1) LA GRANDE CIVILTA' DEGLI ETRUSCHI

2) LA SOCIETA' - IL SAPERE DEGLI ETRUSCHI

LE CITTA' FONDATE IN Toscana, Lazio e Umbria sett. CHE ESISTONO ANCORA OGGI: la "Dodicapoli"
VULCI, Volterra, Volsini, Veio, Vetulonia, Arezzo, Perugia, Cortona, Tarquinia, Cere, Chiusi, Roselle, Orvieto

(qui sotto Orvieto - una delle più belle città d'Italia - che conserva quasi intatte le abitazioni degli etruschi)
Arrivandoci si staglia netta sull'orizzonte le stupenda cattedrale. Oltre avere una ingegnosa costruzione,
Il "pozzo di San Patrizio" che scende fino a 73 metri, largo 13, ma in un modo singolare.
Due rampe elicoidali una per scendere e una far per far salire
i muli con i recipienti con la raccolto d'acqua.

 

 

Prof. Giovanni Pellegrino

1) LA GRANDE CIVILTA' DEGLI ETRUSCHI


In questo articolo ci interesseremo di una civiltà molto importante e misteriosa ovvero quella degli etruschi.

Il primo mistero che riguarda gli etruschi è senza dubbio quello che concerne la loro origine. Dobbiamo dire che l’origine degli etruschi ha dato vita a diverse ipotesi storiografiche.

Una prima tesi si basa su un’affermazione dello storico greco Erodoto gli etruschi erano migrati in Italia da una regione dell’Asia minore. Gli etruschi sarebbero giunti in Italia a causa di una grave carestia che si era verificata.
Una seconda tesi opposta sostiene al contrario l’origine autoctona cioè locale degli etruschi.
Secondo una terza ipotesi basata su un passo dello storico romano Livio gli etruschi avrebbero un’origine settentrionale.
In questa terza ipotesi gli etruschi discenderebbero dai Reti una popolazione che abitava la regione tra le attuali Svizzera ed Austria.
Il mistero dell’origine degli etruschi non è stato ancora risolto.

Tuttavia è oramai sicuro che la formazione del popolo etrusco avvenne durante l’età del Bronzo e la prima età del Ferro. La formazione del popolo etrusco fu dovuta alla fusione di diversi elementi (italici greci e continentali) nel corso di un lunghissimo processo.

L’origine degli etruschi non è l’unico mistero che circonda tale popolo infatti altrettanto misteriosa rimane la lingua etrusca una lingua non indoeuropea che è stata solo parzialmente decifrata.

Dobbiamo infatti mettere in evidenza che il significato di circa metà delle parole della lingua etrusca rimane oscuro. Ciò che conosciamo della civiltà etrusca ci proviene dalle vivaci pitture parietali delle tombe o dalle testimonianze di autori antichi greci o romani.

Quello che è certo è che gli etruschi si affermarono nell’area toscana e umbra compresa tra l’Arno e il Tevere tra l’VIII e il VII secolo a.C.
Tale zona geografica prende il nome di Etruria.

Nei secoli VII e VI a.C. quelli della loro maggiore potenza e fino al V secolo a.C. gli etruschi arrivarono a controllare un’ampia zona geografica.
Tale zona andava dalla pianura padana alla Campania comprendendo anche la costa orientale della Corsica che alleandosi momentaneamente coi cartaginesi gli etruschi strapparono poi ai greci.
Gli etruschi conquistarono tale parte della Corsica con la vittoriosa battaglia navale di Alalia avvenuta nel 540 a.C.

Dobbiamo mettere in evidenza che gli etruschi nei luoghi conquistati fondarono numerose città. Tra le città fondate da questo popolo riteniamo opportuno ricordare le città citate all'inizio: VULCI, Volterra, Volsini, Veio, Vetulonia, Arezzo, Perugia, Cortona, Tarquinia, Cere, Chiusi e Roselle.
Rivestirono anche una importanza le città fondate dagli etruschi Mantova Felsina Adria e Ravenna.

Risulta molto importante mettere in evidenza che in questa fase della loro storia tale popolo esercitò la sua influenza anche su Roma.
Il maggior punto debole degli etruschi fu costituito dal fatto che essi non formarono mai uno stato unitario.
Infatti le loro città gelose della propria indipendenza custodivano tanti piccoli organismi autonomi.

