ANNO 1999

CRONOLOGIA DELL'ANNO ( 2a PARTE )

GLI ALTRI MESI DELL'ANNO 1999

IL POPOLO SOVRANO.....NON PIU' SOVRANO

VOT-OVERDOSE - Tutti vogliono fare politica. Non solo gli ambiziosi ma anche gli imbecilli.
Ultime elezioni in una città veneta: erano presenti così tanti partiti che alcuni  hanno preso meno voti di quante firme avevano raccolto per presentare la loro lista. Vi erano gruppi che avevano  più candidati senza voti, che candidati votati.
127 candidati dopo aver fatto - svenandosi - un mese di campagna elettorale non hanno poi trovato  neppure  un familiare,  un parente, un amico,   uno straccio di ex amante, un barbone pagato, disposti a dargli fiducia, con almeno un voto.   Non hanno avuto PIETA' .
Alcuni non si sono fidati nemmeno di se stessi.
127 "signori zero", e se 62 non hanno resistito a scrivere il proprio nome e hanno preso 1 voto,   65 di loro (più eleganti o pessima autostima?)  allo spoglio hanno collezionato uno 0 ( veri militi ignoti)
.

Ma andare a votare sembra che non serva più a nulla. E' una presa in giro quando ci dicono che "siamo in democrazia e che il popolo è sovrano". Alcuni politici dalla segreteria del loro partito vanno direttamente e Palazzo Chigi a guidare il Governo, senza passare dalle elezioni. Fanno a meno dei voti dei cittadini.
Scalzano il precedente premier (anche se è dello stesso partito) ed eccolo non a candidarsi ma a nominarsi da solo Primo Ministro. (vedi in questi due anni la "corrida" Prodi-D'Alema - che non è ancora finita". Un assillante reciproco "No tu No!".
(Ma avete letto " La fattoria degli animali" di Orwell ?" - allora sapete come funziona la "giostra").

Se questa prassi - Operazioni di Palazzo - prende piede, alle elezioni possiamo anche starcene a casa. Ma poi non lamentiamoci della politica e dei politici. Bisogna allora tenerceli, e lavorare noi, per pagargli subito ricchi stipendi, numerosi benefit, e vita natural durante le loro ricche pensioni.
Ecco perchè si fanno tante maratone elettorali. Si fondano anche 200 partiti; in una cittadina di nemmeno centomila abitanti spesso sono 1500 i candidati a questa succosa "lotteria" del Paese "bengodi" e del "magna" " magna" ... "denocratico".
Sono infatti oltre un milione le persone, che vivono di politica. Deputati e senatori sì, ma anche e soprattutto consiglieri regionali, provinciali, comunali, assessori, portaborse, collaboratori, consulenti, amministratori di 7000 società pubbliche, e migliaia e migliaia di dirigenti, promossi tali se hanno in alto un preciso referente politico.
POLITICI DI PROFESSIONE - Secondo uno studio redatto dalla Corte dei Conti in Italia ci sarebbe un esercito, profumatamente pagato di "politici di professione": circa 150mila le persone elette (democraticamente !!!!?????) nelle istituzioni locali, nazionali ed europee. Quanto ci costano? Uno sproposito: quasi 2 miliardi di euro all'anno.

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ULTIMI 6 MESI DEL 1999 - RICOMINCIA LA "CORRIDA".....

17 OTTOBRE D    NUOVO GOVERNO IN VISTA?  - Apertura dei Democratici. Rutelli, intervistato da Repubblica, dice "siamo pronti a far parte del Governo e a dare il nostro contributo per una svolta concreta. L'attuale maggioranza non puo' arrivare cosi' alle elezioni, serve un forte ed immediato rilancio. Noi siamo disponibili, ma vogliamo una svolta seria e non un semplice rimpasto". -
D'Alema ritorna sul caso KGB "ho sentito dichiarazioni sconcertanti, in nessun paese europeo il dossier Mitrokin ha creato caos come in Italia, cio' e' segno di debolezza. Ed anche nella maggioranza a volte si creano delle polemiche per niente, come accaduto per il mio dialogo con Cossiga. Voglio dire che la destra cerca di usare il passato come una clava per dividerci, ma non ci riuscira'".
*** "COMUNISMO E LIBERTA' SONO INCOMPATIBILI", Veltroni in una lettere alla Stampa rilegge la storia del PCI "dal 1989 e' cominciata un'altra storia, noi almeno fino allo strappo di Berlinguer non avevamo le carte in regola per governare e dobbiamo ammettere che nella storia del PCI ci sono delle pagine tragiche, dall'appoggio allo stalinismo al sostegno all'invasione in Ungheria. La verita' e' che in tutti quei paesi in cui ha trionfato il comunismo non c'e' mai stata liberta'".
Ma non tutti nei DS concordano con le parole di Veltroni, la sinistra interna le giudica "eccessive". Per Cossutta poi sono "parole senza fondamento storico", per Bertinotti "quella di Veltroni e' una furia iconoclasta, i comunisti ci sono, non li cancellerete". E dal Polo, Fini giudica quelle di Veltroni "affermazioni importanti, pero' invito il segretario dei DS a dimostrarsi coerente, non puo' governare con Cossutta".

18 OTTOBRE L   -  SI RITORNA A PARLARE DI MICROCRIMINALITA'. - Berlusconi e Forza Italia dal Palalido di Milano lanciano il "Security day". La sinistra , dice il leader del Polo "non sente il problema noi invece presentiamo un piano ben preciso, vogliamo che siano le forze dell'ordine e non i PM a guidare le indagini nei primi 3 mesi, piu' poliziotti nelle strade, meno scorte a chi non ne ha bisogno, stipendi piu' alti per i tutori dell'ordine e che sia il Parlamento e non i PM a scegliere quali reati abbiano la priorita'" E poi aggiunge "spero che il Governo voglia unirsi nella lotta all'esercito del male".  Anche Fini torna sull'argomento e lancia una proposta "estrema", "mi rendo conto che rischio di spararla grossa, ma io credo che per certi criminali servano i lavori forzati, credetemi per un criminale lavorare e' la cosa piu' odiosa".  Dalla maggioranza si replica "quanta demagogia". Diliberto, Ministro Giustizia , "il Polo in 8 mesi di governo in materia di giustizia produsse solo il decreto salvaladri mettendo in liberta' 2739 individui accusati di reati di microcriminalita', altro che Security Day". Veltroni "siamo alla solita propaganda, tra l'altro proprio oggi il questore di Milano ha annunciato un calo di fatti delittuosi, allora vuol dire che qualcosa abbiamo fatto".
*** POLITICA Parisi, leader dei Democratici, "si , noi siamo disposti a condividere le responsabilita' di governo. Ma che sia un Governo del nuovo Ulivo, con un vero rilancio ed un progetto chiaro" e , senza citarlo, pare chiudere a Cossiga che da sempre giudica finita l'esperienza dell'Ulivo, "l'UDR quanti voti ha? Io credo serva sostanza politica" Dall'UDR si dice "D'Alema non si faccia condizionare dall'Asinello [simbolo dei Democratici] l'alleanza attuale non si tocca". Tuttavia sia il PPI sia Cossutta si dicono d'accordo con Parisi.Veltroni aggiunge "dobbiamo recuperare lo spirito del 1996" e , riguardo alla lettera inviata alla Stampa precisa "con le mie parole volevo solo difendere il coraggio dello strappo di Berlinguer, bisogna rendersi conto che la storia del PCI e' al temp stesso grande e tragica". 

19 OTTOBRE M  - POLITICA D'Alema "si al nuovo Ulivo, prima rilanciamo la coalizione, poi cambiamo il Governo".  Si potrebbe quindi profilare un D'Alema-bis; gia' impazza il toto-ministri. Tra  di essi , della compagine dei Democratici, ci potrebbero essere Rutelli, Di Pietro ed Enzo Bianco. Dall'opposizione Berlusconi commenta "sono giochi politici difficili da far capire agli italiani, la maggioranza fa di tutto per restare al potere". Fini "e' un autentico teatrino" e con una metafora dice "questo Governo e' come la zattera della medusa che imbarca disperati".-
*** MICROCRIMINALITA'. Dalla Confcommercio un "appello" ai politici. Bille', il Presidente dell'Associazione Consumatori, dice "dateci piu' agenti e finalmente pene certe per i criminali, i nostri associati hanno paura e credo che l'intera classe politica debba uscire dagli slogan e fare cose concrete"

20 OTTOBRE M - POLITICA - Dimissioni "formali" di D'Alema e voto di fiducia per un nuovo governo? Ad oggi lo sbocco pare questo. Dai Democratici si accolgono con favore le parole pronunciate ieri dal Presidente del Consiglio, anche se Rutelli e Di Pietro precisano "noi non faremo i ministri ,ma e' chiaro che il Governo e' da cambiare" "si e' troppo democristianizzato" dice Di Pietro. E intanto Parisi, leader dei Democratici, annuncia che sara' lui il candidato del centrosinistra alle elezioni suppletive di Bologna nel collegio che fu di Prodi e che , dopo la sconfitta alle comunali, per la sinistra assume un'importanza notevole. Ma a Cossiga questa armonia fra Democratici e DS non piace e avvisa D'Alema "ti stanno preparando un bel trappolone, non te ne accorgi?" e aggiunge "si va verso la crisi, ma e' chiaro che lo fanno per cacciarci fuori".

21 OTTOBRE G -  POLITICA - D'Alema avverte gli alleati "dobbiamo trovare un'intesa al piu' presto sul nuovo Governo, altrimenti si va ad elezioni anticipate". Cossiga "noi non possiamo non prendere atto che il Premier vuole rinunciare alla formula del centrosinistra, a noi un nuovo Ulivo non interessa , adesso chiediamo una crisi formale". A questo punto si potrebbero profilare due scenari: o un rimpasto - D'Alema non si dimette, si fa rinnovare la fiducia in Parlamento e si crea un Governo con il ricambio di alcuni ministri - oppure il D'Alema-bis (con dimissioni "pilotate" dopo le quali Ciampi reincaricherebbe D'Alema di creare un Governo completamente rinnovato). Dal Polo Fini dice"alle elezioni anticipate non crediamo, e' solo tattica; ma il Premier prima o poi dovra' venire in Parlamento a riferire della situazione e li sara' battaglia, D'Alema puo' non farcela ad avere la fiducia".

22 OTTOBRE V -   POLITICA -  Gia' tramontata l'ipotesi del D'Alema-bis? Alla fine di una lunghissima riunione coi capigruppo della maggioranza, il Presidente del Consiglio dice "non ci sara' crisi, perche' se non c'e' accordo non e' possibile fare una crisi durante la Finanziaria". Si e' quindi rilevato difficilissimo mediare fra le posizioni dei Democratici e quelle dei Cossighiani i quali hanno trovato l'appoggio pure dei Socialisti di Boselli e non hanno accettato di far parte del progetto del nuovo Ulivo.
***  PAR CONDICIO Si del Senato alla nuova legge. Nonostante la dura opposizione del Polo, il provvedimento che proibisce gli spot elettorali (con sole eccezioni per le tv locali) e' stato approvato nell'aula di Palazzo Madama. Berlusconi furioso "e' una legge del tutto illiberale, un diabolico marchingegno per tapparci la bocca". Gasparri (AN) va oltre "e' una legge che si puo' definire di stampo perfino nazista". Dal centrosinistra si replica "siamo alle solite, le reazioni del Polo dimostrano la giustezza del provvedimento approvato. Forse il centrodestra non sa che in tutte le democrazie vi sono norme identiche a quelle approvate al Senato. Controllino a Londra, Berlino, Parigi e Madrid".

23 OTTOBRE S -   POLITICA. - D'Alema prova a compattare la maggioranza "lo ripeto, e' ora di finirla con le liti o siamo destinati a perdere". Ma una secca risposta arriva da Boselli (SDI) "secondo noi socialisti con questo Premier siamo comunque destinati a perdere , il progetto del centrosinistra ai tempi di Prodi era piu' trasparente". E intanto pero' le componenti del centrosinistra, ad esclusione appunto dei cossighiani e dello SDI, firmano una dichiarazione comune con la quale si dicono intenti "a creare davvero un nuovo Ulivo ed ad andare verso la costituzione di un Governo rinnovato". 
Cossiga dice "risento ancora puzza di bruciato, e' triste vedere che i Popolari si sono venduti all'Asinello dei Democratici".

24 OTTOBRE  D - PALERMO: ANDREOTTI ASSOLTO. "L'accusa di associazione mafiosa non sussiste", dopo 11 giorni di camera di consiglio il presidente della Corte d'Assise, Ingargiola, sentenzia l'innocenza di Andreotti. E' la seconda assoluzione (in primo grado) dopo quella a Perugia nel processo Pecorelli. Il Senatore a vita "l'incubo e' finito, chi come me fa politica non deve avere un trattamento di favore e questo e' vero. Ma nemmeno puo' essere trattato come un tappetino, nelle procure c'e' chi non vuole mai arrendersi alla verita' ed il mio primo pensiero vuole andare a tutti quelli che si trovano incastrati nella macchina della giustizia", e poi aggiunge "comunque credo che dietro tutto cio' ci sia stato un suggeritore ad indirizzare i magistrati contro di me".  -  Ed oggi ancora piu'  dopo la sentenza di Perugia si scatena la polemica politica. Il Polo riparte all'attacco dei pentiti (oltre 20 avevano accusato Andreotti), per Berlusconi "finisce una mostruosita' giuridica, ma ora deve finire pure questa finta rivoluzione giudiziaria , vero cancro della politica italiana". Fini "questa sentenza e' la condanna del protagonismo di certi inquirenti e dell'avventurismo dei pentiti", e per Gasparri "Caselli si deve dimettere e quell'altro procuratore [Lo Forte] chieda di essere assegnato a una piccola pretura di provincia". Casini dice "e adesso e' ora di riabilitare Craxi e Forlani che hanno pagato per tutti". Intanto e' giubilo per tutti gli ex DC "finisce la grande mistificazione" dicono in coro. Il piu' scatenato e' Cossiga "il Pool di Palermo e' stato sconfessato, e' finita una farsa ignobile dei pentiti mascalzoni e assassini, se non si fosse in Italia i magistrati dovrebbero rispondere delle loro azioni. E Caselli se ne deve andare, io lo stimo come persona e proprio per questo credo che debba prendere atto della situazione". Per la maggioranza di Governo parla Veltroni "siamo al solito linciaggio dei magistrati, di quei giudici che rischiano la vita ogni giorno. Non scordiamo che i pentiti hanno fatto si che alla giustizia siano stati consegnati numerosi esponenti mafiosi". Da Palazzo Chigi viene diffuso un breve comunicato per dire che "c'e' rispetto per le sentenze dei giudici", ma nei DS, Claudio Fava (figlio del giornalista ucciso dalla mafia) accusa "si vuole far dimenticare che Andreotti e' il responsabile di aver creato in Sicilia le condizioni per un clima di violenza; come poteva poi non sapere quello che in Sicilia combinava la sua corrente politica?". Per Bertinotti inoltre "resta sempre il nodo politico rappresentato dai rapporti fra DC e potere mafioso". Poche infine le dichiarazioni dei Pm palermitani "abbiamo fatto il nostro dovere", dicono "rispettiamo la sentenza, ne esamineremo le motivazioni". Caselli aggiunge "restero' sempre orgoglioso della Procura di Palermo e dei magistrati che ogni giorno hanno rischiato la vita". 

25 OTTOBRE L -    PROCESSO ANDREOTTI - Andreotti "difende" i magistrati "per favore non fate il processo ai giudici, sarebbe un modo sbagliato di porre il problema", ma poi aggiunge, approfondendo quanto detto ieri sull'esistenza di un "suggeritore" dietro il suo processo "diciamo pero' che da parte di qualche comunista c'e' stato un accanimento particolare nei miei confronti". -- Intanto il procuratore Generale di Palermo, Piero Grasso, intervistato da Repubblica dice "noi andremo avanti nella lotta alla mafia e al popolo onesto vogliamo dire questo: la mafia non ha vinto. Poi mi piacerebbe che i miei colleghi che rischiano la vita ogni giorno non venissero delegittimati dalla piazza o dalla politica e non vorrei finissero vittime di volgari sberleffi, ricordiamoci che per sconfiggere Cosa Nostra e le sue nuove strutture militari ci vogliono mezzi investigativi e un impegno continuo". - - E il Ministro della Giustizia, Diliberto, si schiera con i giudici "li difendero' sempre finche' saro' Ministro e garantiro' la loro indipendenza". Ma dal Polo si attacca ancora il sistema dei pentiti "le dichiarazioni incrociate di questi figuri non possono essere gia' una prova, la legge che li riguarda va cambiata, e subito".  - E torna a parlare Dell'Utri (FI), pure lui sotto inchiesta a Palermo "sono come Andreotti, ad accusarmi sono gli stessi 26 pentiti, e come Andreotti saro' assolto. Con me vogliono processare la nuova politica, con Andreotti volevano processare la vecchia". Intanto dopo l'euforia per l'assoluzione tra gli ex DC dei due schieramenti scoppia la lite. Dal PPi Castagnetti e Martinazzoli dicono "Andreotti fa parte del PPI , e' bene che nel Polo se lo ricordino" e Casini, CCD, "Martinazzoli e' l'ultimo a dover parlare, lui che fu leader pavido e arrendevole nel difendere la DC, quello che era il suo e nostro partito". 

