voi". Tra le 24 persone ci sono Borodin, l'ex vicepremier russo Sovotesk e l'alto funzionario Kruglov.
MEDIO ORIENTE - In questi giorni dovrebbe essere firmata l'intesa fra Israeliani e Palestinesi che renda operativi gli accordi di Wie Plantation. Ma tra Barak ed Arafat si riaccende la questione dei prigionieri palestinesi detenuti in Isreale. Arafat vuole che avvenga il rilascio dei detenuti politici e non solo di semplici ladruncoli, cosi' li ha definiti il leader dell'OLP, come avvenuto quando premier israeliano era Netaniauh, che si oppose al rilascio di quelli che defini' "detenuti sporchi di sangue israeliano".

4 SETTEMBRE S -   ITALIA   - ESERCITO PROFESSIONALE - Approvata la legge che lo istituisce; per i nati dopo il 1986 niente piu' servizio militare obbligatorio. Dal 2004 l'esercito sara' solo su base volontaria. Scognamiglio, ministro della difesa, la definisce una riforma "storica", anche se non tutto il governo, come ad esempio il ministro Amato e' concorde. GASPARRI di AN, dice "l'esercito professionale e' una vecchia battaglia della destra". Il mondo del volontariato appare perplesso, teme la fine del servizio civile.
* POLITICA IT. - AN ha raggiunto le 500mila firme necessarie per i referendum, tour de force finale per i Radicali di Pannella e della Bonino per i loro 20 quesiti.
* MEDIO ORIENTE - Fatto l'accordo fra Israele e Palestina. Dopo una lunga e convulsa trattativa notturna si e' giunti allo sblocco degli accordi di Wie Plantation. Israele ha accettato di ritirarsi da un ulteriore 11% dei Territori occupati nel 1967 dopo la guerra dei 6 giorni. Verranno poi liberati 356 prigionieri palestinesi, anche se nessuno che abbia ucciso soldati israeliani. Restano aperte ancora varie questioni, prima fra tutta quella su Gerusalemme est, ma e' comunque questa intesa e' un importante passo avanti.
* RUSSIAGATE - Spunta un conto segreto del tesoriere di Eltsin, in Svizzera, cosa che gli interessati in passato avevano sempre negato di aver fatto. Intanto il procuratore russo Skuratov , che sta collaborando con la magistratura svizzera nelle inchieste, conferma "le indagini coinvolgono pure Eltsin e sua figlia". Ma a Mosca pare essere tornati ai tempi del KGB, lo stesso Skuratov, e' sotto accusa dopo che un filmino girato di nascosto ritrae un uomo, che pare proprio Skuratov, in atteggiamenti inequivocabili con due prostitute. Ma il procuratore si difende "sono solo calunnie, mi vogliono infangare per fermare le indagini".

5 SETTEMBRE D - BERLUSCONI - , al convegno degli industriali a CERNOBBIO, lancia il modello spagnolo "AZNAR fa la politica che vorremmo fare noi ed in 2 anni ha ridotto la disoccupazione della Spagna" Ma i DS replicano "e' assurdo pensare di importare il modello spagnolo in un paese come l'Italia visto il nostro debito pubblico frutto di 40 anni di finanza allegra". Gli ricordano che in Spagna vietano gli spot politici, e lui dribbla "mica dobbiamo copiare tutto"
* SCALFARO fa il suo ritorno sulla scena politica al convegno del PPI e , nemmeno troppo velatamente, chiama in causa proprio Berlusconi "mi preoccupa il dominio dei poteri forti in politica, che se infischiano di governo e parlamento e da soli se la cantano grazie al dominio sui mezzi di comunicazione, oltretutto sono inaccettabili certe spese per le campagne elettorali".
LA LOGGIA di FI replica "ha gettato la maschera, mostra di essere stato un presidente di parte". Ed intanto BOSSI annuncia che la secessione e' un progetto abbandonato "ci orienteremo verso al devolution alla scozzese" dice.

7 SETTEMBRE M - POLITICA ITALIANA - Continua la "diaspora" nella Lega. Dopo COMENCINI, ormai da tempo uscito dal partito di BOSSI, COMINO e GNUTTI un altro esponente di rilievo, Alessandra CALVO , sindaco di Alessandria, annuncia di voler lasciare la Lega per aderire al movimento "futuro nord" di Comino. Lapidario MARONI "sono transfughi di destra; non ci toglieranno alcun voto". - - Momento difficile anche per un altro partito; AN, dopo la delusione del voto europeo, al fine di non accentuare le divisione interne (Adriana POLI BORTONE e Alessandra MUSSOLINI ad esempio sono fortemente critiche verso i referendum) decide di rinviare il proprio congresso a dopo le elezioni regionali di primavera. - - Dopo l'apparizione, con relative polemiche, di SCALFARO al convegno del PPI, MASTELLA arriva a proporre la creazione di una grande federazione di centro con Scalfaro presidente onorario.

*** "PAPA PACELLI aiuto' Hitler a prendere il potere", lo sostiene John CORNWELL nel suo ultimo lavoro "ho analizzato con attenzione fonti d'archivio; duole dirlo, ma Papa PACELLI gioco' un ruolo determinante nell'ascesa al potere di Hitler". Il Vaticano reagisce duramente "tutto falso, Cornwell non ha consultato alcun archivio, Papa Pacelli fece moltissimo per salvare gli ebrei dallo sterminio".

8 SETTEMBRE G -   POLITICA ITALIANA  - I Radicali annunciano esultanti "abbiamo raggiunto le firme necessarie per i nostri 20 referendum". E a FOLENA, DS,che dice "mi piacerebbe sapere dove hanno preso i soldi per organizzare la raccolta delle firme", rispondono "ci siamo tassati tutti, abbiamo perfino venduto Radio Radicale", e nell'occasione Marco PANNELLA ed Emma BONINO attaccano pure Berlusconi "il suo appoggio alla nostra battaglia liberale e' stato nullo, ci ha lasciati soli".

*** RUSSIA. - Riappare lo spettro della guerra cecena. Guerriglieri islamici all'attacco in Cecenia e Daghestan, gia' numerosi i villaggi conquistati. Il loro leader, Basaev e' chiaro "creeremo un societa' islamica". Mosca minaccia l'invasione della repubblica, ma torna alla mente il massacro subito dai soldati russi nel 1994 nello stesso territorio.

9 SETTEMBRE V - POLITICA ITALIANA - MINA sul REFERENDUM. SORO , capogruppo PPI, "quelli di PANNELLA sono quesiti di centrodestra, se passano il vaglio della corte costituzionale potremmo fare a meno di fare le elezioni e consegnare le chiavi di Palazzo Chigi a Berlusconi". PANNELLA "andranno ad elezioni anticipate per bloccare i referendum; in passato e' gia' successo 3 volte".  - - *** Si rompe l'alleanza AN-SEGNI? Per LA RUSSA, AN, quella con Segni ed il suo elefantino e' stata un'unione "che i nostri elettori non hanno capito, mi dispiace, ma per il bene di entrambi e' meglio dividerci".

10 SETTEMBRE S - POLITICA ITALIANA -  PATTO DEI 500 GIORNI. 5 ore di riunione a Palazzo Chigi tra D'ALEMA e i capigruppo della maggioranza, in un vertice voluto per "rilanciare il centrosinistra da oggi alle future elezioni politiche, che , D'Alema tiene a precisare, si terranno alla normale scadenza della legislatura, nel 2001 per ritrovare la coesione interna.
*** "Accordo generale sulla finanziaria (niente interventi sulle pensioni di anzianita', ma tagli ai privilegi") e su riforme quali l'elezione diretta del presidente della regione ed il federalismo.

