HITLER

LE SUE ULTIME ORE
DAVANTI ALLA DISFATTA

La fotografia è stata scattata poche ore prima del giorno 30 aprile 1945, prima del suicidio di Hitler con Eva Braun,  con un colpo di pistola alla tempia. Poco prima accompagnato dal suo aiutante Schaub, Hitler volle uscire fuori dal suo bunker...  

... a osservare sgomento l'immensa catastrofe.  
Heinrich Hoffmann, il fotografo personale di Hitler lo immortalò in queste due immagini, le ultime del dittatore ma anche gli ultimi due scatti dello stesso fotografo (forse).

Sposata Eva Braun, nominato Bormann esecutore delle sue ultime volontà, Hitler si rinchiuse poi in una stanza e concluse la sua vita terrena  nella stessa notte del primo maggio.

 
Hoffmann il fotografo,  Bormann,  Mueller capo della gestapo, il segretario di Stato Naumann, l'autista e il medico personale di Hitler, Kempka e Stumfegger, bruciarono i due cadaveri, poi cercarono di mettersi in salvo per sfuggire ai russi che avevano già preso d'assalto Berlino ed erano ormai a poche centinaia di metri dal bunker; già sulla Invalidenstrasse. 

"Noi all'uscita, nell'imboccare il ponte Wiedendammer ci coprimmo la fuga dietro una colonna di carri armati, ma uno di questi che indubbiamente aveva all'interno esplosivi, fu colpito da una granata e saltò in aria. Fummo tutti scaraventati a terra. Io svenni. Quando ripresi conoscenza non c'era più nessuno vivo, ma attorno vidi solo morti" (Dichiarazione di Kempka al processo di Norimberga - ma non seppe nè smentire nè confermare se eventuali sopravvissuti si erano nel frattempo dileguati, come del resto aveva poi fatto lui, visto che era vivo vegeto e presente al processo).

  In un servizio, la rivista  Stern, ricostruì il dramma di quelle ultime ore. "Per giorni e giorni (7) alcuni cadaveri anonimi rimasero a terra, seminudi, dopo che sciacalli avevano portato via alle vittime le divise, gli stivali e ogni cosa addosso.
Di Bormann
non si seppe più nulla (o quasi). Del fotografo neppure. Di Stumfegger trovarono a terra poco lontano il suo libretto militare, consegnato poi alla moglie".
(fra breve racconteremo la fantomatica storia di Bormann)

La rivista Stern concluse  che allora quei morti recuperati da un addetto alla rimozione dei cadaveri e nel vicino parco poi seppelliti (Testimonianza a Stern, di Krumnow, l'addetto al triste compito) doveva essere l'intero drappello che aveva cercato di mettersi in salvo, e che quindi erano da considerare i fuggitivi del bunker, tutti morti.

Il prezioso negativo con le due immagini è però improvvisamente riapparso nel 1950 (ma allora anche il fotografo era scampato!); furono pubblicate da una rivista tedesca con grande rilievo. Il settimanale italiano Oggi, n. 20, le pubblicò invece il 18 maggio dello stesso anno 1950.


L'ANNUNCIO

AMBURGO - 1 maggio 1945, ore 22,20 - "Achtung,  Deutsche Manner und Frauen, Soldaten der Deutsche Wehrmacht, Unser Fuhrer Adolf Hitler ist gefallen".
(Attenzione uomini e donne tedesche, soldati della Wehrmacht tedesca. Il nostro Fuhrer Adolf Hitler è caduto)

"Aus dem Fuherhauptquartier wird gemeldet...(...) Dal quartier generale del Fuhrer si annuncia che questo pomeriggio in nostro Fuhrer Adolf Hitler, al suo  posto di comando nella cancelleria del Reich, è caduto per la Germania, lottando contro il bolscevismo sino all'ultimo respiro".

(Questo discorso  alla radio lo abbiamo in originale.
Lo metteremo in seguito).

< < ritorno alla TABELLA di Hitler

HOME PAGE STORIOLOGIA