ESTERI.  L'estrema destra trionfa nelle elezioni svizzere. Dopo l'Austria un altro paese europeo conosce una grossa affermazione di un partito nazionalista. In Svizzera, l'ultradestra di Blocher, accusato dagli avversari di essere un razzista antisemita, diventa il primo partito, anche lui, come l'austriaco Haider, dopo una campagna fortemente antieuropea e antimmigrazione.

26 OTTOBRE M -   PROCESSO ANDREOTTI -  Andreotti contro Violante. Dopo le dichiarazioni, apparentemente concilianti di ieri , il Senatore a vita passa all'offensiva. "E' a tutti evidente il nesso tra la Commissione Antimafia dell'Undicesima legislatura [quella che fu presieduta dall'attuale Presidente della Camera, Luciano Violante] e il mio processo. Violante mi disse [eravamo fra il 1992 e il 1993] se volevo essere ascoltato dalla Commissione che lui presiedeva , io gli dissi di si, ebbene sto ancora aspettando la chiamata". Dunque , pur senza dirlo mai esplicitamente, Andreotti fa capire che secondo lui il presunto "suggeritore politico" della magistratura di Palermo fu Violante. E l'ex Ministro DC Cirino Pomicino,quello che fu definito il "proconsole" di Andreotti in Campania lo dice chiaramente "Violante? tutti sanno che era lui il referente politico contro Andreotti". Dal Polo, Alfredo Biondi poi aggiunge" nel '92 solo Violante volle interrogare Buscetta [il pentito di mafia piu' celebre e il principale accusatore di Andreotti], davanti alla Commissione non consentendo a nessun altro di farlo". Fini cosi',e aggiunge: "Violante faccia autocritica e si dimetta da Presidente della Camera", una tesi che nella maggioranza trova l'accordo dei socialisti di Boselli. Leoni, responsabile giustizia DS, replica "e' una forsennata campagna di linciaggio e aggressione, ma la cosa piu' incredibile" , tesi questa sostenuta da tutto il resto della maggioranza "e' che si accusa Violante per la sua conduzione della Commissione Antimafia, e non si ricorda, chissa' perche', che la relazione messa a punto da quella Commissione sui rapporti tra mafia e politica [che di fatto chiamava in causa Andreotti] fu approvata da tutti, democristiani compresi, e che addirittura 2 missini la giudicarono una relazione troppo blanda sui rapporti mafia politica". Ma nelle sue dichiarazioni, Andreotti chiama in causa anche Caselli, anche stavolta senza citarlo in maniera esplicita, "se la passione diventa fanatismo e' un dramma, se poi cio' avviene in qualcuno che e' cattolico e comunista la miscela e' esplosiva" ed infine il Senatore a vita dice "querelero' poi quello che al mio processo e' stato un falso testimone e che ha raccontato delle infamie, purtroppo devo dire che si tratta di un magistrato" . Andreotti si riferisce ad Almerighi, che e' stato anche presidente dell'Associazione Magistrati, ma che a sua volta annuncia una controquerela verso Andreotti.   

27 OTTOBRE M -   GIUSTIZIA: INTERVIENE CIAMPI "I giudici meritano rispetto, l'autonomia della magistratura e' una garanzia per tutti". E Violante si difende "io non sono il suggeritore del processo Andreotti, voglio ricordare poi che fu Andreotti stesso a non venire davanti alla Commissione Antimafia da me presieduta e che nessun collegamento puo' esistere fra quella Commissione e il processo, ricordiamoci che la relazione che stilammo fu approvata all'unanimita', inoltre era la legge ad imporci di indagare sui rapporti mafia politica". Torna poi a parlare Caselli "anche Falcone e Borsellino furono vittime delle polemiche , anche loro anziche' essere aiutati subirono gli stessi attacchi, che oggi ci vengono rivolti, mentre combattevano la mafia". Ed intanto, proprio a pochi giorni dalla sentenza al processo Andreotti, tornano alla ribalta le vicende di un altro imputato eccellente: Bettino Craxi. L'ex leader socialista e' stato ricoverato d'urgenza nell'ospedale militare di Tunisi in condizioni che i medici definiscono "critiche" per problemi cardiorespiratori.

28 OTTOBRE G -  CRAXI -  "Craxi puo' tornare a curarsi in Italia".  Le sue condizioni paiono peggiorare ed il Pool di Milano, dopo anni di scontri, apre all'ex leader socialista: D'Ambrosio dice "la Procura di Milano e' favorevole ad un differimento della pena, Craxi puo' venire a farsi curare in Italia in ospedali specializzati, le sue condanne possono essere sospese fino alla guarigione". Questi i commenti politici: D'Alema "personalmente non ho nulla in contrario", e Berlusconi "spero nella sua guarigione e mi appello ad una soluzione "politica" del suo caso", ma stavolta e' AN a puntare i piedi; Mantovano (responsabile giustizia di AN) "noi non daremo mai l'assenso ad una soluzione politica per Craxi" e Fini allarga il discorso "non ho condiviso tutte le dichiarazioni sentite in questi giorni sul processo Andreotti, quella sentenza non puo' diventare per gli ex DC il "tana liberi tutti". Di Pietro attacca "Craxi non puo' avere nessun trattamento speciale, lui ha gli stessi diritti di tutti i concittadini, nessuna corsia preferenziale". ALL IBERIAN: REATO PRESCRITTO Il caso ha voluto che proprio oggi arrivi il verdetto d'appello per l'affare ALL IBERIAN (la societa' estera attribuita alla Fininvest da cui sarebbero partiti finanziamenti illeciti per Craxi) nell'unico processo che vedeva imputati sia Berlusconi sia lo stesso Craxi. Essi non sono punibili in quanto i giudici hanno dichiarato prescritto il reato, in pratica la sentenza non dice che non ci fu illecito, ma che e' ormai passato il tempo massimo per un giudizio. Berlusconi "sono deluso, volevo un verdetto di piena assoluzione".

29 OTTOBRE V - CASO CRAXI -  Craxi emette un comunicato per dire "o rientro da uomo libero o tornero' in Italia da morto, alle condizioni attuali non tornero'". E sul suo caso si scatena la bagarre a Montecitorio. I Democratici "si sta rivalutando il CAF [Craxi, Andreotti , Forlani] e si pongono le basi per una campagna di revisione tesa a riscattare quell'infausta stagione, prima il caso Andreotti ora Craxi, non facciamo risorgere la Prima Repubblica". Durissima la Lega, Bossi "se anche Craxi torna trovera' il suo posto degnamente occupato da Berlusconi", e dai banchi della Lega si accusa FI "si rivalutano i mafiosi, i ladri, i Craxi, gli Andreotti e i Berlusconi". Sfiorato lo scontro fisico coi deputati di Forza Italia. Ma intanto D'Ambrosio rilascia una dichiarazione destinata a rinfocolare le polemiche "e' vero, come Mani Pulite ha dimostrato, i soldi li prendevano tutti nella Prima Repubblica".

30 OTTOBRE S -  CASO CRAXI -  La sinistra contro D'Ambrosio "le sue sono frasi fuori della storia, qui rischia di impazzire il sistema". Leoni , responsabile giustizia DS "D'Ambrosio chiarisca quello che ha detto, non resti nell'ambiguita'". E dai Verdi si aggiunge "sono state parole inaccettabili, i Verdi non hanno mai subito indagini". MA intanto Achille Occhetto, ultimo segretario del PCI e fautore della nascita del PDS (oggi DS) dice "sui finanziamenti illeciti Craxi non aveva torto, li presero tutti. Poco prima del suo declino mi disse che ormai i poteri forti gli si erano messi contro". Pero' critiche a D'Ambrosio giungono anche da destra:  Fini: "la destra coi finanziamenti illeciti non c'entrava niente, noi non siamo mai stati indagati", mentre FI ,con Marcello Pera esprime apprezzamento per il magistrato milanese "sono parole realistiche , quel sistema di finanziamento era molto diffuso". D'Ambrosio intanto precisa "non volevo certo dire che la storia ha dato ragione a Craxi, ma rilevare, osservando la litigiosita' delle istituzioni, come Craxi avesse esortato i partiti a non approfittare delle disgrazie di coloro i quali venivano indagati da Mani Pulite". Ma , dopo i giorni delle "bufere" giudiziarie, torna a riaprirsi il dibattito sul futuro del governo D'Alema. Il Presidente del Consiglio e' netto "o si fa il nuovo Ulivo o me ne vado". Parisi (Democratici) "siamo tutti con D'Alema", la cui presa di posizione trova l'appoggio pure di Cossutta e del PPI. Ma Cossiga "si fa ancora tanto rumore per nulla, lo ripeto a noi non interessa alcun nuovo Ulivo".

31 OTTOBRE D -   POLITICA -  GOVERNO IN CRISI? - Dopo un lungo colloquio che D'Alema ha avuto con Ciampi emerge la decisione di tornare a parlare dell'eventuale nuovo Governo dopo l'approvazione della Finanziaria. I Cossighiani annunciano "in ogni caso dopo la Finanziaria ritireremo i nostri ministri". Ma anche Mastella minaccia "a Gennaio o un chiarimento serio o lasciamo la maggioranza".

ALTRI TITOLI SULLA STAMPA IN TALIA

2 - Il congresso Ppi elegge segretario Pierluigi Castagnetti.
11 - La commissione stragi rende pubblico il dossier Mitrokhin.
13 - Sentenza per l'incendio della camera iperbarica dell' ospedale Galeazzi.
20 - Comincia a Mestre il processo di revisione per l'uccisione del commissario Calabresi.
23 - Il tribunale di Palermo assolve il sen. Giulio Andreotti dall'accusa di associazione mafiosa.
24 - Bettino Craxi ricoverato d'urgenza in Tunisia.
26 - Processo All Iberian: prescritto il reato di illecito  finanziamento ai partiti per Silvio Berlusconi e Bettino Craxi.
27 - Francesco Cossiga annuncia che sta lavorando al Trifoglio, federazione con lo Sdi di Enrico Boselli e il Pri di La Malfa.
28 - La Cassazione conferma la pena patteggiata da Dell'Utri. Polemiche sulla decadenza da deputato, come pena accessoria.
28 - La Corte d'Appello di Milano conferma la sentenza che assolve Silvio Berlusconi per l'acquisto di Macherio.

ALTRI TITOLI DI GIORNALI

4   D’Alema afferma che non è necessario «nessun rimpasto di governo». (CHE E' COME DIRE: IO SONO BRAVO!)
Scontro Violante-Mancino per le critiche di quest’ultimo al premier D’Alema.
5   D’Alema assicura che il governo durerà fino al 2001. Amato presenta la Finanziaria al Senato e chiede riforme per evitare il declino del paese.
6   Documento congressuale di Veltroni: puntiamo tutto sull’Ulivo. .
12   Occhetto non firma la mozione di Veltroni.
16   Al «security day» del Polo, Berlusconi propone che maggioranza e opposizione lavorino insieme contro «l’esercito del male».
17   I democratici chiedono un nuovo governo; Veltroni replica: «prima un nuovo Ulivo, poi un nuovo governo».
20   Cossiga chiede a D’Alema di aprire una crisi formale.
21   D’Alema minaccia elezioni anticipate poi si smentisce: «niente crisi». Approvata al Senato la par condicio.
22   Nasce il comitato promotore del nuovo Ulivo: Veltroni, Parisi, Castagnetti, Francescato e Dini sono presenti.
27   D’Alema esclude crisi al buio: dopo la Finanziaria, nuovo governo o elezioni anticipate.
28   La Pivetti dà l’ultimatum dell’Udeur a D’Alema.

NOVEMBRE

 
* Si guarda a un'Italia "covo di evasori"

- Con gli  “Spaghetti-portale” (così li chiamano in America)  e i "Pizza Hubs" , a  qualcuno non va proprio male! - La Rete farà  la fine della Tivù,  ci dicevano "ti dà di più" - Allora allegria!! Internet è già su quella via, su quella dei  "GabiNet".  - Puntate, puntate, "stretta è la rete ma larga è la tasca mia " - E se all'improvviso  tutti vendono  perchè le "braghe"  caleranno? - "No-contact"   " errore, tecnico, umano"  diranno alla borsa. - "Mille "violini"  suonati dal vento...." cantava Modugno - Io me ne ricordo un'altra " Eravam in cento, siamo rimasti in due,  uno per fare la musica, per ballare e far festa, l'altro per fare mapim-mapum in una marcia amara e mesta. - Ma hai sentito l'ultima? "..Se l'Italia fosse un paradiso fiscale sarebbe fantastico, finalmente arriverebbero capitali". E lo dice uno che se ne intende di isole e di capitali.  -
Che ti dicevo, primo il modello Basco, poi il Bavarese, poi lo Spagnolo, adesso siamo al modello Bahamas, Cuba,  ecc. e forse arriveremo a imitare l'impero di  Bokassa. - E' il "liberismo caro "! Come quello di Bill Gates. Mi compro tutto !  Monopolizzo tutto !  Viva la "libertà" ("quella mia s'intende, non la tua!" ) . Diceva Oscar Wilde "La vita e' troppo breve, per sprecarla  a cercare di realizzare i sogni degli altri" . E sapendo che quasi per tutti non si va oltre 1000 mesi. Regoliamoci! Quando abbiamo  fatto i primi 1000 miliardi, prendiamoci il diritto di goderceli;  altrimenti siamo proprio sciocchi, soprattutto  se si stanno vivendo gli ultimi 100  mesi !! ( o poco più, diciamo 200)

"PATTO EUROPEO TRA BOSSI E HAIDER" ( VEDI ANNO 1996 > >
( RITORNA  CON "PAGINA PRECEDENTE" )

1 NOVEMBRE L  - POLITICA - LA QUESTIONE GIUSTIZIA CONTINUA A DIVIDERE Cossiga, dopo le dimissioni di Martone dalla presidenza dell'ANM, attacca i DS "sono dei giustizialisti, con loro sara' difficile trovare un accordo per il futuro del Governo. Purtroppo devo constatare che esistono magistrati militanti e una prepotenza di una nota setta politica all'interno della magistratura". Leoni (DS) risponde "adesso non cominciamo a strumentalizzare pure le dimissioni di Martone, sono state una sua scelta, dietro di esse non esiste alcuna congiura di nessuna setta politica". -
*** SCUOLE PRIVATE: POLEMICHE NELLA MAGGIORANZA. Dopo l'appello del Papa per la parita' scolastica, il PPI propone "sia lo Stato a pagare i docenti delle scuole private". Si dice d'accordo solo l'UDEUR di Mastella, mentre DS, Cossuttiani Verdi e Socialisti criticano il progetto "secondo i Popolari i soldi [stimati in quasi duemila miliardi] dove li prendiamo?". Cossutta poi aggiunge "alle private abbiamo dato fin troppo, la legge attuale non si tocca".

2 NOVEMBRE M  -POLITICA. SCUOLE PRIVATE: INTERVIENE D'ALEMA. "Lo Stato deve investire sulla scuola ", dice il Presidente del Consiglio " ma la priorita' non puo' non andare alla scuola pubblica, noi abbiamo il dovere di renderla efficiente e con insegnanti che siano davvero ben retribuiti".  L'intervento di D'Alema pare aver contribuito a riportare armonia nella maggioranza , anche se per Di Pietro "e' meglio andare a votare , ormai in Italia non si capisce piu' perche' il centrosinistra litighi e cosa voglia il centrodestra. Invece di questa confusione sarebbe meglio tornare alle urne". Ma Arturo Parisi, coordinatore dei Democratici, frena "non affrettiamo i tempi, a che serve andare a votare senza avere una legge che sia davvero bipolare? Alle condizioni attuali dopo il voto risaremmo alle solite". 