Resta spinosa la questione della par condicio e degli spot elettorali; i Democratici chiedono che non venga fatta una legge che proibisce qualunque spot, ma D'Alema e' perplesso "l'idea degli spot contrasta con i miei principi e con quelli di tutti i paesi europei". Ma forti sono pure i timori per i referendum radicali, MUSSI, capogruppo DS alla camera, lo dice chiaramente "se passano andremo tutti i casa, stiamo pensando ad interventi legislativi per attenuare l'effetto specie dei referendum economici", proprio quelli che Gavino ANGIUS, capogruppo DS al senato ha definito gia' in estate "una grave minaccia ai diritti dei lavoratori".
*** "Non tradisco il centrosinistra", DI PIETRO, sotto accusa per la firma posta ai referendum di AN, in una lettera all' Espresso ribadisce"io sono stato eletto coi voti del centrosinistra, e non ne tradiro' la fiducia". *** Ed intanto in un'intervista al Corriere della Sera, Marcello DELL'UTRI , FI, afferma "il tempo dei giustizialisti alla Di Pietro e' finito; non voglio creare problemi al partito popolare europeo , ma non rinuncio a candidarmi a vicepresidente della commissione giustizia a Bruxelles", nomina bloccata tempo fa e considerata discutibile , anche da esponenti conservatori, per i problemi giudiziari di Dell'Utri, che pero' tiene a precisare "fino a prova contraria ho la fedina penale immacolata".

*** ESTERI Scoppiano due ordigni in un palazzo di Mosca: 60 morti. L'attentato rivendicato dai ribelli islamici. Schlesinger, ex direttore della CIA ed ex ministro, al Corriere della Sera "non mi stupirei se Eltsin a questo punto decidesse per una svolta politica autoritaria, pressato dal Russiagate e dal pericolo terrorismo".

11 SETTEMBRE D - POLITICA ITALIANA - Per i DS "e' finalmente giunto il momento di tagliare le pensioni d'oro, a cominciare dalla classe dirigente". DINI al Corriere avverte "dobbiamo riprendere la bandiera liberaldemocratica lasciata al POLO, che abbiamo perso con l'uscita di Prodi. Spero percio' che in un futuro non si insista piu' con proposte quali le 35 ore lavorative".
*** SEGNI si rivolge ad AN "non abbandonate cosi' in fretta l'idea dell' Elefante , dell'alleanza con noi, col tempo si dimostrera' vincente", ma FINI non lascia spazio a dubbi "quell'alleanza e' stato un errore, gli elettori non l'hanno accettata, alle prossime elezioni regionali in primavera andremo da soli".
*** Sulla parcondicio le forze politiche provano con difficolta' a cercare un punto d'incontro, i DS propongono "si agli spot, ma solo sulle tv locali per esporre agli elettori il programma del candidato del collegio", mentre Forza Italia propone "pari opportunità per entrambi i poli a livello nazionale", cosa non condivisa dai DS, "BERLUSCONI puo' fare spot gratis, noi per farli dovremmo pagare lui".
*** PROBLEMA CRIMINALITA' Paolo CORSINI, sindaco di Brescia, del centrosinistra, in una lettera al Corriere della Sera afferma "lo stato ci ridia la sicurezza perduta , non si puo' piu' essere in balia delle bande, e questi sono temi che non hanno colore politico". E proprio oggi il governo ha dato via libera all'assunzione di 6000 nuove persone nelle forze dell'ordine.

2 SETTEMBRE L - LOTTA ALLA DISOCCUPAZIONE - TORNA IL MILIONE DI POSTI DI LAVORO? D'Alema "in materia di occupazione il bilancio del governo e' positivo, abbiamo creato 500mila posti in piu' e crediamo di raggiungere il milione per fine legislatura. Berlusconi "altro che 500mila posti, sono tutti lavori precari", ma D'Alema precisa "e' bene rendersi conto che l'era del posto fisso e' finita, in futuro in misura sempre maggiore si passera' da un'occupazione all'altra, si provi a togliere dalle statistiche sull'occupazione degli USA il numero dei lavoratori precari, avremo cifre di disoccupazione pari a quelle di Reggio Calabria".
QUESTIONE MICROCRIMINALITA'. Veltroni da Brescia annuncia una svolta nella linea dei DS "mano dura coi criminali, vadano in carcere dopo la prima condanna". Proprio il sindaco di Brescia, Corsini, aveva invocato maggiore protezione da parte dello stato contro le "bande criminali". Ed intanto a Bologna la casa editrice "Il Mulino" pubblica un libro che raccoglie tutte le lettere, oltre diecimila, che negli anni i cittadini bolognesi avevano inviato al Comune chiedendo maggior tutela contro la crescente criminalita'. Gran parte dei motivi della sconfitta della sinistra a Bologna, come riconosce l'ex-sindaco Vitali, sono in quelle pagine. 

13 SETTEMBRE M -  QUESTIONE SICUREZZA - Interviene pure Violante, presidente della Camera, "e' davvero ora di colpire i criminali comuni come i mafiosi". Ma Fini, leader di AN, in un'intervista a Repubblica attacca "trovo patetico che Veltroni e la sinistra mostrino adesso la faccia dura e parlino in certi termini di sicurezza, la sinistra cerca di copiare la destra, ma si dimostra neofita in materia"  - POLITICA - Bossi prova a rilanciare la guerra contro Roma "raccoglieremo firme per la devolution alla scozzese, ma sia chiaro: mai alcun accordo col regime, anzi saranno firme contro Roma ladrona".

14 SETTEMBRE M - QUESTIONE SICUREZZA - Carlo Leoni (responsabile giustizia DS) replica a Fini "dice bugie, la destra e' priva di una vera politica anticriminalita', fa demagogia, ma e' di fatto interessata solo ad avere l'impunita' per i potenti". Il Polo risponde "sono dichiarazioni isteriche", ma da sinistra si ribatte "nessun isterismo, foste voi nel 1994 a votare il decreto salvaladri che rimise in liberta' imputati eccellenti e numerosi responsabili di episodi di microcriminalita'".
Ma lo scontro fra maggioranza ed opposizione continua pure sulla spinosa questione della Par-Condicio, mentre il Polo continua a definire illiberale il divieto totale di spot, Giulietti (DS) si appella alla maggioranza "troviamo l'unita' su questo tema, cio' sarebbe un segnale forte verso Berlusconi che prima definisce superflua l'incidenza degli spot, e poi li pone come pregiudiziale prima di qualsiasi colloquio sulle riforme".