Inoltre le città etrusche erano spesso in conflitto tra di loro (notare la somiglianza con le poleis greche che a loro volta erano spesso in conflitto tra loro e che per tale ragione non riuscirono mai a costituire uno stato unitario).
Come è facile immaginare l’impossibilità di costituire uno stato unitario determinò negli etruschi una notevole debolezza politica e militare.
Alcune città si riunirono in confederazioni come la Dodecapoli (parola di origine greca che indica l’unione le dodici città) che comprendeva i più antichi e sviluppati centri urbani della Toscana e del Lazio settentrionale.

Tali confederazioni tuttavia avevano un carattere prevalentemente religioso cosicché non intaccavano l’autonomia politica delle singole città.
Le città erano governate da Re chiamati
Lucuponi affiancati da un consiglio di aristocratici di cui facevano parte anche i sacerdoti.

Con ogni probabilità fu proprio la debolezza politico militare a causare la decadenza degli etruschi iniziata nel V secolo a.C.
A nord i Celti li respèinsero dalla pianura Padana mentre a sud le città greche sconfissero gli etruschi in una battaglia navale presso Cuma nel 474 a.C. A sua volta in Campania la fiorente colonia etrusca di Capua fu occupata nel 423 a.C. dai Sanniti.

Intanto cresceva la potenza dei Romani. Liberatasi dall’egemonia degli Etruschi tra il IV e il III secolo a.C. riuscirono a poco a poco a occupare tutto il loro territorio. Infatti la fine dell'Etruria si deve principalmente alla potenza di Roma che nel 396 a.c. conquistò Veio e nel giro di poco più di un secolo l'intera Etruria.

(Nel 246 a.C. dopo la presa di Orvieto può dirsi conclusa la parabola della civiltà etrusca. Alla fine del I sec a.C. vennero infatti definitivamente assorbiti dallo Stato Romano: ottenuta la cittadinanza, abbandonarono la loro lingua a favore del latino.



Prima gli etruschi avevano potuto contare su una prospera economia.
La ricchezza di giacimenti minerari fu alla base del notevole sviluppo economico etrusco dando impulso alle attività artigianali e ai commerci.
L’abilità raggiunta nella lavorazione dei metalli fece diffondere e apprezzare la produzione etrusca in ampie zone del Mediterraneo di conseguenza molte città etrusche divennero centri commerciali e produttivi di grande importanza.

Per fare un esempio Populonia era importante per l’estrazione dei metalli dai minerali che provenivano dall’isola d’Elba. A sua volta Tarquinia era rinomata per le industrie tessili che tra le altre cose producevano le vele per le navi.

Gli etruschi furono abili anche nelle tecniche di irrigazione dei campi e nella bonifica e canalizzazione dei terreni incolti o paludosi pertanto essi diedero un notevole impulso all’agricoltura della penisola italiana.
Dobbiamo dire che fino ad allora l’agricoltura in Italia era praticata con metodi primitivi.

Gli etruschi stabilirono relazioni commerciali con tutto il Mediterraneo e il vicino Oriente. Dimostrano tale dato di fatto gli oggetti di fattura o di influenza orientali ritrovati nelle loro tombe. Gli etruschi esportavano i loro manufatti fino alle attuali Francia e Germania e lungo le coste britanniche. Gli etruschi proprio dalle coste britanniche importavano metalli come lo stagno che serviva per la produzione del bronzo.

Dobbiamo mettere in evidenza che la potente flotta etrusca ebbe per lungo tempo il controllo assoluto del Tirreno. Tale flotta compì anche azioni di pirateria servendosi delle navi rostrate. Il
rostro invenzione etrusca era una punta metallica applicata alla prua delle navi.
Il rostro era molto importante dal momento che consentiva lo speronamento delle imbarcazioni nemiche.

In pratica gli etruschi esercitarono una vera e propria talassocrazia (tale parola greca significa “dominio dei mari”).
Questa talassocrazia durò fino a quando non intervennero in quest’area i fenici e i greci con i quali nonostante gli intensi rapporti commerciali gli etruschi ebbero ripetute occasioni di scontro e di conflitto.
Tali scontri con i fenici e con i greci furono particolarmente violenti e durarono per molto tempo.
Dobbiamo anche dire che gli etruschi furono notevoli ed abilissimi costruttori. Tale caratteristica del popolo etrusco verrà ereditata dai romani che la svilupperanno notevolmente.