3 NOVEMBRE M  - POLITICA - DI PIETRO "AGITA" LA ACQUE NELLA MAGGIORANZA. Alle dichiarazioni di ieri ne fanno seguito altre ancora piu' decise "stanno tornando i tangentisti, alla Commissione Lavori Pubblici ci sono elenchi di concorrenti per posti di sottogoverno che furono implicati in Mani Pulite, e' l'esercito degli impuniti. Funzionari pubblici condannati che tornano ai loro posti: questa e' una restaurazione".
E poi aggiunge parlando del Governo "ho detto ieri di andare a votare perche' temo che D'Alema vada verso la democrastianizzazione, D'Alema deve smetterla di mediare con Cossiga, perche' lui e i suoi alleati alle prossime elezioni se ne andranno a casa".
*** ELEZIONI REGIONALI DI PRIMAVERA. - VENETO: CACCIARI SCIOGLIE I DUBBI. "Saro' il candidato del centrosinistra" dice l'attuale Sindaco di Venezia. "alla sinistra chiedo unita' e piu' liberta' d'azione". E Cacciari pare trovare pure il sostegno dei Radicali.

4 NOVEMBRE M  - POLITICA. FUTURO DEL GOVERNO Alla fine di un lungo colloquio fra D'Alema e Cossiga pare ormai certa la decisione di non effettuare cambiamenti nella coalizione almeno fino a Natale. Ma tra il Presidente del Consiglio e il Senatore a vita non e' stata trovata nessuna piena intesa: i Cossighiani si dicono di nuovo pronti a togliere la fiducia alla maggioranza in caso di ipotesi di Nuovo Ulivo. -
*** ECONOMIA. LA "RIVOLTA" DEI BENZINAI. Annunciati 16 giorni di sciopero. Da meta' novembre fino a Natale i benzinai incroceranno le braccia ogni mercoledi' giovedi' e venerdi'. E' la protesta contro il decreto Bersani sulla liberalizzazione del sistema distributivo del carburante che , secondo i gestori, porterebbe alla rovina migliaia piccoli impianti. Il Governo replica "ci stiamo solo adeguando agli standard europei".

5 NOVEMBRE G  - LITE D'ALEMA-BERLUSCONI SUL FISCO. Il Presidente del Consiglio ironizza "io non vorrei mai essere governato da uno statista che esalta i paradisi fiscali" [D'Alema si riferisce ad una dichiarazione di Berlusconi rilasciata ad una radio in cui ha detto "se l'Italia fosse un paradiso fiscale sarebbe fantastico, finalmente arriverebbero capitali"]. E il Ministro delle Finanze Visco a sostegno di D'Alema dice "la nostra opera di modernizzazione in materia di lotta all'evasione fiscale ha trovato da sempre la ferma ostilita' del Polo; e poi vorrebbero dirsi innovatori". Ma Berlusconi non ci sta "che bugie! sono falsita' di un Governo alla frutta, io lotto contro il fisco oppressivo, altro che invocare paradisi fiscali, io non ho fatto altro che auspicare l'arrivo di maggiori capitali in Italia". Ma da Palazzo Chigi si puntualizza "la dichiarazione sui paradisi fiscali e' registrata, Berlusconi riascolti la sua voce". - 
*** ECONOMIA. IL DURO SCIOPERO PROMESSO DAI BENZINAI. La Commissione di Garanzia boccia la forma della protesta dei gestori, mentre tra di essi Erg e Q8 si dissociano dall'iniziativa, ma la decisione di scioperare resta . D'Alema afferma "nessuno ce l'ha coi benzinai, ma certi privilegi per certe categorie devono finire". Per Bille' (presidente Confcommercio) pero' "come al solito si finisce sempre per colpire noi, il Governo e' ostaggio dei Sindacati".
*** ECONOMIA. SALE IL COSTO DEL DENARO IN EUROPA E' il primo rialzo deciso dalla Banca Centrale Europea. I tassi passano dal 2,5% al 3%. Duisenberg , presidente della BCE, "dovevamo intervenire , si erano fatti concreti i rischi di un aumento dei prezzi".

6 NOVEMBRE V  -  POLITICA. D'ALEMA "I DEMOCRATICI ENTRERANNO NELLA MAGGIORANZA". In una lunga intervista a Repubblica, il Premier espone il suo pensiero sul futuro del Governo da lui presieduto "un nuovo Ulivo e' necessario per battere questa destra. A Gennaio porremo le basi della nuova alleanza. Deve essere chiaro che io non sto qui a galleggiare, dovessi valutare che un mio passo indietro serve non esiterei a farlo, ma ho fiducia nell'intelligenza di Cossiga e Boselli. L'unita' di tutta la coalizione e' fondamentale per battere la demogogia della destra e non a caso i sondaggi, ma quelli veri non i soliti di Berlusconi, lo confermano. Cossiga deve capire che anche ai Democratici va garantita una presenza significativa nell'esecutivo futuro." POI PERO' NON RISPARMIA CRITICHE A DI PIETRO "devo dire che non ho capito le sue recenti dichiarazioni, io per lui ho sempre avuto solidarieta' nei suoi momenti difficili, ma non sempre mi ha ricambiato, non posso accettare che dica che stiamo riesumando i tangentisti inquisiti , non si puo' fare scandalismo sui giornali".  
Ma COSSIGA MOSTRA DI NON APPREZZARE LE PAROLE DI D'ALEMA. Dice il Senatore a vita "comincio ad essere stufo per davvero di tutta questa presupponenza della maggioranza, D'Alema cominci a preoccuparsi sul serio". Ed intanto annuncia la nascita del gruppo parlamentare del Trifoglio (il simbolo prescelto) assieme ai socialisti di Boselli e ai repubblicani di La Malfa. -

7 NOVEMBRE S  - 7 NOVEMBRE POLITICA. COSSIGA "APRE" A BERLUSCONI "Forza Italia e' un partito che raccoglie i voti del centro e che fa parte, anche se io non ero d'accordo, del PPE. Quando inevitabilmente arrivera' alla rottura con AN e consolidera' pienamente la sua struttura centrista sara' ora di aprire una nuova stagione con Berlusconi".
Poi Cossiga si rivolge a D'Alema "purtroppo il Presidente del Consiglio e' cambiato nel suo atteggiamento, finisce per subire gli attacchi del nuovismo, dei Veltroni e dei Parisi, ed ora non si capisce piu' dove voglia arrivare." e poi aggiunge "al momento in cui siamo non mi parrebbe sbagliato un Governo Amato per completare questa legislatura, credo che farebbe bene a tutti". Ma lo stesso Giuliano Amato, Ministro del Tesoro, dice "io Premier? No, il Governo va bene cosi', piuttosto la dovremmo smettere con questa litigiosita'". -
*** ESTERI. GUAI IN VISTA PER BILL GATES? "Microsoft detiene un potere monopolistico". Lo ha sentenziato il giudice Federale Jackson, ammettendo la validita' della causa antitrust avviata dal Governo Americano contro la "creatura" di Bill Gates. "Microsoft", dice il Giudice "con la sua condotta ha dimostrato di poter danneggiare qualunque impresa intendesse avviare attivita' concorrenziali. Molte innovazioni che potevano essere benefiche per i consumatori non si sono realizzate solo perche' non coincidevano con gli interessi di Microsoft."  Adesso si annuncia una lunga battaglia legale. Gates afferma di "essere pronto comunque a negoziare, a trovare un punto d'incontro", ma in futuro potrebbe pure prospettarsi lo smembramento di Microsoft in diverse societa'(e negli USA c'e' il precedente della AT&T,  monopolista telefonico smembrata quasi venti anni fa). Il Governo USA per bocca del Ministro Janet Reno esprime piena soddisfazione per la sentenza.    

8 NOVEMBRE D  - POLITICA. DOPO L'APERTURA DI COSSIGA A BERLUSCONI. Il leader del Polo dice di apprezzare le parole dell'ex-Presidente della Repubblica anche se "al momento preferisco essere cauto". Mentre per La Loggia (capogruppo al Senato di FI) "si fa troppo rumore per nulla, l'ex Presidente mi sembra un signore anziano che gioca con la politica". E Fini "mette in guardia" Cossiga "non pensi di dividerci, se lo ritiene possibile si sbaglia; la sua e' una pia illusione, capisco che Cossiga sia deluso da D'Alema, ma la verita' e' che se fossimo in un paese normale bisognerebbe prendere atto che non c'e' piu' la maggioranza". Per Casini "il centrosinistra oramai e' al capolinea, la parola va ridata agli elettori". -

*** ESTERI. DOMANI RICORRONO 10 ANNI DALLA CADUTA DEL MURO DI BERLINO. Nella capitale tedesca si terra' una solenne celebrazione con i protagonisti di quel 1989: Kohl, Gorbaciov e Bush. E l'ex Cancelliere tedesco Helmut Kohl, nel rievocare l'evento, lancia qualche stoccata polemica "oggi mi criticano per l'attuale situazione dell'ex DDR e si imputano a mie frettolose decisioni certe nostalgie dell'est, ma allora fui solo. Ed e' facile dire che sarebbe servito un governo di unita' nazionale, ma allora nessuno voleva collaborare. Addirittura Francia ed Inghilterra temevano la riunificazione, ricordo che la Thatcher disse "mamma mia non torneranno mica i tedeschi?". Errori ne ho fatti , ma sarebbe stato strano il contrario se pensiamo alle dimensioni del lavoro 

9 NOVEMBRE L -  POLITICA. BERLUSCONI "STOPPA" COSSIGA. Il leader del centrodestra "al momento il Polo va bene cosi', tra me e Cossiga c'e' stata solo una telefonata. Lui ipotizza una nuova stagione politica, ma dobbiamo considerare che al momento il Polo rappresenta di certo la maggioranza del paese e credo che sara' con questo assetto che affronteremo le future elezioni politiche".
E Fini torna a precisare "Cossiga rischia di destabilizzare il Polo, e se vogliamo battere la sinistra serve unita'". Al che il "cossighiano" Angelo Sanza dice "noi non vogliamo dividere nessuno , ma solo ristabilire dei rapporti cordiali". Intanto il Presidente del Senato Nicola Mancino propone a tutte le forze politiche, per affrontare l'annosa questione delle riforme, la creazione di una Assemblea Costituente da varare nel Settembre 2000

10 NOVEMBRE M  - POLITICA. - Berlusconi e i "muri" italiani. La rievocazione a Berlino e' l'occasione per il Cavaliere per lanciare accuse alla sinistra "Compagni pentitevi" dice alla manifestazione organizzata da FI al Palaeur "fate cadere i muri italiani, perche' la vostra mentalita' e' sempre la stessa: giacobina e giustizialista. Lo si vede nell'occupazione del potere, nell'uso politico della magistratura, e in leggi come la Par Condicio". Dalla maggioranza si ribatte con ironia "Sembrava strano che nei 10 anni dalla caduta del Muro Berlusconi non cogliesse l'occasione per sfoderare il "meglio" del suo repertorio. E' inutile commentare, siamo al solito teatrino, alla solita inutile kermesse".
*** DOPO LA PROPOSTA DI MANCINO L'eventuale Assemblea Costituente fa discutere i Poli. Per Veltroni "se ne puo' parlare, ma le riforme potevano essere fatte con la Bicamerale che il Polo fece fallire". Mentre Fini dice "noi siamo da sempre d'accordo con l'Assemblea, per noi e' da sempre la via maestra".

11 NOVEMBRE M -  IL "GIUSTO PROCESSO" E' LEGGE. E' la prima delle tanto auspicate riforme costituzionali. La Camera l'ha approvata a larga maggioranza, con la sola astensione dei Democratici nel centrosinistra. La riforma sancisce la parita' fra accusa e difesa nei processi, da adesso un imputato non sara' colpevole se l'eventuale pentito che lo chiama in causa non si fa interrogare dai difensori e non ripete le accuse in aula. Per Berlusconi "e' una grande vittoria di FI, gli altri si sono accodati, non a caso solo noi ci siamo alzati come un sol uomo per applaudire l'approvazione". Per Fini pero' "la vittoria e' del Parlamento, non si misura in decibel l'intensita' degli applausi". D'Alema poi dice "questo e' stato un voto molto importante, ora procediamo con le altre riforme". Ma voci dissonanti arrivano dalla Procura di Milano, per D'Ambrosio "si sancisce la fine di Mani Pulite" e Borrelli aggiunge "in tribunale tutto sara' piu' difficile".

*** FINISCE IL MONOPOLIO TELECOM NELLE TELEFONATE URBANE. Nei prossimi mesi saranno attivi i servizi di Infostrada e di Wind. Entrambi annunciano "tariffe concorrenziali".

12 NOVEMBRE M  -  POLITICA - D'ALEMA "SFIDA" IL POLO."In passato hanno detto che io evito il dibattito in Parlamento, bene; allora mi sfiducino, vedremo se ce la fanno a fare la crisi".
Forza Italia risponde "Il Premier deve finirla con il teatrino". - Pare dunque gia' finita la breve tregua fra i due Poli che aveva portato all'approvazione del "Giusto Processo", al proposito del quale pero' Piero Grasso, Procuratore di Palermo, dice "con queste nuove norme i killer rischiano di farla franca, purtroppo mi sembra si vogliano delegittimare i pentiti. A questo punto dovremo cambiare modo di investigare". -

13 NOVEMBRE M  - POLITICA. D'ALEMA SI SENTE SICURO. "Non ci sara' nessuna crisi, ne' reale ne' virtuale, con il Trifoglio ho avuto piu' pazienza del Dalai Lama". Ma per i "Cossighiani" "D'Alema provi a perderla la pazienza sarebbe molto meglio, dopo la Finanziaria sara' crisi, altroche' storie".
*** E' LEGGE L'ELEZIONE DIRETTA DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE. Come per il Giusto Processo anche stavolta una larga maggioranza ha votato a favore. Contro si sono schierate Lega e Rifondazione.

14 NOVEMBRE M  -  CRAXI AD UN PASSO DALL'ITALIA? Mentre dalla Tunisia giungono notizie che parlano di condizioni in peggioramento, la magistratura di Milano revoca "per ragioni di salute" 2 ordini di cattura che pendevano sull'ex Segretario socialista. Sono le condanne (non ancora definitive) per i casi Enel ed Enimont. Tuttavia su Craxi gravano pure 2 sentenze ormai passate in giudicato (caso ENI-SAI e per la metro' milanese); su di esse dovra' esprimersi il tribunale di sorveglianza. Per l'ex craxiana Margherita Boniver "Bettino con le norme del giusto processo non sarebbe mai stato condannato" e Claudio Martelli aggiunge "adesso si ridia la dignita' a Craxi". Al che Di Pietro dice "Craxi e' malato, ma non innocente, andiamoci piano con le riabilitazioni. E nessuno mi dica che sono cinico, perche' qui gli unici cinici sono gli ex-craxiani che sfruttano le condizioni del loro ex leader per basse ragioni politiche".

15 NOVEMBRE M  -  D'ALEMA "RIABILITA" DC E PSI. "Cosi' come la storia del comunismo non e' solo lo stalinismo, la loro storia non e' solo Tangentopoli. Non dobbiamo ridurre la lotta politica ad uno scontro fra ladri e assassini".
Per FI "sono parole giuste, ma tardive. Gli ex comunisti facciano un vero esame di coscienza", Casini "non ci voleva molto a capire che la Prima Repubblica non era solo fatta da criminali". Nel centrosinistra le parole di D'Alema trovano l'applauso dei Centristi e del Trifoglio che pero' aggiunge "ora D'Alema faccia fatti concreti e crei una Commissione d'inchiesta su Mani Pulite". Ma altri settori della maggioranza non condividono, per la sinistra DS "sono manovre politiche per conciliarsi il Trifoglio", per i Verdi "bisogna smetterla di vivere di passato, la corruzione c'e' stata, cerchiamo di far si che non ritorni".
Di Pietro il piu' duro "D'Alema dice ovvieta', il suo e' un revisionismo spicciolo per tenersi tutti buoni, o vogliamo forse dimenticare le sentenze?. Cosi' facendo D'Alema resuscita il peggio della Prima Repubblica". E le parole di D'Alema trovano dubbioso anche l'ex Presidente della Repubblica, Scalfaro "non bisogna far diventare positive cose che sappiamo negative solo per trovare un accordo interno alla maggioranza".