15 SETTEMBRE G - POLITICA ITALIANA - PAR CONDICIO. Berlusconi "pronti al referendum se passa la legge", "la sinistra, dice il leader del Polo, ha preparato una legge liberticida, ma vedrete che gli italiani reagiranno , ed infatti noi siamo pronti a fare un referendum contro di essa. Mussi (DS) "tutte mistificazioni, vogliamo soltanto adeguare l'Italia agli standard europei, dato che solo da noi assistiamo ad un diluvio di spot fatti da una sola parte"
ECONOMIA - La grande finanza alla guerra delle assicurazioni. Lanciata una maxiofferta  pubblica da parte delle Generali sull'Ina, il cui presidente Siglienti, dice "e' un'offerta ostile, dovremo valutare eventuali future contromosse" Sullo sfondo resta lo scontro Cuccia-Agnelli

16 SETTEMBRE V- PARLAMENTO EUROPEO - FIDUCIA A PRODI. Anche il Polo a Bruxelles ha votato la fiducia alla commissione europea presieduta da Prodi che , con un voto a larga maggioranza pure dei conservatori, governera' fino al 2005.
Tra le forze italiane il no di Rifondazione e della Lega, con l'eccezione di Formentini. Cio' rischia di creare un nuovo strappo nel partito di Bossi. Speroni attacca "quello di Formentini e' un atto grave, che va sanzionato", ma l'ex sindaco di Milano dice "io non vorrei lasciare la Lega, ma bisogna uscire dalla logica dello scontro frontale, evitare l'isolamento, rischiamo di consegnare il paese a Berlusconi". Ed intanto Dell'Utri (FI), dopo le polemiche, rinuncia alla presidenza della commissione europea sulla giustizia.
PROBLEMA SICUREZZA.- Un sondaggio fra i commercianti del nord rivela che il 18% e' disposto ad acquistare un'arma, mentre il 6% gia' la possiede. Diliberto, ministro della giustizia, dice "e' ora di frenare le scarcerazioni facili e di accelerare i processi per direttissima, altrimenti si lascia spazio alla demagogia della destra" 
POLITICA ITALIANA- SARDEGNA O ......LOMBARDIA? Salta la nomina di PILI (appoggiata dal Polo, ma sfiduciata dall'editore Grauso) alla presidenza della Sardegna. Pili e' accusato di aver copiato intere parti del suo programma da quello che Formigoni presento' 4 anni fa per la Lombardia. Lui replica "si sono estrapolati concetti da un contesto piu' ampio, da Formigoni ho preso si e no 4 pagine". Ma a destare piu' clamore e' il passo in cui si parla di Sardegna regione con 11 provincie (quante ne ha la Lombardia), quando l'isola ne ha solo 4.

17 SETTEMBRE S    - EMERGENZA CRIMINALITA' - D'AMBROSIO, procuratore di Milano, "non mi sorprende che stia salendo il numero delle persone disposte ad armarsi, se lo Stato non garantisce protezione, la gente finira' col difendersi da sola". Ed intanto in provincia di Brescia un imprenditore spara ed uccide un ladro che tentava di entrare in casa. L'uomo dice "volevo solo spaventarlo", e nella zona nessuno lo condanna "tutti noi avremmo fatto lo stesso".
POLITICA ITALIANA - Berlusconi "non deve stupire che a Bruxelles il Polo abbai votato per Prodi, il suo programma e' come il nostro", ma dai DS si risponde "Berlusconi vorrebbe appropriarsi di Prodi ed avvicinarlo sempre piu' al Partito Popolare Europeo, ma si sbaglia, Prodi restera' nel centrosinistra" - FORMENTINI "non penso che Bossi mi cacci per aver votato la fiducia a Prodi, ma deve sapere che faro' di tutto per uscire dall'angolo in cui ci siamo rinchiusi, faro' di tutto perche' Berlusconi non prenda il potere"

18 SETTEMBRE D - QUESTIONE SICUREZZA. - Parla Vigna "agire presto, temo il dilagare della giustizia fai da te", dopo D'Ambrosio quindi, anche il superprocuratore antimafia lancia l'allarme. Per Violante "bisogna dare piu' poteri alla polizia, va garantita prima la sicurezza e poi la giustizia". Ma tra i Poli la polemica continua, Fini ribadisce ancora "solo noi siamo in grado di affrontare l'emergenza criminalita', e' da tempo che ne parliamo, il governo arriva tardi";  e da sinistra "il Polo vorrebbe essere giustizialista coi poveracci e garantista con l'imputato eccellente" - PAR CONDICO. - Proposta del Polo: spot a pagamento con parita' di condizioni sulle tv private, spazi gratuiti sulle pubbliche in proporzione alla consistenza di ogni partito. Mussi "aperture positive, ma il nodo resta il solito: o vietiamo tutti gli spot, o li lasciamo tutti gratuiti".

19 SETTEMBRE L   - EMERGENZA CRIMINALITA' - Il Polo contro le misure anticriminalita' del governo "vogliono creare un vero stato di polizia , avremo PM- sceriffi arbitri unici della politica criminale"  Folena (DS) risponde "incredibile, prima ci danno di lassisti, ora quasi di volere un colpo di stato, la verita' e' che il Polo continua a non avere un progetto e fa solo propaganda" Ed intanto Di Pietro intervistato dal TEMPO dice "so che dentro AN c'e' disagio verso Berlusconi, la cui posizione sulla giustizia e' impresentabile, alla base della criminalita' c'e' anche quel centrodestra che per anni ha demonizzato i PM e le forze dell'ordine, mescolando a causa di Berlusconi interessi personali con vicende collettive.
POLITICA ITALIANA - Veltroni si dice favorevole al referendum di AN per l'abolizione della quota proporzionale e scatena la bagarre nel centrosinistra: i Verdi si dicono "in totale disaccordo", i socialisti ribattono "ma che fa vuole accordarsi a Fini?" e Mastella "la legge deve essere fatta in parlamento".

20 SETTEMBRE M - Il EMERGENZA CRIMINALITA' - Il governo presenta il "pacchetto anticriminalita'": piu' rigore nella concessione di benefici ai detenuti, obbligo per il pubblico ministero di procedere per direttissima in caso di flagranza e pene piu' severe per furti e scippi, ma su altre questioni quali l'uso del braccialetto elettronico per detenuti agli arresti domiciliari e le norme sulle scarcerazioni restano divisioni nella maggioranza. -Intanto D'Ambrosio rivolto al Polo dice "l'opposizione si e' mossa in ritardo, se avevano delle proposte dovevano farle prima, altrimenti che opposizione e'? Lo dissi pure ad un congresso di Forza Italia e venni applaudito". Gasparri (AN) risponde "e' dal 1997 che le proposte le presentiamo , la colpa dei ritardi e' solo del parlamento, e da FI si precisa "D'Ambrosio faccia il suo mestiere, non faccia il politico". 
- POLITICA - TORNA A PARLARE PANNELLA. "temo un golpe sui referendum e sulla nostra rivoluzione liberale da parte del partito della conservazione ovvero D'Alema, Cofferati, Berlusconi e Fossa." E proprio su questo tema, i referendum, torna il malumore dentro AN; la cosiddetta ala sociale del partito, nella persona di Adriana Poli Bortone, critica duramente Fini per la sua strategia referendaria e per il sostegno ai radicali "AN si sta omologando, non sappiamo piu' cosa siamo, come si fa a sostenere i quesiti dei radicali? Pannella per certi versi e' peggio di Bertinotti!" - 

PERUGIA. Processo ANDREOTTI  alla stretta finale. I giudici entrano in camera di consiglio, dovranno decidere se,come sostiene l'accusa Andreotti fu davvero il mandante dell'omicido del giornalista Mino Pecorelli.

21 SETTEMBRE M - - QUESTIONE SICUREZZA - 'Alema annuncia che nella prossima finanziaria oltre 900 miliardi saranno stanziati per assumere piu' di 1000 nuovi magistrati ed aumentare gli organici di polizia. Ma dal Polo, Berlusconi attacca "la sinistra confonde garantismo col perdonismo , nei primi di ottobre il Polo delle liberta' lanciera' il Security day in cui illustreremo quelle che sono le nostre proposte contro il crimine, la sinistra vuole solo leggi speciali e PM onnipotenti." Mattarella , vicepresidente del consiglio, in un'intervista al Corriere risponde "servono provvedimenti reali, e li stiamo prendendo, e non slogan".