Riteniamo opportuno ora dire qualcosa sul modo in cui erano costruite le città etrusche.
Le loro città erano poste sempre su alture ed erano circondate da mura dalla struttura massiccia fatte di grossi blocchi di pietra squadrati. Queste solide mura, le vie lastricate, le fognature, gli acquedotti e la struttura urbanistica organizzata intorno a due strade principali perpendicolari tra di loro sono tutti elementi che passeranno poi interamente nelle città romane.

Allo stesso modo fondamentale per l’edilizia etrusca fu l’uso della volta e dell’arco a tutto sesto (cioè semicircolare) che gli etruschi ripresero dai modelli mesopotamici.

Concludiamo tale articolo mettendo in evidenza che l’uso della volta e dell’ arco a tutto sesto sono elementi architettonici che ritroveremo interamente nelle città romane.

Prof. Giovanni Pellegrino

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2) - LA SOCIETA' E IL SAPERE DEGLI ETRUSCHI

Prof. Giovanni Pellegrino


In questo articolo ci interesseremo delle principali caratteristiche della società etrusca nonché i principali elementi del sapere degli etruschi.
Per prima cosa dobbiamo dire che la classe dirigente etrusca era costituita dalle maggiori famiglie aristocratiche. Tali famiglie erano proprietarie di grandi aziende agricole e di miniere.
I ceti popolari e i servi esclusi da qualsiasi partecipazione al potere politico lavoravano nell’agricoltura nei commerci e nell’estrazione dei metalli.

Nella società etrusca occupavano una posizione molto importante il clero dal momento che i sacerdoti erano ritenuti in grado di interpretare la volontà degli dei mediante l’osservazione del volo degli uccelli dei fenomeni celesti o delle viscere degli animali immolati nei sacrifici.

Secondo un costume impensabile nella società greca le donne partecipavano ai banchetti accanto allo sposo. Occupavano un posto di tutto rispetto nella società etrusca e lo testimoniato perfino i numerosi sarcofaghi dove nelle iscrizioni funebri accanto al nome del marito troviamo quello della moglie.

 


Inoltre le donne etrusche curavano particolarmente il proprio aspetto esteriore come vediamo dai dipinti nelle tombe in cui compaiono riccamente vestite e ingioiellate.


Di conseguenza le donne rivestivano nella società etrusca un ruolo molto più importante rispetto a quello che rivestivano in altre società del passato. Avevano un peso sociale superiore e potevano anche intervenire, anche se in maniera indiretta, nelle vicende politiche.


Riteniamo ora opportuno dire qualcosa sulla

RELIGIONE degli etruschi...........................
Nella religione etrusca è evidente a partire dal VII secolo a.C. l’influsso della civiltà greca, perché dal mondo greco derivavano le principali divinità. Il culto dei morti aveva una particolare importanza presso gli etruschi. I loro cimiteri le necropoli sono sparsi numerosissimi su tutto il territorio da loro popolato.
La tomba del defunto avrebbe dovuto essere la sua casa eterna ed era quindi strutturata in diverse stanze con i rassicuranti oggetti usati in vita e con la rappresentazione alle pareti di scene della vita stessa.

Grande diffusione e importanza ebbe l’arte divinatoria con cui si cercava di interpretare la volontà divina attraverso i vari fenomeni naturali. Grandissima importanza avevano presso gli etruschi anche i riti propiziatori che accompagnavano la fondazione di ogni nuova città. Sia l’arte divinatoria sia i riti propiziatori sono elementi culturali e religiosi che verranno poi ereditati dai romani.

Per quanto riguarda il sapere degli etruschi dobbiamo dire che la civiltà etrusca raggiunse un notevole livello di conoscenza scientifico e tecnologica in molti campi: da quello agricolo a quello metallurgico.
Abilissimi nell’urbanistica e nell’impiego di innovative soluzioni architettoniche gli etruschi furono anche abili e capaci scultori dando un forte impulso alla coroplastica cioè alla lavorazione della terracotta. Inoltre essi furono raffinati artigiani del metallo.

I romani pur giudicando la società etrusca troppo dedita al lusso e ai piaceri della vita ne ammirarono la cultura e ne raccolsero l’eredità. I romani definivano “etrusca disciplina” l’insieme delle conoscenze degli etruschi in materia religiosa e soprattutto nella divinazione.
Anticamente queste informazioni erano conservate in una serie di libri poi andati tutti perduti. Tali libri trattavano le tecniche per interpretare le viscere degli animali i fenomeni atmosferici ma anche i riti da seguire nella fondazione delle città.