16 NOVEMBRE M  -  CRAXI "IN ITALIA NON TORNERO' MAI". La Prima Sezione del tribunale di Milano non revoca le sentenze di condanna (definitive) che pendono sull'ex leader socialista. Per i giudici Craxi "puo' tornare ma dovra' essere posto agli arresti in clinica". Ma Craxi non accetta queste condizioni. Per i suoi avvocati "siamo davanti ad una vera schizofrenia dei giudici, questa e' una decisione che chiude tutto". Ma dal tribunale di Milano, il giudice Castellano dice "ci siamo comportati come avremmo fatto con qualunque cittadino".
*** MA OGGI PIU' CHE MAI LA QUESTIONE GIUSTIZIA SALE ALLA RIBALTA. La Procura di Milano chiede il rinvio a giudizio di Berlusconi per il Lodo Mondadori. Medesima richiesta e' stata fatta per Previti e gli avvocati Acampora e Pacifico. E' una vicenda che risale alla famosa guerra di Segrate della fine degli anni 80, al lunghissimo scontro fra Berlusconi e De Benedetti per il controllo della Mondadori. Duello che venne risolto da una sentenza del giudice Metta, che ribalto' un precedente arbitrato favorevole interamente a De Benedetti, che concesse a Berlusconi il controllo dei libri e dei periodici (tra cui Panorama), mentre a De Benedetti rimasero l'Espresso e Repubblica. Secondo la Procura di Milano, Berlusconi, tramite gli altri imputati, avrebbe elargito 425 milioni a Metta per ottenere la sentenza favorevole. Il Cavaliere oggi dice " e' l'ennesimo teorema politico per eliminarmi, si continua a sperperare denaro pubblico per azioni giuridiche inesistenti, chi mi ripaga del fango gettatomi addosso?".  Ma per Previti la giornata porta un'altra tegola giudiziaria: il giudice Rossato lo rinvia a giudizio per il caso IMI-SIR. Anche qui si ipotizza la corruzione dei giudici nell'ambito del processo che porto' i Rovelli ad ottenere un grande riconoscimento economico dopo la loro causa (vinta) contro l'IMI per inadempienza contrattuale. Tramite Previti tale sentenza sarebbe stata comprata. Ma lui reagisce "e' una decisione abnorme rinviarmi a giudizio, nei miei confronti era gia' tutto deciso visto che non c'erano prove". *** ECONOMIA. Citta' paralizzate, comincia lo sciopero dei benzinai.   

17 NOVEMBRE G  - 17 NOVEMBRE CRAXI SARA' OPERATO IN TUNISIA. "non mi voglio arrendere a magistrati comici e cinici" dice, "verra' pure il giorno in cui mi sara' ridato l'onore". D'Alema "ma se vuole curarsi in Italia, dobbiamo consentirglielo", Di Pietro replica "ci risiamo: mi pare che qui si cerchi sempre l'impunita'. Lo dico per l'ennesima volta : torni se vuole , ma la finisca di sentirsi un esule, perche' e' solo un latitante e non puo' evadere la legge". Tuttavia e' ormai stabilito: un'equipe del San Raffaele di Milano giungera' a Tunisi per operare l'ex segretario del PSI. Si parla di "intervento al cuore".
*** POLITICA. FAZIO PRONTO A "SCENDERE IN CAMPO?". IL Governatore della Banca d'Italia lancia al convegno delle Settimane sociali dei cattolici il suo "manifesto per l'Italia". "E' ora di sanare i divari nord sud" dice Fazio "e' il momento di lanciare la flessibilita' salariale di contenere la spesa pubblica e di ridurre le tasse che frenano gli investimenti". Poi apre alla parita' fra scuola pubblica e privata. Dal Polo si commenta "quello di Fazio e' un programma che coincide totalmente col nostro". E i DS ribattono "a noi pare che Fazio abbia dimostrato di apprezzare l'operato del Governo e comunque cerchiamo di non leggere ogni atto in chiave politica".

18 NOVEMBRE V  -  I POLI SI "CONTENDONO" FAZIO. Berlusconi "magari il Governatore scendesse in politica" e poi lancia una frase sibillina "comunque ora non posso svelare tutto....vedrete piu' avanti". Casini "il centro ha bisogno di personalita' di rilievo come Fazio". Ma dal PPI si risponde "non tiriamo per la giacca il Governatore, forse il Polo non si rende conto che le parole di Fazio sono state di sostanziale approvazione dell'opera del Governo". Rifondazione invece attacca "quello di Fazio e' un manifesto reazionario del tutto schierato con gli imprenditori ed e' l'ennesima ingerenza nella politica italiana". *** ECONOMIA. Stop allo sciopero dei benzinai che aveva mandato in tilt l'Italia. Governo e gestori hanno trovato l'accordo.

(((( Nel luglio 2005 Fazio rimase poi implicato in uno scandalo che scoppiò quando Il Giornale pubblicò alcune intercettazioni telefoniche che evidenziarono potenzialmente un ruolo improprio del Governatore affinché la Banca Centrale approvasse un'offerta pubblica d'acquisto da parte di Banca Popolare di Lodi della Banca Antonveneta, nonostante tale operazione fosse stata considerata non legittima. Il 31 ottobre 2011 Fazio è stato condannato dalla prima sezione del Tribunale di Milano a 3 anni e 6 mesi di reclusione e a una multa di 1 milione di euro per insider trading ed ostacolo alle funzioni di vigilanza nel processo sulla tentata scalata di Unipol alla Banca Nazionale del Lavoro. Il 31 maggio 2012 la Corte d'appello di Milano ha annullato la condanna inflittagli in primo grado e lo ha assolto. Successivamente, la Cassazione ha annullato la sentenza di secondo grado, ordinando la ripetizione del processo davanti ad altra sezione della Corte d'Apello di Milano; tuttavia, la vicenda si è risolta in un nulla di fatto, giacché a dicembre 2012 è maturata la prescrizione. (l'Italia è fatta così!!)
Inoltre alla Banca D'Italia lui poteva fare quello e altro. La Banca d'Italia è privata, posseduta da azionisti privati, non dallo Stato.
I principali azionisti sono: Gruppo Intesa (26,81%), Gruppo San Paolo IMI (17,44%), Gruppo Capitalia (11,15%), Gruppo Unicredito Italiano (10,97%), Gruppo Assicurazioni Generali (6,33%), Banca Carige (3,96%), BNL (2,83%), Banca Monte dei Paschi di Siena (2,50%), Cassa di Risparmio di Firenze (1,85%). E a nominare il Governatore non sono estranee le stesse banche private. Quindi i controllati decidono loro se è gradito o meno il controllore.
))))

19 NOVEMBRE S  -  POLITICA. Berlusconi "ho gia' pronto il mio Governo, i sondaggi non possono fallire. Il Polo e' sopra il 50%". Nella compagine ipotizzata da Berlusconi ci sarebbe posto pure per Fazio e questo potrebbe spiegare il senso della frase che il leader del Polo ha pronunciato ieri.
Veltroni replica "macche' Governo gia' pronto, Berlusconi si ricordi dei brutti scherzi che i sondaggi gli hanno riservato in passato. La verita' e' che D'Alema sara' Premier fino al 2001, poi con le primarie sceglieremo il nuovo leader".
*** NILDE JOTTI LASCIA MONTECITORIO DOPO 50 ANNI. "Per gravi ragioni di salute". Unanimi elogi da tutte le forze politiche per l'ex compagna di Togliatti per 13 anni Presidente della Camera e prima donna , nel 1987, a ricevere un mandato esplorativo per formare un Governo.

20 NOVEMBRE D  -  BERLUSCONI INVOCA LA GRAZIA PER CRAXI. -  CIAMPI "CI SONO LE LEGGI DA RISPETTARE". Il leader del Polo dichiara "Bettino non puo' continuare ad affrontare certe dure prove, credo che il Capo dello Stato che finora e' stato al di sopra delle parti debba riflettere e mettere in campo cio' che la Costituzione assegna a lui". Non si fa attendere la risposta del Quirinale (e' la prima volta che Ciampi prende posizione sul caso Craxi): "ferma restando la considerazione per gli aspetti umanitari" si legge in un comunicato "la posizione del Capo dello Stato come garante della Costituzione e al di sopra delle parti impone il rispetto sostanziale delle leggi della Repubblica, ed ad esse il Presidente si attiene". Di Pietro commenta "era ora che qualcuno spiegasse a Berlusconi che nel nostro paese, checche' ne dica lui, le leggi si rispettano". Veltroni "Ciampi ha perfettamente ragione, l'intervento per Craxi puo' essere solo umanitario , ma nessuna grazia". E anche Fini mostra di non aver gradito le parole di Berlusconi "Craxi e' un cittadino condannato dalla magistratura che si e' sottratto alla legge, la pena la deve scontare dopo la cura".

21 NOVEMBRE L -  CASO CRAXI. Dopo la richiesta di grazia fatta da Berlusconi , Veltroni attacca il Cavaliere "ha dimostrato una volta di piu' che non e' in grado di governare il paese, lui ha un'idea di societa' che e' solo quantita', senza qualita'". La replica non si fa attendere "nessuna critica da un erede di un'ideologia criminale che ha prodotto danni irreparabili in tutto il mondo, Veltroni resta un comunista mascherato".
FIRENZE. Si apre il vertice dei leader del centrosinistra di Italia, Francia, Germania, Inghilterra, Usa e Brasile. Per Clinton "porremo le basi di un'alleanza per il 2000".
*** E' MORTO FANFANI. A 92 anni se ne va uno dei maggiori protagonisti della scena politica del dopoguerra. Sei volte Presidente del Consiglio,due Segretario della DC ed a lungo Presidente del Senato fu colui che apri' alla stagione del "Centrosinistra". Per 2 volte cerco' di salire il colle del Quirinale, non trovando mai i voti necessari (anche per l'opposizione riscontrata all'interno del suo partito). Dal 72 Senatore a vita fu poi sostenitore della campagna per il no al referendum sul divorzio. La sconfitta subita sembro' escluderlo da ogni gioco politico, ma nel 1982 fu di nuovo Presidente del Senato. Non a caso Montanelli lo aveva chiamato "il rieccolo". 

22 NOVEMBRE M - D'ALEMA "E' ORA DI RIFORMARE LE PENSIONI". Da Firenze, durante il vertice sul "centrosinistra del 2000" D'Alema lancia una proposta destinata a suscitare un vespaio "e' il momento che la riforma delle pensioni sia anticipata" dice "l'attuale riforma Dini [per innalzare l'eta' pensionistica] e' ottima ma fino al 2020 non entrera' in vigore, bisogna accelerare".  Per Cossutta "e' una proposta incomprensibile, le pensioni almeno fino al 2001 non si toccano, piuttosto si alzino i minimi pensionistici". Anche Democratici e Verdi esprimono "molta cautela". Per Bertinotti "D'Alema vede Clinton e si esalta, l'altra volta andammo in guerra nei Balcani ora in guerra contro le pensioni".  Ed intanto D'Antoni sancisce la fine dell'unita' sindacale "faremo opposizione alla politica del Governo" dice il leader della CISL "ormai la CGIL e' appiattita su D'Alema, se toccano le pensioni faremo sciopero, anche da soli".  Per Cofferati "D'Antoni rischia di fare solo danni la Finanziaria finalmente va nella via dello sviluppo, tuttavia riteniamo un errore toccare le pensioni, a cio' ci opporremo". 

23 NOVEMBRE M - PENSIONI: D'ALEMA ISOLATO NELLA MAGGIORANZA. Veltroni "temo effetti devastanti, cerchiamo di non rompere l'unita' della coalizione" ed anche per il Ministro del Lavoro Salvi "e' prematuro parlare di pensioni". Mastella aggiunge "ma perche' D'Alema fa simili uscite alla vigilia delle elezioni nel collegio 12 di Bologna? Vogliamo perdere di nuovo?". Dall'opposizione Berlusconi afferma "che le pensioni vadano riformate lo diciamo da tempo, ma le pur buone intenzioni del Premier vengono frenate dalla sua maggioranza, questo Governo non fara' mai alcuna riforma". E per AN quella di D'Alema "e' demagogia planetaria".

24 NOVEMBRE G -  D'ALEMA "FRENA" SULLE PENSIONI. "Ho sentito le solite accuse strumentali, a dire la verita' mi aspettavo piu' sostegno dalla maggioranza, non una levata di scudi. E' una cosa che mi ferisce farmi passare per quello che vuole colpire i pensionati, ma siamo sicuri che senza riforma un domani i nostri figli la pensione ce l'avranno?. Comunque non voglio nessuna forzatura, avvieremo un confronto sul tema dopo l'approvazione della Finanziaria" . Ma all'interno dei DS resta il malumore "e' stata un'uscita sbagliata e poi fatta a pochi giorni dalle elezioni di Bologna, se Parisi dovesse perdere per il Governo sara' un dramma".
*** GIUSTIZIA. ALL IBERIAN 2, BERLUSCONI RINVIATO A GIUDIZIO. Dopo essere stato assolto (per prescrizione) nel reato di finanziamento illecito, Silvio Berlusconi, sempre nell'ambito del caso ALL IBERIAN viene rinviato a giudizio per falso in bilancio. L'accusa parla di oltre 1200 miliardi di fondi neri usati per "operazioni illecite in Italia e all'estero, tra cui 456 miliardi per acquisire il controllo, violando le leggi spagnole, di Telecinco e 630 miliardi elargiti a prestanome cui vennero intestate le quote di Telepiu'" E sempre dalla ALL IBERIAN proverrebbero i soldi con i quali sarebbero stati corrotti i giudici del Lodo Mondadori.  Berlusconi "siamo alla follia, io di questa societa' ALL IBERIAN non conosco l'esistenza e sfido chiunque a dimostrare il contrario, lo dichiaro in nome dei miei elettori; ormai e' una persecuzione continua". Per Di Pietro "altro che persecuzione, accendesse piuttosto un cero a Sant'Antonio per la prescrizione del reato di finanziamento illecito".
*** ATTENTATO NEONAZISTA? ROMA. Scoppia un ordigno in Via Tasso davanti al portone del museo storico della Liberazione. Non ci sono feriti, ma l'ingresso e' devastato. Negli anni dell'occupazione tedesca quel palazzo fu la sede del carcere della Gestapo e luogo in cui i nazisti inflissero morti e atroci torture. Un fantomatico movimento antisionista ha rivendicato la paternita' dell'ordigno. 

25 NOVEMBRE V -  RAPPORTO ANNUALE DELL'UNIONE EUROPEA. Cresce l'economia nel continente ma l'Italia resta il fanalino di coda. Il suo prodotto interno lordo sale del 1,1% a fronte di una media europea del 2,9%. Per la Confindustria "non possiamo restare sempre gli ultimi, ci vogliono meno tasse e una maggiore liberalizzazione dei servizi, siamo convinti che il paese puo' risalire". Bersani , Ministro dell'Industria dice "l'analisi degli industriali e' condivisibile, tuttavia ricordiamoci dove era il paese 5 anni fa, nel prossimo anno agiremo su innovazione e liberalizzazione".
*** INTERNET "SBANCA" LA BORSA. Crescita record dei titoli tecnologici. A destare il maggiore scalpore e' il caso di Finmatica: al suo primo giorno di quotazione e' stata "travolta" dalle richieste fino ad arrivare ad una valutazione (teorica) che eccedeva 6 volte il prezzo di collocamento. Non era mai successo che un titolo appena ammesso alla quotazione non arrivasse ad un prezzo ufficiale causa l'eccesso di richieste. Ma tutti i titoli legati alle nuove tecnologie hanno registrato dei balzi enormi.
*** DOPO L'ORDIGNO "NEONAZISTA". Per la Jervolino e' un atto che si inquadra in una strategia "che cela un pericoloso piano neonazista ed antisemita". Pare che le indagini si stiano indirizzando verso le frange estreme dei sostenitori delle due squadre di calcio romane. Per gli inquirenti gli striscioni con significati antisemiti e le svastiche (piu' volte apparse in curva) sono segnali ben precisi. Si ipotizza, e la tesi non e' nuova, un piano dell'ultradestra per reclutare adepti fra il tifo di curva. 

26 NOVEMBRE S -  LA PROTESTA DELLE FORZE DELL'ORDINE. "Nella Finanziaria ci viene concesso un aumento di 18 mila lire, lo consideriamo un atto offensivo, siamo pronti a scendere in piazza per protestare" dicono i loro rappresentanti. Berlusconi "i tutori dell'ordine non temano, fra 500 giorni io risolvero' tutto, giacche' vincero' le elezioni" e Fini aggiunge "voi eravate dei servitori dello Stato, la sinistra vi ha ridotto al rango di servi dello Stato". Il Ministro della Funzione Pubblica, Piazza, replica "l'aumento sara' di 101 mila lire altro che' 18mila!" [Pare che le 18 mila lire nascano da un erroneo conteggio della divisione dei fondi destinati alle Forze Armate, per errore essi sarebbero stati divisi pure fra il personale diplomatico, rendendo cosi' piu' basso l'importo teorico]. Ma la polemica ormai e' scoppiata; per Folena (DS) "Fini dice cose indecenti, il suo e' un linguaggio da fascista", e dai DS si aggiunge "sono toni da sobillatore". Ma per Gasparri (AN) "e' la maggioranza ad essere indecente", al che Folena risponde "An nonostante le belle parole non supera il passato, basta guardare il suo simbolo in cui ancora c'e' la fiamma tricolore".
*** ECONOMIA. INTERNET CONTAGIA LE BORSE EUROPEE. In tutte le Piazze Affari d'Europa qualsiasi titolo che avesse attinenza con le nuove tecnologia ha registrato rialzi senza precedenti. Per gli esperti "una cosa di questo tipo non si era mai vista". Intanto a Milano (che guadagna l'1,89%), Finmatica ha avuto scambi per 372 milioni di Euro, quasi 700 miliardi.