22
SETTEMBRE G -  CASINI (CCD), "si deve poter sparare agli scafisti in certi casi, con quelle persone che scaricano sulle nostre coste centinaia di immigrati possiamo dirci in guerra, e oggi bisogna sparare se necessario" e Fini aggiunge "e' giusto, le forze dell'ordine devono essere messe in condizione di potersi difendere". A rispondere e' direttamente D'Alema "sconcertante, pensare che fino ad ieri ci accusavano di volere uno stato di polizia", e da sinistra si aggiunge "dietro queste dichiarazioni c'e' il fatto che il Polo si sta vedendo sfilare quella che credeva essere una sua bandiera, ovvero la sicurezza e reagisce in modo demagogico".

23 SETTEMBRE V - ECONOMIA ITALIA -Il governo alcuni provvedimenti della nuova finanziaria. Sara' di 15 mila miliardi e prevede , tra le misure principali, sconti tributari per le famiglie a basso reddito e la riduzione dell'aliquota irpef dal 27% AL 26%. D'Alema "e' la piu leggera di sempre", tra i sindacati solo la Cisl esprime dubbi. Per il Polo "non c'e' niente di nuovo, non ve nella direzione dello sviluppo". - POLITICA - Berlusconi contro il referendum di Fini."meglio la legge fatta in parlamento del quesito contro il proporzionale, che di sicuro la Consulta bocciera'" - 
PRIMO SI ALLA CAMERA ALLA RIFORMA DELLA SCUOLA  - Addio ad elementari e medie. Ci sara' un primo ciclo di 7 anni ed un ciclo secondario di 5 diviso in indirizzi specifici.

24 SETTEMBRE S - POLITICA -AN difende il suo referendum "Berlusconi si sbaglia, la Consulta non lo bocciera'". Ma sulla questione torna il freddo nei rapporti fra AN e FI, Maceratini, uno degli esponenti di AN considerato piu' vicino a Berlusconi dice "stiamo marciando divisi, speriamo almeno di colpire uniti", e Segni, che sostiene il referendum di Fini pur non essendo piu' alleato di AN "Berlusconi vuole creare una campagna di intimidazione contro il quesito, ma non sara' cosi', questo paese e' piu' serio di quanto Berlusconi non creda". 
Intanto Di Pietro si rivolge direttamente a Fini e dice "Berlusconi ti sta usando, stai diventando il suo portavoti, AN rischia di scomparire", ma l'ex pm  attacca poi direttamente il leader del Polo sull' annosa questione della giustizia "ricordo che Berlusconi aveva detto diverso tempo fa di aver appreso da 2 testimoni [2 CARABINIERI] prove agghiaccianti di mie manovre contro di lui, quei 2 testimoni ieri hanno patteggiato un anno e 8 mesi per calunnia; allora sa dirmi Berlusconi quali erano i particolari agghiaccianti?" Da FI risponde La Loggia (capogruppo al Senato) "Di Pietro e' accecato dalla sua arroganza politica, da lui non accettiamo lezioni".
PAR CONDICIO Il dialogo resta difficile fra i Poli: il governo afferma di non avere intenzione di modificare la legge che proibisce tutti gli spot, i rappresentanti del Polo lasciano per protesta la commissione Affari Costituzionali in cui appunto si discuteva di par condicio. - ECONOMIA- Ritorna l'inflazione. Aumento del 1,9% a causa del prezzo della benzina e delle  bollette.

25 SETTEMBRE D -  ASSOLTO ANDREOTTI  - Dopo 102 ore di camera di consiglio la Corte d'Assise di Perugia emette il verdetto: tutti assolti gli imputati per il delitto Pecorelli. Tra essi, oltre ad  Andreotti, figuravano l'ex magistrato Vitalone, i boss Gaetano Badalamenti e Pippo Calo' oltre ai due presunti esecutori materiali del delitto. L'accusa, basandosi su dichiarazioni di pentiti fra i quali Tommaso Buscetta, sosteneva che  l'omicidio fosse stato voluto da Andreotti e Vitalone, perche' il giornalista Mino Pecorelli era a conoscenza di segreti sul caso Moro e sullo scandalo Italcasse. Badalamenti e Calo' avrebbero poi organizzato le modalita' dell'assassinio incaricandone Michelangelo La Barbera (giudicato un affiliato di Cosa Nostra) e l' ex terrorista nero Massimo Carminati. Tutti assolti per non aver commesso il fatto. Andreotti "non avevo perso fiducia nella giustizia, si chiude una pagina dolorosa, non cerco rivincite, sapevo di avere ragione, ma occorreva qualcuno che me la dasse". Inevitabile la ridda di dichiarazioni politiche.
Dal Polo parte un duro attacco al sistema dei pentiti; Berlusconi "si conclude, almeno spero, l'era dei teoremi folli, questo processo e' stato un danno incalcolabile  oltre che per Andreotti per il paese stesso". E da FI si aggiunge "bisogna rivedere la legge sui pentiti , chi ripaghera' Andreotti delle umiliazioni subite?" Esultano intanto tutti gli ex-DC dei due schieramenti "la storia va riscritta," dicono all'unisono "la DC non era una banda di mascalzoni". Grande soddisfazione anche dal Vaticano. A sinistra Veltroni dice "rispetto la sentenza , ma non accettero' il linciaggio dei magistrati, e comunque lo vedete che si puo' avere fiducia nella magistratura?", Di Pietro "merita rispetto Andreotti per come ha affrontato gli anni del processo, ma la sentenza smentisce anche tutti quelli che parlano di tribunali "politicizzati". Bertinotti, segretario di Rifondazione, "resta sempre aperto il giudizio politico sulla DC e sui suoi rapporti con lo stato e tutte le strutture occulte". E Bossi, segretario della Lega, afferma "vince la ragione di stato, la questione nazionale romana, non certo la lotta alla mafia". Ed adesso inevitabilmente l'attenzione si concentra sull'altro processo che vede Andreotti imputato, a Palermo, con l'accusa di aver avuto rapporti con i boss mafiosi. 

26 SETTEMBRE L -  BUFERA SUI PENTITI - Del Turco, presidente commissione Antimafia, "dei pentiti si e' fatto un uso sbagliato, la legge va rivista al piu' presto", dichiarazioni che trovano il pieno consenso di Forza Italia. E duro sulla questione e' pure l'Osservatore Romano, quotidiano della Santa Sede "la sentenza su Andreotti ha travolto la partitocrazia e tutto il sistema dei pentiti". Fini intanto frena gli entusiasmi di FI "la legge sui pentiti va di sicuro rivista, tuttavia questa sentenza assolve Andreotti e non l'andreottismo" E Leopoldo Elia (PPI) attacca direttamente Forza Italia "oggi FI esulta, ma ci sono imputati che dovrebbero prendere esempio da Andreotti che ha affrontato il processo senza polemiche o sparate antimagistratura e non si e' sottratto al giudizio dei giudici, vero esempio di stile civico che qualcuno altro dovrebbe imparare" Il riferimento e' chiaramente a Berlusconi e soprattutto Previti, che ha saltato diverse udienze di processi nei suoi confronti adducendo come giustificazione gli impegni di parlamentare.
POLITICA  - Altro importante addio nella Lega , se ne va Formentini. L'ex sindaco di Milano, da tempo critico col partito, decide di lasciarlo "la Lega si e' chiusa in un angolo"dice Formentini," ed adesso e' indecente che ci siano tentazioni di alleanza col Polo, la destra e' impresentabile, avremmo dovuto guardare al centrosinistra".
Bossi
"e' un gesto squalificante ed un vero suicidio politico quello di Formentini , tra l'altro prima si e' fatto eleggere eurodeputato e poi ci lascia" Tra i due Poli intanto dialogo sempre piu' lontano sulla questione delle riforma costituzionali , Veltroni "Berlusconi e' un irresponsabile, basta pastrocchi consociativi col Polo, ritroviamo l'unita' e rilanciamo un nuovo Ulivo"; e Fini "nessun dialogo col governo, la nostra sara' un'opposizione durissima". 