Anche se i testi non sono giunti fino a noi possiamo comunque farci un’idea di questa particolare forma di conoscenza del popolo etrusco attraverso alcuni oggetti che ci sono giunti.

Il territorio in cui si sviluppò la civiltà etrusca era ricchissimo di miniere metallifere e grazie alla facile reperibilità della materia prima gli etruschi si specializzarono nella lavorazione dei metalli. Le città di Volsinii e Arezzo possedevano bronzisti specializzati. Con tecniche innovative e grande inventiva nelle forme delle decorazioni essi produssero armi utensili oggetti d’uso vasellame.



Per comprendere la straordinaria diffusione di oggetti in metallo in area etrusca basterebbe ricordare che quando i romani conquistarono Volsinii si portarono via come bottino di guerra più di 2000 statue in bronzo presenti in città.


Si possono individuare diversi filoni produttivi della metallurgia etrusca legati a differenti sfere di committenza. Testimonia quanto gli etruschi amassero il lusso la presenza diffusa di oggetti realizzati con materiali preziosi come l’oro l’argento e varie qualità di legno pregiato.

A loro volta i monili etruschi presentano effetti decorativi di straordinaria raffinatezza realizzati con tecniche innovative come la filigrana e la granulazione una tra le più complesse tecniche orafe dell’antichità.
Dobbiamo precisare che la granulazione consiste nel saldare con un processo chimico delle piccole particelle sferiche d’oro a una superficie. Questi metodi di lavorazione erano già in voga nel vicino Oriente e gli etruschi li adottarono e li utilizzarono con grande sapienza e gusto.

Per quanto riguarda la scrittura dobbiamo dire che in Etruria l’insegnamento e la conoscenza della scrittura erano molto diffusi.
Possiamo dedurre ciò dal fatto che sono giunti fino a noi oltre 10000 documenti in lingua etrusca. Inoltre sono giunti fino a noi alfabetari calamai e altri oggetti riferiti all’attività della scrittura.

 

(numerosi vocaboli etrusco-latino li trovate in fondo a queste pagine >>>>>>>>>>>>>>

Anche se la lingua etrusca e in parte ancora avvolta nel mistero gli studiosi hanno compreso che si tratta di un’evoluzione della lingua greca contaminata da elementi di derivazione non indoeuropea.
Da ritrovamenti come le numerose tavolette si evince che le lettere dell’alfabeto etrusco sono 22. Vogliamo ricordare che l’alfabeto greco ne ha invece 24.


Infatti alcuni suoni della lingua greca sono inesistenti in quella etrusca.

Infine dobbiamo mettere in evidenza che tra le numerose abilità tecniche degli etruschi vi era anche quella in campo idraulico.
Infatti gli etruschi con grande perizia ed abilità ingegneristica scavavano cunicoli sotterranei nei banchi di tufo.
Gli etruschi collegavano tali cunicoli sotterranei a pozzi destinati a vari scopi.
Per fare degli esempi tali pozzi in città venivano usati per conservare l’acqua potabile in cisterne scavate nella roccia e intonacate mentre in agricoltura tali pozzi venivano utilizzati per l’approvvigionamento idrico dei raccolti. Inoltre l’acqua contenuta in tali pozzi veniva utilizzata anche per il drenaggio del terreno.
Dobbiamo mettere in evidenza che la presenza nel mondo etrusco di pozzi e fonti artificiali è testimoniata anche da alcuni dipinti parietali come quello della Tomba dei Dori a Tarquinia.

Da quanto abbiamo detto in tale articolo si può facilmente capire che la civiltà etrusca riuscì a raggiungere un considerevole livello scientifico e tecnologico.
Di conseguenza non possiamo nascondere la nostra ammirazione per il popolo etrusco sebbene tale popolo è ancora in parte avvolto nel mistero.

Prof. Giovanni Pellegrino

 

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Qualcosaltro sugli etruschi in.... STORIOLOGIA

ORIGINI - LA DECADENZA - LA SOCIETA' ETRUSCA - LA FAMIGLIA ETRUSCA
PADRONI E SERVI - LA DONNA - LA VITA ATTIVA - LA VITA QUOTIDIANA
L'ARTE - L'ARTIGIANATO - LE CITTA' ETRUSCHE
inedito - LA LINGUA ETRUSCA

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ed anche qui
>>>>> QUANDO GLI ETRUSCHI SI INSEDIANO A ROMA >>>>>>>

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