27 NOVEMBRE D -  GIUSTIZIA. ALTRI GUAI PER BERLUSCONI, ALTRE POLEMICHE POLITICHE Il GUP Rossatto rinvia a giudizio per corruzione Berlusconi, Previti, l'ex capo dei giudici di Roma Squillante, l'ex avvocato Pacifico e il giudice Verde nell'ambito del caso SME (il colosso alimentare pubblico). Rossatto ha dunque ritenuto sufficienti gli elementi portati dall'accusa per andare a processo. Il caso SME risale alla sentenza del tribunale civile di Roma del giugno 1986 con la quale venne dichiarata non valida la vendita della SME stessa alla Buitoni controllata da De Benedetti (vendita che Prodi, allora presidente dell'Iri aveva gia' firmato), dopo che si era formata una cordata composta da Berlusconi, Michele Ferrero (assolto per non aver partecipato alla corruzione) e Carlo Barilla (deceduto nel frattempo) che si oppose fermamente alla cessione della SME alla Buitoni. Secondo l'accusa la sentenza sarebbe stata comprata da Berlusconi; quasi 2 miliardi sarebbero finiti in Svizzera sui conti di Pacifico(stretto collaboratore di Previti) e da li trasferiti al giudice Verde, mentre ulteriori milioni sarebbero finiti a Squillante per la sua "opera di convincimento" fatta su Verde perche' si acconsentisse ai "voleri" di Berlusconi.
A dare la svolta decisiva alle indagini furono le rivelazioni sull'accaduto fatte nel 1995 da Stefania Ariosto (la cosiddetta teste OMEGA ed allora compagna dell'ex avvocato Fininvest Vittorio Dotti).
Berlusconi saputo del rinvio a giudizio afferma "ora basta, questi magistrati sono un cancro per la democrazia, ed e' un cancro che va rimosso, per il bene, lo ripeto, della democrazia stessa; e intanto denuncero' il GUP Rossatto". E da FI si rincara la dose "e' lampante l'uso politico della magistratura, la sinistra coi giudici militanti vuole eliminare un avversario scomodo". Per Casini "si sta minando la vita democratica del paese".
Dure repliche dalla maggioranza; Mussi (DS) "il vero cancro della democrazia e' quello di un uomo politico che non riconosce la sovranita' della legge e il principio dell'uguaglianza fra cittadini", Veltroni "le parole di Berlusconi sono inaudite e gravissime, un uomo che dice certe cose non puo' essere un personaggio importante della nostra Repubblica". Ma dal Polo si fa sapere "respingiamo le lezioni di questi veterecomunisti" al che Veltroni risponde "Berlusconi pare un estremista di destra, altro che moderato". Ed intanto anche l'Associazione Nazionale Magistrati interviene "i giudici non sono un cancro, questi sono insulti di un imputato, saranno gli Italiani a valutare quelle frasi".

28 NOVEMBRE L -  POLITICA E GIUSTIZIA. D'Alema "da Berlusconi si sono avute dichiarazioni inaccettabili. Mi preoccupano i toni che la destra ha assunto, e questi sarebbero i moderati? No, questo e' estremismo violento che rischia di spaccare la societa'". Ma per il Polo "siamo al regime, alla vigilia delle elezioni suppletive ecco la giustizia mannaia, nemmeno Stalin avrebbe fatto meglio, ormai siamo peggio che in URSS". Per Fini e Casini "non ci dobbiamo far intimorire da questi giudici politicizzati ne' dai loro danti causa". E D'Alema cosi' aggiunge "sono un insieme di affermazioni cariche di violenza e soprattutto senza fondamento, il Polo usa toni arroganti e aggressivi forse perche' si illude di aver gia' vinto le elezioni". E Veltroni "si sono sentiti toni da Peronisti, si e' scavalcato a destra Pino Rauti". I magistrati intanto chiedono l'intervento di Ciampi "crediamo che il nostro onore e la nostra dignita' debbano essere difese" dicono. 
*** ED OGGI SI TENGONO LE ELEZIONI SUPPLETIVE. Si vota a Bologna (collegio 12), Terni, nel collegio 8 di Firenze a Pesaro e Potenza. Ma naturalmente l'attenzione e' incentrata sulla sfida Parisi (centrosinistra) Tura (centrodestra) a Bologna. In caso di nuova sconfitta per la sinistra, dopo le comunali vinte da Guazzaloca, non si escludono ripercussioni per la stabilita' del Governo.

29 NOVEMBRE M POLITICA. ELEZIONI SUPPLETIVE. EN PLEIN DEL CENTROSINISTRA. Conquistati 5 collegi su 5 (Bologna, Terni, Firenze, Pesaro, Potenza). A Bologna dunque il Polo non e' riuscito a bissare il successo di Guazzaloca dello scorso Giugno, Parisi (centrosinistra) ha ottenuto il 48,9% contro il 45,1% di Tura (centrodestra). Per Parisi "i Bolognesi hanno capito che il qualunquismo non paga, il Polo ha perso 5 punti da quando fu eletto Guazzaloca e l'Ulivo unito ha vinto in tutti i collegi,da oggi inizia il rilancio della coalizione". Dal Polo si fa notare "e' come se avessimo vinto, perche' in quel collegio Prodi nel '96 ottenne il 60% [c'era pero' pure Rifondazione che oggi ha presentato un candidato autonomo], l'effetto Guazzaloca non si e' esaurito".
*** POLITICA E GIUSTIZIA. CIAMPI "RICHIAMA" BERLUSCONI. Dopo le recenti polemiche prende posizione (con un comunicato emesso alle 22 in punto appena dopo la chiusura delle urne) il Presidente della Repubblica: "il Presidente della Repubblica invita a non travalicare i confini costituzionali" si legge, "l'operato della magistratura e' aperto alle critiche ma esse non devono tradursi in lesione ai valori essenziali dell'autonomia e indipendenza della funzione giudiziaria. La responsabilita' di chi ha cariche pubbliche e' quella di non incrinare il rapporto di fiducia fra cittadini e magistratura". 
*** I PRIMI COMMENTI: Veltroni "approvo ogni parola di Ciampi, ognuno di noi deve rispettare l'autonomia dei magistrati", Di Pietro "finalmente un segnale forte al leader del Polo, Berlusconi si renda conto che lui non e' al di sopra dei comuni cittadini". Per Cossiga invece "c'e' rispetto per le parole di Ciampi ma le cose non sono semplici come lui le mostra". Ed a tarda sera Berlusconi fa sapere "come al solito la sinistra ha voluto distorcere la verita'. Io non ho detto che i giudici sono il cancro della societa', ma che l'uso politico della magistratura e' un cancro per la democrazia". 

30 NOVEMBRE M - POLITICA E GIUSTIZIA.-  BERLUSCONI "A MILANO MAGISTRATI SFACCIATAMENTE DI SINISTRA". "Sui principi concordo con Ciampi ", dice il leader del Polo "ma non posso non notare che a Milano esistono dei giudici che sono miei avversari, che sono delle vere e proprie toghe rosse, giudici che non hanno mai nascosto di essere di sinistra". Ed oggi la polemica si allarga anche alla stampa estera: il settimanale tedesco DER SPIEGEL sferra un duro attacco a Berlusconi e FI per "l'irrisolta questione del conflitto di interessi e per quegli esponenti di FI condannati dalla magistratura ed ugualmente candidati al Parlamento Europeo".
Per FI quello che scrive DER SPIEGEL "e' un segnale molto preoccupante e testimonia i danni provocati dall'uso politico dei giudici, anche in Germania la stampa e' vittima della demonizzazione dell'avversario che fa la sinistra italiana". 
***  POLITICA. DOPO LE SUPPLETIVE. Per D'Alema "abbiamo avuto la conferma che con l'Ulivo si vince. Parisi "noi non vogliamo cacciare Cossiga ma e' chiaro che presto il Governo cambiera', ma di certo non mutera' il Premier". Da FI si replica "se vi sentite forti, perche' non ci date le elezioni anticipate?". 

ALTRO  IN BREVE  IN ITALIA

2 - L'Enel debutta in Borsa.
4 - Generali e Ina raggiungono l'accordo sull'OPA.
4 - La Bce alza il tasso di riferimento dal 2,5 al 3%.
10 - Camera approva legge costituzionale sul giusto processo.
11 - Giuliano Vassalli presidente della Corte Costituzionale.
12 - Casco dei motorini obbligatorio anche per i maggiorenni.
16 - Il governatore della Banca d'Italia Fazio presenta un manifesto per un progetto di rilancio del Paese.
19 - Giacomo Mancini assolto dall' accusa di concorso esterno in associazione mafiosa.
28 - Elezioni suppletive per cinque seggi parlamentari. Restano tutti all'Ulivo, compreso quello di Bologna, dove e' eletto Parisi. 

ALTRI TITOLI DI GIORNALI
2   D’Alema difende la legge Berlinguer sulla scuola. Cacciari si candida alla presidenza della regione Veneto. D’Alema propone un rimpasto di governo; Parisi dice che è un «infortunio linguistico».
4   Cossiga si esprime a favore di un D’Alema bis oppure di un governo guidato da Amato.
6   D’Alema annuncia «niente galleggiamento»: o governo rinnovato o elezioni anticipate.
7   Ricomincia il dialogo Berlusconi-Cossiga.
9   Il presidente del Senato Mancino propone l’elezione di un’Assemblea costituente.
10   Approvata l’elezione popolare diretta dei presidenti delle regioni.
11   Commenti negativi di Borrelli e D’Ambrosio alla legge sul cosiddetto «giusto processo».
12   Amato sostiene che i partiti di massa hanno costruito la democrazia in Italia.
13   D’Alema riabilita Dc e Psi, la cui storia non fu «tutta criminale». .
16   Berlusconi e Fini bocciano il turno unico perché il centro-sinistra blinda la par condicio.
Il governatore Fazio presenta il suo manifesto politico.
17   Berlusconi rilancia il modello proporzionale tedesco. Inflazione al 2% su base annua.
18   Dopo 53 anni di vita parlamentare, Nilde Iotti si dimette dalla Camera per la gravità delle sue condizioni di salute.
19   Nuova proposta elettorale di Veltroni: turno unico, premio di maggioranza, diritto di tribuna, indicazione del premier, norma «antiribaltone».
20   Il procuratore generale di Milano D’Ambrosio contro l’amnistia.
21   D’Alema rilancia la necessità di una riforma delle pensioni.
22   Il ministro del Lavoro Salvi e i sindacati rimandano la verifica sulle pensioni al 2001. Martinazzoli candidato alla regione Lombardia senza simbolo dell’Ulivo.
25   Il Senato vara la commissione d’inchiesta sul dossier Mitrokhin.
26   Previti, Squillante e Verde rinviati a processo per il caso «toghe sporche», con Berlusconi che afferma che i giudici sono un «cancro nazionale».
28   Ciampi difende l’autonomia della magistratura dalle critiche di Berlusconi e indica la necessità della riforma delle pensioni.
29   Nelle elezioni suppletive, l’Ulivo riconquista tutti e cinque i suoi collegi. Vince anche Parisi a Bologna.
30   Berlusconi accusa Veltroni, D’Alema, Mussi e Angius di essere i «mandanti» delle toghe rosse. I Ds annunciano querele per calunnia e diffamazione.

 

DICEMBRE

 

La foto storica del mese

Due diverse facce a fine anno, o inizio anno 2000. 
Spot natalizi rassicuranti su tutte le Tv il 22
Poi ira d'Iddio in Tv dai banchi del Parlamento il 23.
Compaiono negli infiammati discorsi paradossalmente due opposte  ideologie:  Il Liberalismo  e il Moderatismo. Due cose queste che non sono affatto coincidenti. Il liberalismo vuole (da sempre) liberarsi dalla statualità, dal peso dello Stato nell'economia, dai lacci. Il moderatismo  (da sempre) è lo storico orientamento dei conservatori che guardano allo Stato protettore, quello che dà le concessioni, le sovvenzioni, le detassazioni, molto utili (come la legge Tremonti >
Poi ad es. si vogliono  liberalizzare le Professioni borghesi  che sono  la più alta espressione del conservatorismo, e si vuole nello stesso tempo allearsi ai leghisti (secessionisti) che sono la più forte espressione dell'antistatalismo. Due ideologie che nessuno è mai riuscito a far convivere. Hanno sempre provocato in 200 anni solo guerre civili, figuriamoci le alleanze. (Sembrano le alleanze prussiane con l'Austria-austriaca)
La Lega guarda alla Carinzia "cortile", (austriaca -austro-tedesca storicamente nazionalista)  mentre  il Polo guarda all'America liberista "globalizzata" e nello stesso tempo guarda all' Austria (austriaca -austro-imperiale-social-cristiana conservatrice) che è un isola rifugio di 26 milioni di libretti fantasmi di risparmio di italiani -  su 7 milioni di abitanti. Infine guarda anche alla Spagna. I "maligni" sperano che non si guardi, a Cuba, in Cile o nell'Africa nera:

D'ALEMA dopo la "crisi" ottiene la fiducia al Senato. Spettacolare l'aspro e infuocato dibattito dell'opposizione. Si è distinta la teatralità di La Loggia, mentre  l'irruente oratoria di Berlusconi è stata interrotta più volte  e si è conclusa con un tripudio d'applausi "di altri tempi, - dei bei tempi" ha affermato qualcuno. - D'ALEMA - dicono i maligni- a Natale si recherà a Betlemme "per grazia ricevuta". - (Pensando a Matteotti?)

 

1 DICEMBRE - POLITICA E GIUSTIZIA. DS-BERLUSCONI: SI ARRIVA ALLA QUERELA. In mattinata giunge dalla Spagna la notizia che il Procuratore Anticorruzione di Madrid ha dato l'ok al giudice Garzon per i processi a Berlusconi per il caso Telecinco. Il reato ipotizzato e' la frode fiscale. E sempre nel corso della mattina Berlusconi partecipa alla trasmissione radiofonica "RADIO ANCH'IO" da dove attacca ancora piu' duramente la sinistra "io ce l'ho con quei giudici che sono il vero braccio armato della sinistra, da lei usati per conquistare il potere". Poi, incalzato da alcune telefonate che lo "rimproveravano" per i toni troppo aspri sbotta "siete tutte vittime della propaganda comunista! Le dichiarazioni di uomini come Veltroni, Mussi, Folena e Angius dimostrano la chiara collusione fra politica e giustizia".
Il conduttore della trasmissione allora chiede "dunque per lei e' Botteghe Oscure ad ispirare i giudici?" E Berlusconi "certo, mi sembra di una evidenza solare, i DS sono i mandanti delle procure giacobine, i Mussi i Veltroni e tutti gli altri sono maestri della demonizzazione dell'avversario, su questo non ci sono dubbi". Stavolta la sinistra annuncia di voler rispondere per "vie legali". "E' ora di fermare questa follia" si legge in un comunicato emesso da Botteghe Oscure, "Berlusconi ha abbandonato il terreno politico lanciandosi in dissennate accuse diffamatorie, noi dirigenti dei DS lo chiameremo a risponderne davanti alla legge." Tra i firmatari del documento non c'e' D'Alema che "in quanto Presidente del Consiglio decidera' autonomamente". Il Premier pero' si dice "indignato per le gravi affermazioni di Berlusconi e preoccupato per lo scivolare del confronto politico in accuse prive di fondamento, ci si augura che il leader del Polo sappia recuperare un confronto politico reponsabile". 

2 DICEMBRE - SCONTRO DS-BERLUSCONI. Il Cavaliere "vado avanti per la mia strada, gli ex-comunisti sanno vincere solo col trucco, si sono organizzati la loro corrente nella magistratura e sbattono fuori i dissidenti come e' successo per Martone, e adesso se vogliono mi querelino pure". Per Fini "la querela dei DS si rivelera' un boomerang per loro", Casini "approvo tutto cio' che dice Berlusconi, i DS querelino pure me" e per Cossiga "l'idea dei DS e' stata ridicola".
Ma da sinistra si replica "nessun ripensamento dobbiamo tutelare la nostra dignita', Berlusconi non puo' lanciare certe invettive". Castagnetti, Segretario PPI, dice "certo sarebbe meglio abbassare i toni, ma la colpa di tutto cio' e' soprattutto di Berlusconi cha ha davvero perso la testa". 