27 SETTEMBRE M -  27 SETTEMBRE Di Pietro "sì ad un'inchiesta su Tangentopoli" lo dice in una lettera al Corriere della Sera in cui aggiunge "la sentenza Andreotti sta rinfocolando la polemica contro i giudici, io so che le procure di Milano e Palermo non hanno niente da temere ed allora adesso l'unico modo per imbrigliare i potenti e' metterli di fronte alle loro responsabilita'; facciamo quindi l'inchiesta parlamentare, vedrete che la magistratura non ha nulla da nascondere". Sui pentiti intanto interviene Vigna, superprocuratore Antimafia "i collaboratori di giustizia, come io li chiamo e non pentiti, restano indispensabili se vogliamo indagini ben fatte, serve solo piu' rigore, impedire i contatti tra loro ed evitare dichiarazioni a rate, quello che sanno lo devono dire tutto e subito". Ed a Repubblica uno dei giudici popolari del processo Andreotti, restando chiaramente anonimo, dice "la nostra decisione di assolverlo e' stata unanime, valutando i racconti dei pentiti, abbiamo visto che non c'erano prove e nessuno di noi ha avuto dubbi". 

28 SETTEMBRE M -  DOPO LA PROPOSTA FATTA DA DI PIETRO PER UNA COMMISSIONE D'INCHIESTA SU TANGENTOPOLI.
I DS " siamo contrari, e' una cosa morta e sepolta", ma all'interno della maggioranza i socialisti di Boselli attaccano "se rifiutano l'inchiesta danno l'impressione di avere qualcosa da nascondere", ed intanto anche il PPI si dimostra favorevole. Cautela nei commenti del Polo dove si mette in evidenza come la proposta di una commissione d'inchiesta l'avesse gia' in passato fatta il centrodestra, FI "noi eravamo compatti nel crearla, ma la maggioranza era divisa", ed il CCD "dubitiamo che Di Pietro mantenga questa linea".
Intanto e' oggi Fini a pubblicare una lettera sul Corriere in cui invita a riaprire il capitolo sulla cosiddetta Gladio Rossa, ovvero quella presunta struttura di vigilanza del PCI che avrebbe addestrato per anni militanti comunisti sotto la supervisione di Mosca", inchiesta archiviata nel 1994. 
SUPERVERTICE ANTICRIMINALITA'. 500 tra prefetti , questori e capi di polizia e carabinieri riuniti da D'Alema a Roma per discutere le proposte del governo e decidere su quali ulteriori provvedimenti prendere contro la criminalita'. D'Alema "l'Italia non e' il far-west , ma si deve fare di piu' , presidiare il territorio, garantire la certezza della pena e lottare contro il degrado delle citta'" e aggiunge "in futuro avremo meno agenti nelle caserme e di piu' sulle strade per meglio tutelare i cittadini". 
ESTERI -  TIMOR EST. Eccidio di religiosi. Prosegue con difficolta' il tentativo di riportare la pace sull'isola. I miliziani filoindonesiani massacrano 9 religiosi, fra cui una suora italiana. 

29 SETTEMBRE G - COMMISSIONE D'INCHIESTA SU TANGENTOPOLI. - APERTURA DEI DS. Veltroni"va bene l'indagine, ma la si affidi ad un comitato di saggi super partes nominati dai presidenti di Camera e Senato".- Berlusconi fa sapere si astiene di far parte della commissione
"...Agli insulti e alle provocazioni di tanti si risponde con la paziente ricerca di un dialogo democratico. Berlusconi non farà parte della Commissione Tangentopoli? Un'affermazione saggia".
D'Alema, Corriere d.Sera. 8. 1998 (ma se B. è saggio......farà il pieno di voti ! Perchè mai gli elettori dovrebbero votare D'Alema o altri?

E' una proposta che ricompatta la maggioranza e trova una cauta disponibilita' anche nel Polo. E Borrelli, procuratore generale di Milano, dice "indaghino pure, noi non abbiamo niente da temere"
-- PAR CONDICIO - Nuova proposta del governo "no alla totale proibizione di spot, ma devono essere vietati nell'imminenza delle elezioni", il Polo risponde "ancora non ci siamo, rendiamoli almeno permessi sulle tv locali prima delle elezioni". - IMBARAZZANTE ERRORE. Lo Stato si dimentica della strage del 1973. Alla ripresa del processo per la bomba che nel 1973 scoppio' alla questura milanese provocando 4 morti lo Stato non si presenta parte civile contro il responsabile dell'atto (Gianfranco Bertoli). Infuriata la Jervolino, ministro dell'Interno "cio' e' gravissimo ed e' avvenuto all'insaputa del ministro". 4 funzionari del Viminale rischiano adesso il posto per aver commesso l'errore. 

30 SETTEMBRE V -  - POLITICA E GIUSTIZIA - "Si indaghi su Berlusconi per le stragi di mafia del 1992", a parlare e' il PM Anna Palma durante la requisitoria , a Caltanissetta, del processo sull'omicidio Borsellino, "in quel periodo i boss avevano rapporti sufficientemente provati con Berlusconi e Dell'Utri, dato questo che va ulteriormente approfondito, ovvero va capito se la strage fu compiuta dalla mafia ad insaputa dei suoi interlocutori o fu suggerita". Molto dura la reazione di Berlusconi "pazzie solo pazzie" e Pisanu, capogruppo FI alla camera "fanno di tutto per distruggere Berlusconi" e Tiziana Maiolo aggiunge "intervenga il CSM, quel tribunale rischia di diventare un manicomio".  -- POLITICA - CONGRESSO DEL PPI. Nel suo discorso introduttivo Marini attacca i DS per quelle che chiama "voglie egemoniche all'interno della coalizione". Intanto pare Castagnetti il piu' probabile successore alla guida del partito al posto dello stesso Marini.

IN BREVE DALL'ITALIA

3 - Il Consiglio dei ministri approva il disegno di legge per la graduale abolizione del servizio militare di leva.
3 - Con la trasformazione in societa' per azioni dell'EAMO cade l'ultimo residuo delle partecipazioni statali.
14 - Opas delle Generali-Mediobanca sull'Ina. il Consiglio d'amministrazione dell'Ina definisce 'ostile' l'offerta.
17 - D'Alema firma il decreto sulla vendita dell'Enel. La golden share sara' mantenuta almeno per cinque anni.
24 - Processo Pecorelli: la corte d'Assise di Perugia assolve il sen. Giulio Andreotti e Claudio Vitalone.
29 - La Camera approva la legge che istituisce il servizio militare volontario femminile.
29 - Il Consiglio dei ministri approva la finanziaria, che  prevede una riduzione della spesa per 15.000 miliardi.