3 DICEMBRE - POLITICA. DEFINITIVO L'INGRESSO DI FI NEL PARTITO POPOLARE EUROPEO. Berlusconi esulta "e' il nostro trionfo, alla faccia dei comunisti e di quelli che ci dicevano partito di plastica".
Ma per Castagnetti "e' un ingresso totalmente sbagliato, Berlusconi non ha nulla dei valori popolari, ormai nel PPE c'e' di tutto, questa e' una deriva di destra".
Ma intanto Andreotti benedice l'ingresso di FI fra i popolari europei "anche il Cavaliere e' erede della DC, molti nostri ex elettori votano per lui, e' giusto faccia parte del PPE", al che Martinazzoli (ultimo segretario DC) risponde "Andreotti sbaglia, Berlusconi fomenta solo umori antipolitici, che c'entra con la storia della DC? Che c'entra con De Gasperi, Sturzo o Moro? Lui crede soltanto che i suoi interessi coincidano con quelli del paese". 
*** SVENTATO AGGUATO DELLE NUOVE BR. Nel mirino c'era il sottosegretario Bargone; l'omicidio era stato programmato per fine settembre. Una soffiata mise allora in guardia la Polizia. Per il Prefetto Andreasi "va disarticolata un'intera organizzazione la cui forza numerica non e' vasta, ma sono guidati da un ex irriducibile ed in grado di piazzare almeno 2 omicidi all'anno". 

4 DICEMBRE - RESTA ALTO IL TONO DELLA POLEMICA POLITICA. Dopo l'ingresso di FI nel PPE, Berlusconi riparte all'attacco e da Bruxelles dice "io e soltanto io posso modernizzare il paese non esistono altri protagonisti sulla scena, la sinistra e' peggio di un teatrino, la sua e' una politica da bassifondi. Noi abbiamo pieno diritto a stare nel PPE, sono i Popolari italiani, ormai ridotti ad ectoplasmi, a stare coi comunisti", per concludere "sapro' contagiare la gente col mio entusiasmo e la mia moralita': io sono portatore di una moralita' sconosciuta al passato e al presente". Per Veltroni "ormai c'e' sgomento e vera preoccupazione per la violenza verbale di Berlusconi verso gli avversari politici: non ricordo niente di simile negli ultimi venti anni".
E dai DS si aggiunge "Berlusconi portatore di moralita' sconusciuta? Mah... forse ha ragione , ma nel senso contrario a quello che intende lui!".

Intanto la LEGA annuncia la sua "Marcia su Roma". Domani migliaia di militanti leghisti scenderanno nella Capitale per "marciare" dice Bossi "contro il centralismo romano e Roma ladrona". L'organizzatore della manifestazione, Calderoli, chiede che una delegazione possa incontrare i Presidenti di Camera e Senato, ma Violante e Mancino rifiutano. Violante "non posso ospitare una delegazione che guida una marcia con caratteri secessionisti e volgarmente offensivi verso la Capitale" Per Calderoli "ma che offensiva! Da' fastidio il simbolo che abbiamo scelto col Colosseo in fiamme? Ma noi vogliamo solo simboleggiare la fine dell'oppressione". 

5 DICEMBRE - 50 MILA LEGHISTI A ROMA "SI AL REFERENDUM PER IL NORD". Si temevano disordini, ma la marcia (al di la' di slogan come "Nerone ritorna per noi" o "chi non salta e' italiano) e' stata del tutto pacifica. Bossi, nel comizio a Piazza del Popolo, dice "si al modello scozzese, alla devolution, il Nord deve essere gestito con un suo Parlamento e governo autonomo, in Primavera porteremo camion di firme per ottenere tutto cio'". Poi chiude a D'Alema "da noi non avra' aiuto, ha deluso in tutto, si e' venduto agli USA", piu' cauto con Berlusconi "il Polo ci proponga programmi seri e discuteremo".

Berlusconi risponde "e' chiaro che su molti punti programmatici con la Lega sono possibili alleanze e convergenze".

*** E' MORTA NILDE JOTTI. Pochi giorni fa aveva lasciato Montecitorio per "gravi ragioni di salute". Nel 46 fu giovanissimo membro della Costituente, poi, sfidando le malelingue all'interno del suo partito, fu la compagna di Togliatti fino alla morte del Migliore. Comincio' poi la sua "vera" carriera politica, sempre eletta alla Camera, ne fu per 13 anni Presidente e nel 1987 prima donna ad avere un mandato esplorativo per formare un Governo (fu incaricata da Cossiga). Verra' sepolta accanto alla tomba di Togliatti. 

6 DICEMBRE - DIALOGO LEGA-POLO, FINI NON APPREZZA. "La marcia su Roma e' stata una delle solite carnevalate di Bossi che e' alla ricerca di un palcoscenico per far vedere che esiste ancora". Intanto per il Sindaco Rutelli "a Roma c'erano piu' giapponesi che leghisti. Bossi va col Polo? magari!, chissa' come accoglierebbero questa scelta i militanti del Polo del sud". Per l'ex leghista Formentini "ammiro sempre l'entusiasmo dei militanti della Lega anche se sono in diminuzione, ma il Carroccio ormai non ha piu' un ruolo preciso".

7 DICEMBRE - POLITICA. *** BOSSI E IL POSSIBILE ACCORDO COL POLO "Qualunque alleanza si fa solo alle mie condizioni, abbiamo fatto vedere che la Lega e' tornata protagonista", poi aggiunge "noi speravamo in D'Alema, ma lui si e' dimenticato del Nord, ma il signor Berlusconi per fare l'accordo con noi deve esprimersi chiaramente a favore della devolution". Urbani (FI) commenta "ne possiamo parlare, con Bossi stiamo tornando ad essere vicini".

8 DICEMBRE - LA CASSAZIONE HA DATO IL VIA LIBERA AI REFERENDUM. Ammessi anche i quesiti elettorali, giudicati riproponibili anche se di fatto "riprendono" il referendum bocciato nell'aprile scorso per non aver raggiunto il quorum. Adesso il giudizio definitivo sara' quello della Corte Costituzionale che giungera' fra gennaio e febbraio.
*** POLITICA. D'ALEMA "BERLUSCONI MODERI I TONI". Dai microfoni di Radio Anch'io (dove Berlusconi aveva parlato di "DS mandanti delle procure"), D'Alema si rivolge cosi' al leader del Polo "la sua e' una aggressione  continua, gli rivolgo la preghiera di smetterla, noi non abbiamo fatto nulla contro l'opposizione e ogni volta che c'e' una sentenza contro il suo leader veniamo attaccati, cio' e' davvero singolare. Le teorie di Berlusconi sono strampalate e prive di fondamento", poi aggiunge con sarcasmo "mi piacerebbe sapere come si dice mandante in spagnolo" [facendo  riferimento ai guai giudiziari spagnoli di Berlusconi] "o c'e' un complotto internazionale?".  Non si fa attendere la replica del Cavaliere "incredibile, adesso le vittime sarebbero loro! E' un atteggiamento ipocrita e volutamente vittimistico che tra l'altro stravolge tutte le mie dichiarazioni".

9 DICEMBRE - POLITICA. BOSSI, ALTRO PASSO VERSO IL POLO. "Il Governo D'Alema e' il peggiore" dice il leader del Carroccio "Berlusconi ha capito che serve un cambiamento forte e cio' deve avvenire gia' a partire dalle elezioni regionali", ma poi gela Fini "di lui preferisco non parlare, ha costruito un polo nel polo". Gasparri (AN) dice "noi non siamo contrari ad allearci con Bossi, ma ci vuole cautela, deve retrocedere da certi massimalismi del passato".
*** ECONOMIA. LA BORSA VOLA COL "TRADING ON LINE". Record annuale a Piazza Affari(il Mib-Tel tocca quota 26,278 con un balzo complessivo del 1,08%) dovuto ad un enorme numero di ordini pervenuti via internet. (l'8 Dicembre le banche erano chiuse). Alle stelle i titoli delle telecomunicazioni, con Telecom sospesa per eccesso di rialzo. Ma c'e' da segnalare la protesta dei risparmiatori che non possono operare tramite internet "la chiusura delle banche ha finito col punirci, cosi' non e' giusto".

10 DICEMBRE - CONGRESSO DELLO SDI: D'ALEMA "NEL MIRINO". Nella sua relazione il Segretario dello SDI, Boselli, apre di fatto la crisi di Governo "con l'attuale premier siamo destinati a perdere. Torno a ripetere che ci vuole una guida diversa in grado di rafforzare il settore centrale della maggioranza. La storia di ex dirigente comunista di D'Alema limita l'espansione della coalizione e i DS per primi ne dovrebbero essere consapevoli".

11 DICEMBRE - SI VA VERSO LA CRISI DI GOVERNO? Boselli "noi resteremo fedeli al centrosinistra, ma ripeto che e' evidente che con D'Alema salgono le possibilita' di sconfitta, in una coalizione devono esserci pari opportunita' per tutti, non egemonia diessina". Per Mussi "D'Alema resta il candidato ideale per Palazzo Chigi, a me pare che il Trifoglio non sia una formazione stabile, Boselli e' con noi nell'Internazionale Socialista, Cossiga di certo no". Ma per Castagnetti "Boselli pone una questione seria, un problema di leadership esiste" e Mastella dice "la crisi di Governo in queste condizioni e' ufficialmente aperta". 
Berlusconi commenta "l'unica cosa che tiene insieme la maggioranza e' la brama del potere, ma noto che ormai ci sono partiti come il PPI che si stanno sgretolando, c'e una fuga di massa verso di noi, hanno capito che non si puo' governare coi comunisti". Ma dal PPI si replica "ma quale fuga! Berlusconi sperava che dopo Gargani [passato mesi fa dal PPI a FI] vi fossero altri addii, ma cosi' non e' stato, al Cavaliere fa comodo parlare di fuga, ma la verita' e' che comincia a temerci".

12 DICEMBRE - D'ALEMA CONTESTATO AL CONGRESSO SOCIALISTA. Il Premier comincia il suo intervento con cautela "io non voglio essere di impaccio al Centrosinistra, incomprensioni ed equivoci potranno essere superati in un dibattito serrato, ma ci unira' sempre la comune appartenenza all'Internazionale Socialista", e qui la platea pare gradire. Poi D'Alema prosegue "voi socialisti avete il merito di aver sostenuto lealmente il Governo Prodi in cui non eravate rappresentati" ed aggiunge "ma io credo di aver avuto il merito di aver riportato i socialisti al Governo del paese e quando dico questo penso ad uomo come Giuliano Amato che tanto rappresenta della vostra storia....", e qui la platea non lo fa finire sommergendolo di fischi e bhuuu di disapprovazione [i rapporti tra lo SDI ed Amato sono da sempre pessimi],
"Tienitelo pure quel trasformista" viene gridato a D'Alema. Al che il Premier, con la sua tipica ironia, dice "bhe' scusatemi, ma avevo capito che Amato lo avevate proposto come Primo Ministro!" e giu' altri fischi del pubblico, finche' a stento Boselli riporta la calma e D'Alema puo' concludere, in un clima molto teso, il suo intervento. Per Martelli "quella di D'Alema su Amato e' stata una vera provocazione, purtroppo figlia anche degli errori del Trifoglio e di Boselli" [il nome di Amato come possibile sostituto di D'Alema era stato infatti proposto in passato dal Trifoglio, in particolare da Cossiga, D'Alema di fatto ha "bruciato" la sua possibile candidatura a sostituirlo e lo ha fatto proprio davanti alla platea socialista]. Villetti ,dello SDI, commenta "D'Alema ci ha tirato un colpo da maestro, togliendo ogni possibilita' ad un suo probabile sostituto". Intanto proprio oggi Bettino Craxi, il cui nome e' stato piu' volte scandito al Congresso dello SDI, viene dimesso dall'ospedale di Tunisi.

13 DICEMBRE -  POLITICA. NEL CENTROSINISTRA E' SCONTRO SUL PREMIER. Per Boselli "la provocazione di D'Alema su Amato e' stata inaccettabile, ora piu' che mai ripeto che il Capo del Governo va cambiato, e credo sia necessario farlo subito, certo capisco che forse non influiremo nelle scelte della coalizione, ma mai saremo supporter di D'Alema". Martelli torna a ripetere "D'Alema col riferimento a Amato ha di sicuro dimostrato di essere un professionista della politica, ma gli vogliamo dire che pur essendo Amato uno che ci abbandono' nel momento di difficolta', preferiremo sempre lui a D'Alema".
Da Cossiga poche parole "la battuta di D'Alema e' degna del Cominform". Ma Veltroni difende il Premier "fino al 2001 D'Alema non si tocca, poi decideremo", posizione questa condivisa pure da PPI e Democratici "di cambio adesso non se ne parla" dicono. Per Cossutta "e' davvero triste, ma non si vuole perdonare a D'Alema di essere stato comunista". Intanto Fini intervistato dal Corriere dice "di fronte alle difficolta' di questa maggioranza e' fondamentale che il Polo resti unito, per questo credo che prima di aprire alla Lega ci si debba pensare bene, tanto per cominciare Bossi si tolga dalla testa il parlamento del Nord", e alla domanda, che aleggia da tempo, se non teme un "grande centro" che possa emarginare la destra risponde "questi sono sogni, AN non e' mai scesa sotto il 10% per cui nel Polo contiamo eccome, e poi non credo che i centristi della maggioranza rompano con D'Alema per andare con Berlusconi".

14 DICEMBRE - GOVERNO VERSO LA CRISI. D'Alema "dico basta al gioco dei veti incrociati, dei ricatti pregiudiziali, si finisce per far prevalere gli interessi dei partiti su quelli del paese. L'attacco dei Socialisti credo sia imperdonabile, davanti ad una platea che grida "Bettino Bettino", ci si deve chiedere se esista ancora un Centrosinistra" E aggiunge "io il passato lo rispetto, ma non chi vuole farci tornare al passato, ora basta col gioco dei continui ricatti".
Poi D'Alema annuncia un incontro con Ciampi, al termine del quale da Palazzo Chigi si fa sapere che "il quadro politico necessita di un radicale ed immediato chiarimento". A questo punto i tempi per la verifica potrebbero essere strettissimi, nei prossimi due giorni la Finanziaria sara' approvata, poi si dovrebbe ufficialmente aprire la crisi. Ad oggi l'ipotesi piu' probabile e' che D'Alema si dimetta e poi, salito al Colle, ottenga da Ciampi il mandato a formare un Governo rinnovato (col sicuro ingresso dei Democratici). Tuttavia l'eventuale fiducia da ottenere alla Camera non e' scontata, se il Trifoglio decidesse di votare contro mancherebbero i voti necessari. Il Polo intanto annuncia "non faremo ostruzionismo sulla Finanziaria, la faremo approvare anche se non la condividiamo affatto, ma crediamo sia necessario che per il bene del paese si risolva al piu' presto questo stato confusionale del Governo".

15 DICEMBRE - D'ALEMA PRONTO A DIMETTERSI. "O facciamo un Governo piu' forte o me ne vado". Ormai siamo alla vigilia della crisi di Governo. In una lettera ai Presidenti di Camera e Senato, D'Alema annuncia che "appena approvato l'ultimo articolo della Finanziaria, mi rechero' in Parlamento per avviare un chiarimento radicale" ed aggiunge "ma se devo presiedere un nuovo Governo voglio che sia piu' forte altrimenti me ne andro' immediatamente, lo scopo della politica non e' durare e se devo rimanere fra persone che litigano per qualsiasi cosa non credo ne valga la pena", poi conclude polemicamente "arriviamo ad una crisi incomprensibile, che viene fatta non perche' il Governo abbia mal operato, ma perche' il Premier viene da un certo partito non abbastanza di centro; credo che il Paese assista sgomento". PPI e Democratici ribadiscono il loro pieno assenso ad un D'Alema-bis "creiamo un Governo rinnovato, ma D'Alema fino al 2001 non si tocca", risoluzione questa approvata pure da Cossutta, Verdi e Dini. Ma il Trifoglio non ci sta "D'Alema si deve dimettere subito, la spinta propulsiva del Governo e' finita e noi non accetteremo mai che si prepari una mozione che ridia il mandato a D'Alema per fare una verifica in Gennaio senza che avvengano le dimissioni del Premier. Non ci deve essere nessuna scorciatoia, le consultazioni le deve fare Ciampi non un D'Alema reincaricatosi" . "Se il Premier accetta questo nostro schema" aggiunge Cossiga "potremmo anche non avere piu' pregiudiziali su di lui".

Ed intanto sembra essere gia' finita la disponibilita' del Polo (annunciata ieri) a far approvare nel piu' breve tempo possibile la Finanziaria: "non ritireremo gli emendamenti" si fa sapere dal Centrodestra "D'Alema non se lo merita , il suo comportamento e' sprezzante verso il Parlamento". Per Pisanu "il Premier doveva venire subito in aula, o pensa di poter disporre a sua disposizione della Camera?" Fini "siamo di fronte ad uno spettacolo indecente, se si fosse in un paese davvero normale andremmo ad immediate elezioni". A quanto pare a rompere definitivamente il momentaneo accordo sulla Finanziaria fra Polo e Centrosinistra e' stata una norma, che la maggioranza non ha ritirato, sul meccanismo per calcolare l'importo dei canoni di concessione a carico delle TV che imporrebbe a Mediaset di pagare l'11% del suo fatturato. (ovvero 33 miliardi, mentre in precedenza ne pagava 1,6).

16 DICEMBRE -   VERSO LA CRISI DI GOVERNO Cossiga "e' possibile ipotizzare un nostro appoggio esterno ad un nuovo esecutivo guidato da D'Alema , ma il passaggio deve essere quello di una crisi formale, altrimenti negheremo ogni fiducia", ma poi accusa "sono comunque indignato: in Parlamento e' in atto una compravendita di voti con promesse e minacce fatte da gente che dice di avere l'avallo del Governo, e' chiaro che cercano i voti per fare a meno di noi". [Senza il Trifoglio la maggioranza conterebbe su 317 voti, appena due al di sopra della soglia minima]. Dai Democratici intanto si annuncia il "si all'ingresso in una coalizione rinnovata, ma come condizioni imprenscidibili poniamo il maggioritario e un autentico rilancio dell' Ulivo". Ma Di Pietro obbietta "macche', ci vuole ben altro per giustificare il nostro ingresso nel Governo ". Per Veltroni comunque "oggi ci sono piu' margini rispetto ad ieri di trovare un'intesa, sono ottimista".

17 DICEMBRE -  SCOPPIA LA GUERRA DEI VOTI, GOVERNO A RISCHIO. Cossiga ribadisce quanto detto ieri "sono attonito ed indignato per l'indecorosa compravendita che si fa in Parlamento, adesso basta me ne vado dalla maggioranza, io votero' contro D'Alema". E da Forza Italia Pisanu commenta "e' vero e' in atto una compravendita di voti, so per certo di tre colleghi che hanno avuto offerte per seggi sicuri e ,come se non bastasse, anche in denaro se fossero passati con la maggioranza".
Mussi (DS) reagisce "Pisanu, porta le prove di cio' che dici! Ma come fate a parlare proprio voi, che avete inventato il gioco del baratto e dell'acquisto in Parlamento?". Ma intanto l'ex leghista Bampo rivela "l'Udeur di Mastella, nella persona del deputato Bagliani [pure lui ex leghista] voleva comprarmi, mi furono promessi 200 milioni, e' successo tutto tre settimane fa e assieme a me hanno offerto la stessa cifra ad altri tre leghisti, c'e' stata una valanga di pressioni su di noi".
Mastella risponde con durezza "e' tutta una manovra concordata da Berlusconi per bloccare la crescita del nostro partito, quereleremo Bampo per le sue falsita', e se poi Pisanu ha le prove, bene, le tiri fuori". E sull'argomento interviene D'Alema "se la compravendita di voti fosse vera sarebbe gravissimo e per questo chiedo a Violante di fare chiarezza su una cosa che , ripeto, se fosse vera sarebbe indegna" ma sottolinea il Premier "sarebbe pero' altrettanto grave se pero' tutto questo fosse solo un disegno strumentale e provocatorio nato non casualmente alla vigilia di una verifica politica, perche' Bampo certe cose non le ha denunciate tre settimane fa?". Intanto pero' resta grande incertezza su quale sara' l'atteggiamento del Trifoglio verso l'eventuale D'Alema bis.

18 DICEMBRE -   D'ALEMA OGGI ALLA CAMERA: CERTO L'ANNUNCIO DELLE SUE DIMISSIONI. Ma restano incognite sullo sbocco della crisi. Nel pomeriggio D'Alema si presentera' a Montecitorio per illustrare "l'azione del rilancio della coalizione", poi, dopo l'intervento al Senato, si rechera' da Ciampi per annunciare le proprie dimissioni. Nelle intenzioni del Premier, gia' prima di Natale dovrebbe nascere l'esecutivo rinnovato, ma e' ancora incerto l'atteggiamento del Trifoglio. D'Alema avverte "se vedessi prevalere la vecchia politica e l'intrigo me ne andro' del tutto, non mi faro' cacciare via, io comunque avro' sempre la coscienza tranquilla". Nei Socialisti sembra prevalere comunque l'orientamento verso un voto di astensione che, abbassando il quorum, farebbe nascere il D'Alema bis. Boselli dice "la posizione ufficiale del Trifoglio e' quella di un appoggio esterno".
Cossiga pero' ribadisce la sua intenzione di votare contro D'Alema. Ma spaccature ci sono pure tra i Democratici, Di Pietro attacca "sbagliamo a voler entrare nel Governo a noi non servono le poltrone e neanche possiamo andare in ginocchio dai craxini dello SDI per mendicare un voto a favore; ma il Trifoglio che consenso ha nel paese? Suvvia, sono solo quattro gatti".  
***  PRESUNTA COMPRAVENDITA DEI VOTI. INTERVIENE VIOLANTE. "Chi sa qualcosa" dice il Presidente della Camera "la deve denunciare, mi appello al senso di responsabilita' dei deputati perche' la verita' la si sappia al piu' presto". Lega Udeur e AN propongono l'istituzione di un giuri' d'onore per far luce sul caso. E Bampo oggi precisa "io non ho forzato la mano per rivelare la notizia, e' stato Pisanu a farne un caso politico". Ma il tono della polemica resta alto, dall'Udeur si fa sapere: "anche noi ne avremmo di cose da dire su Forza Italia.... le insinuazioni di Pisanu avranno una risposta adeguata, Pisanu e' un politico riportato alla notorieta' dopo anni di oblio da Cossiga ed ha poi vilmente abbandonato il suo mentore". Ed intanto la Padania (giornale della Lega Nord) scrive "a quattro leghisti sono stati offerti milioni e seggi sicuri, abbiamo le registrazioni".

19 DICEMBRE -  D'ALEMA SI E' DIMESSO. "Ora si deve rilanciare l'alleanza" dice il Premier. Da oggi partono le consultazioni per creare un nuovo esecutivo, nel quale entreranno i Democratici ed usciranno i Socialisti. Nel suo intervento alla Camera D'Alema ha rivendicato "i successi del Governo e il cammino virtuoso dell'economia. Spero, ha detto " nell'avvio di una fase riformatrice e la riscoperta del valore fondamentale di quello che era lo spirito dell'Ulivo". I Democratici, pur tra i mugugni di Di Pietro, "apprezzano il discorso del Premier, diciamo si al D'Alema-bis , siamo pronti a far parte di un Governo rinnovato" . I Socialisti non avranno ministri, ma "daremo il nostro appoggio esterno, faremo nascere l'esecutivo, tuttavia la relazione di D'Alema non ci ha convinto, da oggi su ogni singolo provvedimento il Governo dovra' trovarsi il nostro consenso".
Cossiga invece, che chiedeva un voto contrario, fa un "colpo di teatro" ed anziche' seguire il dibattito decide di recarsi ad Hammamet a visitare il convalescente Craxi. "Del discorso di D'Alema" fa sapere Cossiga "non ne so nulla preferisco visitare il mio vecchio amico Bettino". Durissimo lo scontro tra maggioranza e opposizione alla Camera, sia sulle modalita' della crisi sia sui presunti voti comprati. Fini "se D'Alema continuera' a fare il Presidente coi ladri di voti, sara' a pieno titolo un ricettatore di consensi, abbia uno scatto di dignita' e ridia la parola agli elettori anziche' incensare il suo Governo".

Berlusconi "e' necessario un ricambio, e' ora di dire basta al regime, la maggioranza non c'e' piu' , si regge solo su operazioni trasformistiche" . Per Casini "il centrosinistra contribuisce a creare un clima malsano nella politica". Veltroni nel suo intervento replica "il Governo del Polo nel 1994 nacque col voto di un senatore del PPI e Berlusconi non ricorda che Tremonti che fu suo Ministro delle Finanze non fu eletto nel Polo? Dal centrodestra non accettiamo lezioni, pensate che di recente hanno fatto nascere la giunta in Sardegna coi voti di uomini eletti nel centrosinistra, e poi oggi dopo anni di insulti ecco che il Polo torna a riavvicinarsi a Bossi, allora chi sono i trasformisti?"
Intanto sulla questione dei voti comprati verra' istituito il Giuri d'Onore che in pochi giorni dovra' emettere un verdetto. Sara' presieduto da Violante e dai 4 vicepresidenti della Camera. Ed oggi un altro ex.leghista, Rizzi, dice "a me offrirono 500 milioni". Mastella nell'intervento alla Camera sbotta "ogni giorno ne spunta una nuova, ma e' Pisanu il regista di questa squallida faccenda, ma chi e' Pisanu? Lui ai tempi della DC di Zaccagnini faceva parte della cosiddetta banda dei quattro, come dimenticare quando in occasione di una rielezione di Moro a Presidente del partito per prevenire il dissenso infilo' un numero tale di schede bianche nell'urna da far invidia al mago Silvan?". Pisanu replica "non voglio nemmeno confondere la memoria di Moro con le grossolanita' di Mastella".

20 DICEMBRE -  CRISI.  - CIAMPI ACCELLERA I TEMPI. Gia' stasera D'Alema potrebbe ottenere il mandato per formare un nuovo Governo, tuttavia non e' ancora certo quale sara' l'esito di tale reincarico. Veltroni si appella al Trifoglio "garantiamo al paese quella fase di stabilita' di cui ha bisogno". Ma Cossiga e' netto e , da Hammamet, fa sapere "dobbiamo votare contro, bisogna dare una lezione a D'Alema, io l'ho fatto diventare Presidente del Consiglio, ma lui mi ha profondamente deluso". Boselli e' meno drastico "un confronto si aprira', ma solo dopo che Ciampi avra' ufficialmente reincaricato D'Alema, a quel punto dovra' essere D'Alema stesso a darci un segnale". Tra le condizioni che il Trifoglio avrebbe intenzione di porre per dare al nuovo Governo almeno un voto di astensione ci sarebbero la creazione di una Commissione di inchiesta su Tangentopoli e una legge elettorale proporzionale con elezione diretta del Premier. Dall'opposizione Berlusconi commenta "si va verso un governicchio debole, noi chiederemo a Ciampi che venga ridata la parola al popolo" 


21 DICEMBRE -  CIAMPI HA REINCARICATO D'ALEMA.
Il Presidente della Repubblica ha raccomandato tempi stretti per la chiusura della crisi. D'Alema "mi impegnero' a creare un nuovo Governo nel piu' breve tempo possibile" Nelle intenzioni del Premier il nuovo esecutivo dovrebbe essere pronto gia' prima di Natale; si annunciano febbrili trattative per trovare un'intesa col Trifoglio. Tuttavia le posizioni paiono restare distanti. Boselli "noi vogliamo un Governo vero , che riesca a tirarci fuori dalla transizione, se vogliono un governicchio fatto in quattro e quattr'otto se lo possono fare da soli. Noi vogliamo risposte serie, a partire dalla legge elettorale, se non ne avremo potremmo anche astenerci e far nascere il Governo; ma sia chiaro, da quel momento la maggioranza di fatto non ci sara' e il Governo dovra' su ogni provvedimento trovare il nostro consenso". Ma da Palazzo Chigi si fa sapere "il dialogo non va trascurato con nessuno, ma una legge elettorale non puo' far parte di un programma di Governo in quanto materia che attiene al dibattito parlamentare".

22 DICEMBRE -  D'ALEMA-BIS: OGGI I MINISTRI. BOSELLI "ABBIAMO DECISO DI ASTENERCI, MA NASCERA' UN GOVERNO DEBOLE". Questa mattina D'Alema salira' al Colle del Quirinale per presentare la lista dei ministri che comporrano il nuovo Governo. Nel primo pomeriggio l' esecutivo si presentera' al Senato per ottenere la fiducia (che a Palazzo Madama e' scontata), domani poi si rechera' alla Camera dove la maggioranza puo' contare su un margine di voti molto esiguo. Le lunghe trattative notturne coi leader del Trifoglio non hanno portato all'esito sperato. Boselli "D'Alema ci ha detto no su tutto" tuttavia "il Governo nascera' con la nostra astensione, ma sara' molto debole, credo che tra due mesi ne dovremmo riparlare".

Nel Trifoglio si sono dunque ritenute insufficienti le proposte fatte dalla maggioranza su una eventuale commissione per Tangentopoli e sulla legge elettorale. Comunque in aula D'Alema potra' contare pure sull'astensione tecnica  dei quattro "riformatori", capeggiati da Taradash e Calderisi, decisi a scongiurare le elezioni anticipate che farebbero saltare i referendum. Ma nella maggioranza ad oggi non c'e' totale tranquillita' sull'esito della votazione a Montecitorio; permane il timore di una improvvisa decisione del Trifoglio di votare contro.
Dal Polo si fa sapere "l'opposizione che faremo a questo Governo sara' durissima, qui non si stanno piu' facendo gli interessi del paese: siamo di fronte ad una maggioranza moralmente inquinata". Ma intanto oggi , sulla questione della legge elettorale, si divide pure il centrodestra: Berlusconi annuncia "faremo campagna per il no al referendum antiproporzionale [promosso da AN], la situazione politica odierna ci testimonia delle frammentazioni che provoca il maggioritario". Ma per AN "e' vero il contrario, quel referendum e' l'unica via per dare governabilita'". Pannella commenta "Berlusconi sulla legge elettorale provoca per far vedere a tutti chi e' il padrone del Polo".
*** VOTI COMPRATI: IL VERDETTO DEL GIURI D'ONORE. Dure parole di condanna verso il deputato Bagliani, la cui "colpevolezza" e' stata riconosciuta , anche se non c'e' la certezza che abbia agito per conto del suo attuale partito, L'Udeur. Nella relazione del Giuri' si legge che gli atti di Bagliani "sono stati lesivi verso gli interessi del paese e distanti dai principi di etica pubblica", ma "ha agito a livello personale"

23 DICEMBRE -  E' NATO IL D'ALEMA-BIS. ( MA QUANTO DURERA' ? )
OTTENUTA LA FIDUCIA AL SENATO. Escono come previsto socialisti e cossighiani, entrano i Democratici. Enzo Bianco, sindaco di Catania (carica che presto lascera'), e' il nuovo Ministro dell'Interno, sostituisce la Jervolino. Willer Bordon prende il posto di Micheli ai Lavori Pubblici; cambiamenti di rilievo pure alla Difesa dove esce Scognamiglio ed entra Mattarella (PPI, in precedenza Vicepremier), il popolare Letta rileva Bersani al Ministero dell'Industria, mentre lo stesso Bersani diventa (pur non facendo mistero di non aver gradito lo spostamento) il nuovo Ministro dei Trasporti sostituendo Treu. Questi sono dunque i cambiamenti nei Ministeri di piu' "peso", ma nella nuova compagine entrano altre due faccie nuove: Patrizia Toia (Ppi) e' il Ministro per le Politiche Comunitarie e Agazio Loiero (Udeur) per i Rapporti col Parlamento. Restano invariati gli altri ministeri. In definitiva hanno perso posizioni i Popolari (che prima avevano Interni e Vicepremier, carica abolita nel nuovo esecutivo) e acquista peso l'Asinello con Bianco e Bordon. Il numero dei Sottosegretari e' salito da 53 a 66 e tra di essi non puo' non spiccare il nome di Romano Misserville (alla Difesa), per anni uno dei piu' noti esponenti del MSI in Ciociaria e gia' Vicepresidente del Senato per AN, passato poi mesi fa con l'Udeur. ( Nomina quella di Misserville che vasti settori della maggioranza non hanno gradito).

*** IL DIBATTITO A PALAZZO MADAMA Nel suo intervento per chiedere la fiducia, D'Alema ha fatto un estremo tentativo di trovare un'intesa col Trifoglio proponendo una Commissione d'inchiesta su Tangentopoli. "E' importante" ha detto D'Alema "annullare le lacerazioni del passato, ho chiesto alle forze che sostengono il Governo di predisporsi a sostenere anche una Commissione parlamentare d'inchiesta sul finanziamento alla politica".
E' stato, quello di D'Alema, un annuncio a sorpresa, ma non e' servito per ottenere dai parlamentari del Trifoglio un voto che non fosse la semplice astensione. Per il cossighiano Sanza "D'Alema ha cercato di intavolare la trattativa solo coi socialisti, ma non c'e' riuscito, il Trifoglio resta unito e si asterra'". Cossiga piu' duro "pensate che nella notte ci hanno fatto anche balenare l'ipotesi di un' amnistia per Tangentopoli pur di avere un voto favorevole "[Ma da Palazzo Chigi arriva una secca smentita "mai fatta una simile proposta"] Poi Cossiga aggiunge "l'intervento di D'Alema e' stato pessimo". Dallo SDI si fa poi sapere che "si vedra' se davvero il Governo ha intenzione di varare davvero una Commissione su Tangentopoli , comunque noi non cambiamo idea, ci asterremo". Per Berlusconi "e' un governicchio davvero pessimo, stanno insieme solo per la brama di potere". Fini "siamo al peggio del peggio, piu' in basso della Prima Repubblica". *** ED ORA OTTENUTO IL VOTO DI FIDUCIA , L'ATTENZIONE SI SPOSTA A MONTECITORIO DOVE LA SITUAZIONE VOTI E' PIU' INCERTA.