ALTRI TITOLI DI GIORNALI
1   Cofferati apre sulla riforma delle pensioni: metodo contributivo per tutti ed accesso dei dipendenti al «trattamento di fine rapporto».
2   Forti critiche di Confindustria all’esproprio del trattamento di fine rapporto. Contrari all’apertura di Cofferati anche D’Antoni e, un po’ meno, Larizza. Parisi dice che D’Alema potrà continuare a fare il presidente del Consiglio.
3   Il governo vara la trasformazione da esercito di leva a esercito di professionisti. Opposizione dei comunisti italiani. Parisi non va da Mastella a Telese.
4   Scalfaro torna alla politica, attacca Berlusconi e sponsorizza Franceschini. Fossa disponibile a trattare sulle liquidazioni future. D’Antoni chiede un referendum fra gli iscritti contro l’applicazione a tutti i lavoratori del metodo contributivo.
5   Agnelli afferma che, senza stabilità dei governi, l’Italia perde competitività. D’Alema offre a Berlusconi di fare le riforme. Fini dice che le riforme le farà il referendum.
8   Cossiga propone un «grandissimo centro» che vada da Prodi ad Amato. I democratici rispondono che preferiscono lavorare per un centro-sinistra e non per la gamba del centro.
9   Successo del vertice di maggioranza: promesse di riforme ed elezioni nel 2001.
10   Fini divorzia da Segni: liste separate alle regionali. Il presidente della Repubblica a Napoli: lavoro e riforma elettorale.
13   Ciampi incontra Berlusconi per sbloccare le riforme. .
15   Il neoeletto presidente della giunta sarda Mauro Pili (FI) è subito sfiduciato perché ha copiato la dichiarazione programmatica da quella di Formigoni, presidente della Lombardia.
16   Discorso di commiato di Prodi a Montecitorio: «lascio il Parlamento, non l’Italia».
17   La politica si accorge dell’allarme quotidiano per la criminalità. Violante: «la sicurezza viene prima della giustizia». Il giudice per le indagini preliminari di Milano rigetta l’ennesima richiesta di rinvio per assenza giustificata presentata da Previti.
21   Seminario dei ministri per affinare il programma degli ultimi 500 giorni: occupazione e lotta alla criminalità in primo piano.
22   Il segretario della Cisl D’Antoni critica duramente la legge Finanziaria del governo.
24   La giuria di Perugia assolve Andreotti e Vitalone «per non avere commesso il fatto», ossia per non avere ordinato l’assassinio del giornalista Pecorelli.
25   In chiusura della festa dell’Unità, Veltroni rilancia l’Ulivo.
27   Incontro, senza precedenti, fra il presidente del Consiglio D’Alema, il ministro degli Interni Jervolino e circa 500 prefetti, questori e comandanti delle forze dell’ordine sul tema «combattere la criminalità».
28   Si apre il dibattito su una commissione d’indagine su «tangentopoli» riproposta da Di Pietro.
29   Il governo vara una legge Finanziaria leggera da 15.000 miliardi.
30   Al congresso del Ppi, Marini rilancia il centro-sinistra contro l’egemonia Ds. Gli amministratori locali del centro-sinistra rilanciano l’Ulivo come soggetto politico.

 

SETTEMBRE

1 OTTOBRE V - Il PM Anna Palma "non ho detto che Berlusconi e' implicato nelle stragi di mafia, mi hanno fatto dire cose che non ho pronunciato, di Berlusconi ha parlato un pentito non io, che mi sono limitata a chiedere solo che si verificasse se quel pentito ha detto o no la verita'" -
*** POLITICA Congresso del PPI. Marini attacca i DS per quelle che definisce "voglie egemoniche all'interno della coalizione". Intanto Castagnetti pare il piu' probabile successore dello stesso Marini.

2 OTTOBRE S - POLITICA - Accoglienza fredda per D'Alema al congresso del PPI. Dalla platea gli si imputa di essere stato uno dei registi della caduta di Prodi. D'Alema "se serve sono pronto a passare la mano, ma attenti a non accodarvi a Berlusconi, perche' se continuiamo a litigare fra noi vince lui , quello che [e qui la platea torna ad applaudire] toglierebe dalle radici l'albero della tradizione popolare per metterci un traliccio tv".

3 OTTOBRE D - Berlusconi contro i pentiti "sono dei juke-box nelle mani di certi PM ai quali cantano la canzone che vogliono ascoltare, cio' e' inaccettabile, non si puo' essere chiamati in causa da pluriassassini", e poi rivolto alla sinistra dice "i sondaggi parlano chiaro: il Polo stravincerebbe le elezioni e intanto annuncio che il candidato del Polo a Palazzo Chigi saro' io, a meno che la sinistra non voglia presentare qualche suo trappolone per impedirmelo". Resta il gelo tra PPI e D'Alema, stavolta e' Mancino, presidente del Senato, a dire "in una coalizione, D'Alema non puo' giocare a fare l'asso pigliatutto".-

4 OTTOBRE L -   POLITICA - Castagnetti e' il nuvo segretario del PPI. A lui il compito di rivitalizzare un partito duramente punito nelle ultime elezioni europee. "rispetto reciproco, e' questo che chiedo agli alleati" dice Castagnetti. -
ESTERI. Elezioni in Austria. A valanga l'estrema destra di Haider. Il suo partito (che comunque si definisce  liberale) raggiunge il 27,2% e va a ridosso dei socialdemocratici superando i democristiani. Sara' adesso difficilissimo creare un nuovo governo , questo voto mette in crisi la grande coalizione fra centro destra e centro sinistra che da anni governa l'Austria. E
L'Europa guarda con timore a questo risultato, Haider in passato era stato messo sotto accusa per sue affermazioni elogiative verso la politica occupazionale del Terzo Reich e per aver definito le SS "uomini d'onore". La sua campagna elettorale era stata incentrata tutta contro l'immigrazione e l'Unione Europea.- 
*** QUANDO IL PAPA SCRISSE A BREZNEV. In una biografia, autorizzata, su Giovanni Paolo II e pubblicata negli USA viene per la prima volta alla luce la lettera, di cui da tempo si parlava senza sapere se esistesse o no, che il Pontefice scrisse nel 1980 al segretario del PCUS Leonid Breznev. In essa chiedeva che l'Urss non invadesse la Polonia (era il periodo della nascita di Solidarnosc e della rivolta dei cantieri di Danzica), paragonando quell'eventuale atto all'aggressione nazista del 1939.

5 OTTOBRE M - POLITICA - Insolita diatriba fra la terza e la seconda autorita' dello Stato. - Violante, presidente della Camera, riferendosi a quello che Mancino aveva detto 2 giorni fa su D'Alema, afferma "chi ha delle responsabilita' istituzionali deve fare coesione e non dividere". -
*** "HO UCCISO DA PENTITO". Balduccio Di Maggio (uno dei piu' noti collaboratori di giustizia) nell'aula bunker di Palermo fa una confessione destinata a rinfocolare le polemiche sui pentiti. "nel periodo in cui ero sotto protezione dello Stato tornai in Sicilia per uccidere un allevatore, Giuseppe Caffri' [presunto affiliato ad una cosca rivale], lo feci per difendere i miei amici in pericolo , che temevano di essere loro uccisi perche' avevano scelto di pentirsi".

6 OTTOBRE M - *** POLITICA - Fini sul governo D'Alema "coalizione allo stato comatoso, e' una maggioranza virtuale". D'Alema "il mio governo e' saldo e restera' in carica fino alla fine del suo mandato, col PPI non c'e' piu' nessun problema" . Ed intanto il premier per la prima volta attacca i referendum radicali "vorrebbero la liberta' di licenziamento, sono uno sfregio ai diritti dei lavoratori". - ***

7 OTTOBRE G - DOSSIER MITROKIN IN PROCURA. Il Governo invia l'incartamento ai PM di Roma, saranno loro ora ad indagare sul dossier. Mattarella "da parte nostra non c'e' stato alcun occultamento, i servizi segreti inglesi avevano classificato il dossier come segretissimo e solo ieri hanno dato l'assenso a che si rimuovesse il vincolo di totale segretezza" Intanto si appura che nel dossier sono contenuti circa 200 nomi fra politici,giornalisti ed industriali e che per tre anni il Sismi indago' su 124 di loro per verificare se davvero fossero stati al soldo dei sovietici. Ma si apre un nuovo fronte della polemica: l'ex ammiraglio Martini rivolto a Prodi dice "e' sorprendente che dica di non sapere niente".  E l'ex capo del Sismi Ramponi aggiunge "non e' possibile che Prodi fosse all'oscuro del dossier che gli Inglesi inviarono nel 1995". Naturalmente adesso sale la curiosita' di conoscere i nomi delle presunte spie. -  *** POLITICA ITALIANA Castagnetti "fu un errore sostituire Prodi con D'Alema, nel 1996 Prodi seppe convincere i moderati".E dai Democratici (movimento di Prodi) si fa sapere "per il futuro candidato premier del centrosinistra niente e' deciso, vedremo in futuro". Restano quindi difficili i rapporti nella maggioranza. -
*** ESTERI -AUSTRIA. Haider tiene la sua prima conferenza stampa dopo il trionfo elettorale "siamo pronti a governare per una svolta storica, non siamo nazisti, chiediamo solo che la ricchezza nazionale aiuti i nostri cittadini e non gli stranieri"

8 OTTOBRE V -  SI INFIAMMA IL CASO MITROKIN  - "Dissi a Prodi delle spie", il ministro della Difesa del governo PRODI, Andreatta, aggiunge un nuovo capitolo alla vicenda del dossier "il Sismi mi informo' dei documenti ed io a mia volta informai Prodi , sono stato proprio io  ad autorizzare gli Inglesi a che nel libro scritto su questo dossier si pubblicasse la parte sull'Italia. Tuttavia tale dossier mi apparve marginale, senza notizie penalmente rilevanti". Ma Prodi ribadisce "io non conosco nessun dossier Mitrokin, al tempo Andreatta e l'allora capo del Sismi, Siracusa, mi accennarono solo ad una lista di nomi data dagli Inglesi e non considerata attendibile". E Andreatta allora precisa "non c'e' contraddizione tra quello che dico io e quello che dice Prodi, in realta' al tempo in cui fui informato il dossier non si chiamava Mitrokin, ma aveva un nome in codice diverso". Ma intanto scoppia l'inevitabile polemica politica : BERLUSCONI:  "sul caso c'e' stata una gravissima sottovalutazione, si sono mandati in galera imprenditori che hanno dato soldi a partiti democratici , mentre c'e' chi incasso' denaro da paesi nemici, magari facendo la spia!" - FINI "fare i nomi di coloro che sono stati al servizio di un paese nemico".

9 OTTOBRE S -  PRESUNTE SPIE DEL KGB. -  Berlusconi attacca ancora il governo "faccia i nomi, il governo vuole mettere la sordina sui traditori della patria, ed a governare oggi sono gli stessi che ai tempi della P2 o di Gladio reagivano in modo scomposto". - VELTRONI risponde "considero giusto accertare la verita', ma Berlusconi e' l'ultimo a poter speculare su questa vicenda, lui era nella P2, un'organizzazione che , secondo la commissione Anselmi , inquinava la vita nazionale e mirava allo snervamento della Repubblica Italiana". Ma COSSIGA definisce le parole di Veltroni "risibili" e le liquida come "stupidaggini". E direttamente da Palazzo Chigi si precisa "i nomi ce li ha adesso la magistratura, farli senza il suo assenso sarebbe reato, non si puo' fare il processo in piazza a persone che potrebbero non avere alcuna colpa accertata. Il paragone con la P2 fatto dall'opposizione e' assurdo, a quei tempi fu la finanza a scoprire gli elenchi nascosti , oggi siamo noi a darli ai giudici e siamo gli unici a farlo in Europa". Intanto a Repubblica parla il colonnello Laburozov del controspionaggio russo "negli archivi del KGB non abbiamo trovato traccia di nessun Mitrokin", ma Leeid Kerbashin, ex capo del KGB, in un'intervista al Corriere della Sera dice "politici e giornalisti ci davano delle "dritte" per comune antiamericanismo , ma ci era vietato reclutare esponenti del PCI per non rischiare di comprometterli; di sicuro pero' nel territorio italiano ci sono ancora numerosi  depositi di trasmittenti ed oro che avevamo sotterrato in caso di pericolo per i nostri agenti".
*** ECONOMIA Generali e San Paolo Imi trovano un accordo sull'INA. Dopo giorni di trattative, in seguito all'OPA delle Generali sull'INA, pare tornare l'armonia nella grande finanza. Si prefigura uno scambio azionario: in caso di riuscita dell' OPA, che porterebbe le Generali a diventare leader in Europa nelle polizze previdenziali, all'istituto torinese del San Paolo andra' il controllo del Banco di Napoli.

10 OTTOBRE D - SUL DOSSIER MITROKIN E' POLEMICA CONTINUA
Fini "D'Alema non puo' tergiversare, per rivelare quei nomi l'ok dei PM non serve". E nella maggioranza Verdi e Udeur si dicono d'accordo a rendere pubblica la lista. Ma D'Alema risponde "c'e' una strumentalizzazione che mi addolora, ci stiamo comportando correttamente ; ripeto non puo' essere ne' la piazza ne' l'opposizione , ma la magistratura a giudicare le persone, e tra l'altro e' bene precisare che non c'e' nessuna lista, ma si tratta solo di informative" -
*** ED IN PIENO CASO KGB SI RIAPRE UN'ALTRA VICENDA DEL PASSATO. "Fu l'Italia a favorire il colpo di stato in Tunisia che porto' al potere Ben Ali", lo ha detto l'Ammiraglio Martini (ex capo del Sismi) alla commissione stragi precisando che il golpe, avvenuto senza spargimento di sangue, fu fatto dietro direttive di Craxi e Andreotti perche' l'allora presidente tunisino Burghiba non veniva piu' considerato in grado di guidare lo stato a causa delle sue pessime condizioni di salute. 

11 OTTOBRE L - IL DOSSIER MITROKIN AL PARLAMENTO. - Mattarella annuncia "oggi la commissione stragi ricevera' le carte del kgb". Dopo le pressioni dei giorni scorsi di opposizione e di parte della maggioranza il Governo ha scelto di affrettare i tempi. A questo punto potrebbe essere imminente la rivelazione dei nomi delle presunte spie. Ma si apre un nuovo fronte della polemica: il procuratore di Roma, Vecchione , dice "nella lista non c'e' nessun nome di magistrato", e l'opposizione attacca "questa e' una gravissima violazione del segreto istruttorio, la verita' non puo' essere data a rate, ne' avere corsie privilegiate per i magistrati".
*** L'ITALIA DIETRO IL GOLPE IN TUNISIA DEL 1987. SMENTITE E CONFERME Parlano Craxi e Andreotti. Il primo, da Hammamet proprio in Tunisia , dice "nego tutto, non mi risulta affatto, anzi voglio precisare che non ci fu nessuna manovra italiana nel 1987 per il cambio di potere in Tunisia" . Andreotti "francamente non ricordo niente di simile, ora io non voglio apparire reticente ma devo dire che preferisco non commentare" ma poi aggiunge "so pero' che Bourghiba era in condizioni fatiscenti, non poteva piu' governare". Il Generale Martini intanto conferma quanto affermato "si, fummo noi a garantire a che in Tunisia vi fosse una sostituzione di potere indolore". 