24 DICEMBRE -   FIDUCIA SOFFERTA , MA IL D'ALEMA BIS PASSA L'ESAME DELLA CAMERA. Il nuovo Governo ottiene la fiducia a Montecitorio con 310 voti (6 in meno della quota prevista per la maggioranza assoluta). L'astensione del Trifoglio e' stata decisiva per abbassare il quorum e far nascere il Governo. 287 sono stati i voti contrari. D'Alema "abbiamo fatto una scelta di rischio, ma anche di chiarezza". Infuocato il dibattito alla Camera; i leader del Polo sono stati polemicamente assenti nel momento in cui ha parlato D'Alema rientrando per le dichiarazioni di voto. Inizia Casini "un'onda trasformistica ha portato alla nascita del Governo: ma faremo di tutto per rovesciarla, in nome dei diritti dei cittadini".

Toni aspri anche da Fini "siamo ormai al peggiore doroteismo: vertici notturni, liste dei ministri fatte all'ultimo momento, Onorevole D'Alema se lei vuole dare sul serio una spallata al trasformismo dica: non accetto i voti di chi e' stato eletto nel Polo!. Se lo ricordi: il suo Governo nasce grazie a quelli che si chiamano 'puttani' della politica". [definizione coniata negli anni 60 dal giornalista Alberto Giovannini all'epoca di un celebre ribaltone nel Consiglio Comunale di Napoli allorche' 7 deputati monarchici decisero di passare alla DC].
Ma il clou e' l'intervento di Berlusconi che "esalta" e ricompatta il Polo (dopo alcuni screzi sulla legge elettorale). Il Cavaliere pone la "questione morale" e con toni solenni attacca "Ma quale esempio si da' ai giovani quando essi vedono un Governo nascere grazie al tradimento del patto fra eletto ed elettore?. Onorevole D'Alema, il suo esecutivo nasce da una vorticosa girandola di poltrone!" .
E mentre l'emiciclo di destra applaude convinto, da sinistra si urla "Proprio voi che parlate di moralita'? Ma non vi ricordate come nacque il vostro Governo?", al che dai banchi del Polo parte il grido "buffoni, traditori", a cui dall'altra parte si replica con scherno "Previti , Dell'Utri, eccoli i campioni della vostra moralita'".

Allora Berlusconi si infervora e abbandonati i fogli del discorso cosi' si rivolge alla sinistra "voi non immaginate nemmeno quanta moralita' ci sia nel paese, in quello che e' il mondo delle imprese, del lavoro; una moralita' che voi neanche conoscete!": ormai l'emiciclo di destra e' in tripudio, mentre dai banchi della maggioranza si ribatte "demagoghi ecco quello che siete, voi siete il partito degli impuniti". Poi il Capogruppo dei DS, Mussi , nel suo intervento dice "cari colleghi del Polo ve lo ripeto, siete gli ultimi a poter dare lezioni di moralita'. Oggi abbiamo un paese in salute, coi conti pubblici risanati ed un'opera di riforma e rinnovamento che voi mai avreste ottenuto". Poi, tra le grida di disapprovazione del Polo e gli applausi della maggioranza, si rivolge a Berlusconi "lei ha fatto fallire le riforme, fu lei ad affossare la Bicamerale ed oggi ha pure rinnegato il maggioritario", poi Mussi "punge" il Cavaliere sull'annosa questione della giustizia "mi spieghi perche' in Germania Kohl viene indagato e anziche' parlare di complotto ed incolpare l'opposizione, le inchieste le accetta". Infine, dopo l'intervento dei Capigruppo, sono iniziate le operazioni di voto, al termine delle quali e' ufficialmente nato il D'Alema-bis.

*** INTANTO SI APRE UN ALTRO FRONTE DELLA POLEMICA. Da due giorni sugli schermi Mediaset vanno in onda spot natalizi con un Berlusconi che , con tono lieve e rasserenante, manda i suoi migliori auguri agli Italiani, promettendo il suo impegno "per un'Italia migliore".  Dai DS si dice "a nuovo Governo in carica e' evidente la necessita' di far approvare al piu' presto le norme sulla Par Condicio", per il verde Paissan "quegli spot sono la dimostrazione che una regolamentazione ci vuole al piu' presto".
Fini risponde "incredibile, adesso Berlusconi non puo' neanche permettersi di fare gli auguri agli Italiani".

25 DICEMBRE -  POLITICA. NATALE DI POLEMICHE NELLA MAGGIORANZA. La nomina dell'ex missino Misserville a Sottosegretario fa discutere, specialmente dopo queste sue dichiarazioni "si, sono un uomo di destra e questo Governo fa un'azione di destra. Il mio idolo resta Almirante, ma D'Alema ha uno stile che gli somiglia, ha saputo coniugare la militanza politica di parte con una visione obbiettiva dei compiti di un capo di Governo".
Malumori nella sinistra interna DS "come puo' far parte di un Governo di centrosinistra?". Per i Verdi "e' una nomina da revocare, Misserville non c'entra nulla coi valori del centrosinistra".  MA ANCHE LA CONCESSIONE DI UNA COMMISSIONE D'INCHIESTA SU TANGENTOPOLI "AGITA" LA MAGGIORANZA. Vasti settori dei DS non hanno gradito; "rischiamo di vedere il potere politico giudicare il giudiziario" fanno sapere. Per la Presidente diessina della Commissione Giustizia, Anna Finocchiaro, "per salvare il Governo abbiamo assunto una posizione che non e' la nostra".

26 DICEMBRE - E' INIZIATO L'ANNO DEL GIUBILEO. Wojtila ha aperto la Porta Santa davanti ad oltre 60 paesi collegati col Vaticano. Per Ciampi, unico Capo di Stato presente "il Giubileo e' un momento nel quale gli italiani saranno particolarmente vicini alla Chiesa". In due giorni gia' oltre un milione di pellegrini si sono recati nella Capitale; per il prefetto di Roma "la gestione dell'afflusso dei fedeli e' stata perfetta, la citta' si e' dimostrata efficiente".

27 DICEMBRE -  MISSERVILLE SI E' DIMESSO. Il neosottosegretario in quota Udeur (ed ex missino) ha deciso di lasciare l'incarico dopo le polemiche che hanno fatto seguito alla sua nomina "rendo un servigio alla compattezza della maggioranza" dice Misserville "sono stato attaccato da quelli che ambivano a fare i sottosegretari". Mastella lo difende "e' vero, e' un ex missino, ma tutti siamo ex-qualcosa, la verita' e' che nel mirino c'era l'Udeur per poter poi indebolire il Premier."

28 DICEMBRE -  MONITO DEL TRIFOGLIO A D'ALEMA. "Da adesso ricordati che una maggioranza vera e propria non ce l'hai, il consenso dovrete cercarvelo su ogni provvedimento, a cominciare dalla par condicio e dalla legge elettorale".
E proprio gli spot paiono la questione piu' spinosa, gli auguri di Natale di Berlusconi continuano a creare polemiche; i DS "ci auguriamo che il Trifoglio contribuisca a far approvare la legge sulla Par Condicio, una regolamentazione e' ormai impellente". Per Paissan "se il Trifoglio non ci sostiene e' necessario riaprire il dialogo con Rifondazione".
*** SALE LA "FEBBRE" DEL MILLENIUM BUG. A 3 giorni dal 2000, non c'e' ancora certezza su come reagiranno i computer al cambio di data; sapranno leggere il 2000 regolarmente o lo confonderanno col 1900?. Secondo gli esperti internazionali l'Italia "e' un paese a rischio, per il ritardo col quale il problema Millenium Bug e' stato affrontato".
((Mia figlia Susanna - programmatrice su ibm AS400 - è da un mese che ha realizzato un programma per evitare qualsiasi bug, lo hanno anche pubblicate nelle riviste del settore, quindi se qualcuno gli si ferma il computer, è lui ad essere stato imprevidente. Bastava informarsi e non piangersi addosso.))

29 DICEMBRE -   E' ORMAI FATTO L'ACCORDO LEGA POLO? Vimercati, gia' biografo di Bossi, rivela sul Giorno di un incontro "segreto" avvenuto il 23 dicembre all'aereoporto di Linate fra Bossi e Maroni (per la Lega) e Tremonti e Urbani (per FI). Si sarebbe stato stilato un documento nel quale la Lega si impegna a far convergere i propri voti sui candidati del Centrodestra alle prossime regionali, prospettando pure future alleanze per le politiche del 2001.
Dagli interessati non c'e' stata alcuna smentita su tale incontro. Ma nel Polo resta il "problema" Fini, per il leader di AN "la Lega e' un boomerang, ormai e' un partito al limite della credibilita' e forse Bossi , avendo l'acqua alla gola, cerca di rimettersi in gioco. In tal caso sarebbe un grave errore assecondarlo".

Dalla maggioranza poi si commenta "ora vogliamo vedere se ci chiameranno ancora trasformisti!. Bossi chiamava fino a ieri Berlusconi mafioso e questi diceva che Bossi era una nostra quinta colonna, ed adesso che fanno? Si rimettono insieme dopo i disastri commessi nel 1994". 

30 DICEMBRE -  D'ALEMA "IL GOVERNO NON SI E' INDEBOLITO". Nella tradizionale conferenza stampa di fine anno, il Premier difende il nuovo esecutivo e lancia la sfida al Polo "fanno il patto con la Lega? E' gia' successo in passato e sappiamo cosa ne nacque. Dovessero riprovarci faccio i miei migliori auguri agli Italiani.....", poi aggiunge "di certo non riconosco a Berlusconi l'autorita' morale di darci di trasformisti".

E sulle regionali di Primavera "puntiamo a vincere e a ripetere il risultato del 1995, con 9 regioni conquistate", poi apre al dialogo con Rifondazione "siamo disponibili ad un incontro, purche' si dia vita a coalizioni credibili".  Bertinotti cosi' risponde all'invito di D'Alema "si cominci ad aumentare le pensioni minime e si dia un sussidio ai disoccupati, e allora cominceremo a parlare". Cossutta invita il suo ex alleato "a non isolarsi e a dare il suo appoggio per la legge sulla par condicio, che specialmente alla luce del bombardamento di auguri natalizi di Berlusconi e' da approvare al piu' presto". 
Intanto dall'opposizione Berlusconi critica "D'Alema ha raccontato le solite favole, la sua conferenza e' stata un talk-show , nessun riferimento ai problemi concreti del paese".

31 DICEMBRE - ALLA VIGILIA DEL 2000: SARA' LA NOTTE DEL MILLENIUM BUG? Milioni di persone sono mobilitate in tutto il mondo per evitare il temuto blocco dei computer. Come precauzione sono state annunciate riduzioni di voli aerei e di collegamenti ferroviari. Si temono interruzioni dell'energia elettrica, blocco nell' erogazione d'acqua o disfunzioni nei gasdotti petroliferi. Ma forti timori vivono pure gli ospedali per eventuali blocchi delle apparecchiature elettromedicali. Ma gli esperti rassicurano "vedrete che non ci sara' nessun problema". Ed intanto stanotte, mentre milioni di persone si riverseranno nelle piazze di tutto il mondo per festeggiare l'anno 2000, migliaia di agenti e di squadre speciali, in particolare negli Usa, metteranno in atto quello che e' stato definito "il piu' grande piano antiterrorismo di sempre". New York si annuncia come una citta' in stato d'assedio, la paura di attentati islamici e' fortissima.
*** ESTERI. COLPO DI SCENA IN RUSSIA, ELTSIN SI DIMETTE. TUTTO IL POTERE NELLE MANI DI PUTIN. Dopo pochi giorni dalle elezioni che hanno visto una grossa affermazione del Partito vicino al Governo, il primo Presidente russo democraticamente eletto decide di dimettersi. PUTIN diviene ad interim, oltre che Primo Ministro, anche Presidente della Russia.
Le elezioni presidenziali, previste per giugno, saranno a questo punto anticipate. Quella di Eltsin e' stata una decisione piu' volte ritenuta possibile (e da qualcuno auspicabile) in passato, ma oggi ha finito con lo spiazzare un po' tutti. In un discorso televisivo Zar Boris cosi' si e' rivolto ai russi "vi chiedo perdono per i sogni che non ho realizzato, per le volte che le vostre aspettative non sono state soddisfatte. A rilevarmi sara' una nuova generazione che puo' fare di piu' e meglio". E subito dopo le dimissioni Putin ha varato un decreto che di fatto assicura ad Eltsin ed alla sua famiglia l'immunita' da ogni inchiesta (il caso Russiagate viene visto dai commentatori internazionali come una delle vere ragioni delle dimissioni). 

31 DICEMBRE - FINE ANNO 1999

  

 Domenica 26 di sera al TG5 Enrico Mentana, pur ammettendo chiaramente che la posizione ufficiale della scienza è quella di far iniziare il terzo millennio il 1° gennaio 2001 non ha poi mancato di dire che la posizione dell'Osservatorio di Greenwich ha ricevuto la più autorevole delle smentite dal Papa in persona, ( ma cosa dice, vuole mettere il piede in due scarpe?) perchè il Santo Padre ha fatto gli auguri di Natale aggiungendo che "tra una settimana" è l'inizio del terzo millennio... evidentemente anche qui si da per scontato (piaggeria?)  che il Papa sia un esperto di calendari e di datazioni. (mentre è solo da un paio d'anni  che la Chiesa con un ritardo di 367 anni ha ammesso l'eliocentrismo

- - - Non capisco di quale smentite parla Mentana. Greenwich non ha imposto nulla nella datazione del tempo, ma si sono semplicemente riuniti nel 1884 tutti gli stati "civili" del mondo e hanno concordato di suddividere la superficie terrestre in 24 fusi orari e di adottare e certificare ufficialmente i minuti, le ore, i giorni, i mesi e.... gli anni .... legalmente in ogni Stato (civile ! ). E adesso cosa ci mettiamo a fare, seguiamo solo l'ora di Greenwich e non gli anni ?
- - - Purtroppo "sbaglia" anche  il Papa.  O si è inchinato anche lui  alla legge bronzea dei media che vogliono celebrare ad ogni costo due volte il millennio. O non ha letto il "Diario del Giubileo" che hanno preparato i teologi per lui o per il suo successore; dove c'è scritto  in 82 lingue "31 dicembre 2000 dalla Basilica di S. Pietro: Veglia di preghiera per il passaggio AL NUOVO MILLENNIO". 
Non c'è scritto il 31 dicembre 1999 !!! Quindi il 3° millennio inizia il 1* gennaio del 2001 !!!!

- - - O che è valido una cosa o l'altra. Due sono impossibili. Salvo che ognuno si faccia l'anno, l'ora e il mese che vuole e nel momento che vuole, ma a casa sua non in TV.  Può anche dire che la terra non gira. Ma allora è valido ancora il nostro pollaio e il nostro chicchirichì all'alba, ignorando ora e minuti, mesi,  anni, secoli e millenni. Prima appunto c'erano solo i galli nel pollaio, ma dopo vennero gli scienziati, l'informazione, e purtroppo anche i tuttologi, ed ecco il risultato!  Il tempo sarò pure non oggettivo, ma la convenzione di Greenwich è oggettiva, l'abbiamo tutti resa tale, ed è con quella che ci regoliamo.

- - - Ma quell'annunciatore  è lo stesso che un anno fa sempre dagli schermi Tv disse " Internet é tutto un bluff;  si é rivelato alla fine, sul  lato pratico un grande flop". 
Si leggano oggi le quotazioni delle aziende che operano su internet ! -  Altro che flop e bluff;  il + 600% in un anno !!!  Che razza di cantonata prendono certi "informatori" !!! Neanche nel pollaio si sentono dire certe cose. Chi vuol cantare come un galletto dovrebbe come minimo stare attento a  non fare la gallina, il vantato chicchirichì si trasforma in un modestissimo coccodè privo di originalità; perfino dannoso. Vatti a fidare!  Vorrebbero dare  il segnale orario e sbagliano perfino l'anno !!!

FINE ANNO 1999

 

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