2 OTTOBRE M - DOSSIER MITROKIN: ECCO I NOMI. Tra i politici spicca quello di Armando Cossutta, oltre a Francesco De Martino(segretario del PSI prima di Craxi), Michele Achilli (ex psi) e Lelio Basso (ex psiup) oggi deceduto. Cossutta e' definito "contatto confidenziale" e nel fascicolo che lo riguarda si parla di soldi (in rubli e dollari) dati piu' volte da Mosca a Cossutta per finanziare il partito e giornali quali l'Unita' e Paese Sera. E' poi riferito un incontro che Cossutta avrebbe avuto con l'ambasciatore Rizhkov avvenuto ai tempi dello strappo del PCI da Mosca e nel quale avrebbe invitato il PCUS a pubblicare articoli contro Berlinguer, definendo l'atteggiameneto dell'allora segretario del PCI (autore appunto dello strappo con l'URSS) un "vile rifiuto del leninismo". Cossutta oggi dice"figuriamoci: Avevo contatti con Breznev, Gromiko, Ponomariov, e tutti i massimi dirigenti dell'URSS, che bisogno avrei avuto di fare la spia agli agenti del KGB in Italia? Quanto ai finanziamenti e' una cosa nota da anni, e non l'ho mai negata". Francesco De Martino, oggi novantenne ed anch'egli inserito nella lista afferma"provo stupore ed amarezza, non c'e' niente di vero".  Nel dossier compaiono poi numerosi nomi di giornalisti e nomi in codice di persone definite industriali, diplomatici e professori. Qui il dossier distingue tra coloro che vengono definiti REC, ovvero informatori consapevoli e COL, cioe' quelle persone sulle quali il KGB aveva intenzione di lavorare in futuro. Tra esse Giuliano Zincone del Corriere della Sera e Jas Gawronski, giornalista oggi deputato di FI. Ma entrambi smentiscono. Zincone "quando ho avuto la notizia ho pensato ad uno scherzo, poi ho cominciato ad arrabbiarmi, io sono da sempre stato un oppositore del modello sovietico";  Gawronski "probabilmente qualche agente fece il mio nome per farsi bello, dato che inevitabilmente nella mia carriera ho avuto contatti con colleghi russi". Nella lista ci sono poi i nomi di Sandro Viola, editorialista di Repubblica e uno dei maggiori giornalisti italiani, di Gianni Corbi, garante dei lettori di Repubblica, che afferma "sono stato oltre 20 volte a Mosca a conferenze e dibattiti, basta questo per essere una spia?", oltre a Alberto Cavallari, oggi deceduto ed ex direttore del Corriere della Sera, di Alceste Santini, vaticanista dell'Unita' e addirittura di un frate , Nazareno Fabbretti. Nelle carte e' illustrato inoltre il piano che Andropov , capo del KGB, avrebbe organizzato per diffamare Berlinguer dopo lo strappo con Mosca. Lo si voleva coinvolgere in un falso intrigo edilizio dovuto a certe sue ville in Sardegna. Ma pure il caso Moro e' presente nel dossier. Secondo i fascicoli Mitrokin, il KGB dopo la morte di Moro aveva intenzione di ipotizzare un coinvolgimento della CIA nel rapimento del leader democristiano e a questo proposito creo' un dossier chiamato Shpora ed inviato ad politico della DC identificato come ZAK (potrebbe trattarsi di Zaccagnini ma non c'e' alcuna certezza) in cui appunto era avanzata l'ipotesi di una regia americana nel caso Moro. Si parla poi di un incontro che un dirigente del PCI, Cacciapuoti, avrebbe avuto con il capo del dipartimento internazionale del PCI cecoslovacco, Vavrus, a cui Cacciapuoti chiese che la Cecoslovacchia troncasse ogni rapporto con le Brigate Rosse, dato che il PCI italiano era venuto a sapere che le BR proprio in quel paese avevano una loro base. Ma Vavrus smenti' ogni rapporto coi terroristi. Infine sempre secondo il dossier Mitrokin, dopo il golpe dei colonnelli in Grecia, Amendola, temendo che l'Italia potesse subire analoga sorte, chiese aiuto all'URSS e per questo in territorio italiano vennero nascoste armi e radio da utilizzare in caso di emergenza. 

13 OTTOBRE M -   PRESUNTE SPIE KGB. E' SCONTRO TRA I POLI. Cossiga chiede una commissione d'inchiesta, proposta che viene accolta da tutto il Polo. Berlusconi "non voglio arrivare a chiedere le dimissioni del governo, ma una commissione d'inchiesta e' il minimo" Fini attacca Cossutta "e' un traditore della patria ed oggi lo abbiamo al governo, e' una maggioranza vergognosa e mi riferisco anche a uomini come Dini e Scognamiglio che hanno barattato il loro anticomunismo per una poltrona". Rizzo (pdci) difende Cossutta "Fini e' l'ultimo a dover dare lezioni di democrazia, noi lezioni da chi e' stato fascista fino a ieri non le accettiamo". Mussi (DS) "i veri traditori della patria furono i fascisti , se lo ricordi l'onorevole Fini, che ci fecero precipitare in una guerra disastrosa". Dini replica al leader di AN "le sue sono offese gratuite, ma non mi stupiscono in quanto vengono da un partito di estrema destra"  Ma Berlusconi attacca ancora "la sinistra non ha chiuso i conti col passato, vogliamo la verita'". Stavolta risponde direttamente D'Alema "Cossutta non e' un problema, quella del Polo e' una campagna brutale e strumentale, nel dossier ci sono cose note da anni e forse il centrodestra ne e' rimasto deluso, perche' solo chi e' in malafede puo' gridare allo scandalo". Intanto si viene a sapere che il vero nome del dossier e' Impedian e non Mitrokin e che il Sismi starebbe indagando su 20 nomi in codice

15 OTTOBRE V - SUL DOSSIER MITROKIN - D'Alema risponde a Cossiga "Caro Presidente anche noi vogliamo la verita' e non abbiamo nulla da nascondere della nostra storia. Quella del PCI e' una storia fatta anche di tragiche compromissioni con lo stalinismo e con l'URSS, ma anche della tenace opera di allontanamento da Mosca di Berlinguer" e poi annuncia a Cossiga "si alla tua presidenza della commissione". Ma dai DS parte un monito a D'Alema "non puoi continuare ad accettare diktat", mentre i Democratici esprimono un netto no all'eventuale presidenza di Cossiga della futura commissione d'inchiesta. Ma una reazione a quanto dichiarato da Cossiga nello spazio acquistato nel Corriere, arriva pure dalla Procura di Palermo "non sappiamo di cosa parli Cossiga, noi non prepariamo alcun dossier contro di lui, temiamo che questi siano giochi politici piu' grandi di noi". E dall'opposizione Berlusconi attacca ancora "questo e' un esecutivo gia' caduto nell'opinione pubblica, e tuttavia temo un insabbiatura del caso Mitrokin", e Casini "Craxi ad Hammamet e Cossutta alla guida del paese, cio' e' inaccettabile, si faccia davvero una commissione per far compiere un atto di verita' e concludere definitivamente la guerra fredda con un'amnistia per tutti i reati passati".

16 OTTOBRE S -  COMMISSIONE D'INCHIESTA SUL CASO MITROKIN: NIENTE DA FARE. Con un improvviso dietrofront il Polo dice no alla commissione proposta da Cossiga. Berlusconi "non ci piace la corrispondenza d'amorosi sensi fra Cossiga e D'Alema, cosi' come stava per nascere era una commissione fatta solo per fini elettorali. Noi vogliamo che si indaghi veramente su tutta la storia del PCI, loro si sarebbero limitati al dossier Mitrokin" Da AN si aggiunge "quello fra Cossiga e D'Alema e' consociativismo storico, noi non ci staremo".

PROSEGUI CON GLI ALTRI MESI DEL 1999 > > >

 

OPPURE RITORNA CON IL BACK
ALLE TABELLE

< < alla HOME PAGE DI STORIOLOGIA